L’ Amazzone Maria Moneta: il nuovo avanza

Venerdì 2 settembre 2011, siamo sulle piste di allenamento della Trenno a San Siro, arriva il Signor Frank Turner in motorino anticipando alcuni dei cavalli che allena e ci dice che Maria è in scuderia e sta facendo passeggiare Shanner (Shantou – USA e Sinner – IRE), uno dei suoi purosangue che nel pomeriggio a San Siro corre alla prima corsa ed è favorito al betting. Ci rechiamo allora in scuderia dal Signor Turner. Non varcavo quei cancelli  da molti anni, dai tempi in cui lo scettro del comando era del Signor Luigi, papà di Frank e ricordo di loro una bellissima foto in bianco e nero accovacciati sui prati di Auteuil. La scuderia è una struttura affascinante, bianca a U come le vecchie scuderie di una volta, ordinata e “riservata” come i purosangue e le persone che ci vivono. Ad attenderci c’è proprio Maria che, come detto è una delle migliori amazzoni italiane e tra le più conosciute del circuito ippico internazionale. Maria è intenta a guardare appunto il suo Shanner col quale ha vinto corse come il Papi ed il Bedini, il quale con faccia furbetta comincia a farsi fotografare puntando dritto l’obiettivo. Nel box di fianco c’è Armus ( Polish Precedent – USA e Aqua Duce – USA), che Maria abbraccia e coccola tenendogli il “testone” tra le braccia. I due hanno condiviso tante vittorie all’ Ippodromo di San Rossore a Pisa, 9 o forse più, ed anche l’ Arnaldi a Roma il giorno del Derby 2011 e il Kurt Goldegg. Ultimo del gruppo è Darim (Second Empire e Rosa Royale), altro soggetto plurivincitore (vedi il Premio Tagliamento) con in sella Maria la quale dichiara di non amare l’uso della frusta e così, tra coppe vinte, storie di cavalli, ricordi di grandi eventi ippici si svolge la mattinata, tra uno scatto e l’altro e in compagnia dei due fidi cagnolini, del cap e della sella da 3 kg. e mezzo. Si parla in generale di ippica, delle 65 corse o forse più vinte da Maria nei pochi anni di attività già svolta, ha solo 21 anni !! Si parla degli studi universitari a Scienze Politiche, camminando tra i filari di alberi che ombreggiano i box, si procede davanti alla “giostra”, e si scattano foto con lo sfondo dei piccoli prati, molto ben tenuti che attorniano la struttura.

Un caffè fa da contorno ad un ambiente sereno e vincente, dove anche i lads si sentono a “casa” tanto da farsi fotografare nello stallo di Darim assieme a Maria. Sullo sfondo e a cavallo, rientrato dal “lavoro” con un soggetto giovane, si intravvede Giovannino Forte, figlio di cotanto padre Ciro. Maria con molta semplicità ci racconta di sè, della sua passione per i cavalli, della mamma veterinaria  (Armida Barelli, che ha la peculiarità di occuparsi di animali sempre soggetti a sforzi fisici notevoli: cani da slitta e cavalli da endurance), della grande paura che si è presa quando un van di rientro da Merano era uscito di strada e dentro quel van c’era il suo Armus. Vedere e sentire Maria parlare con tanto entusiasmo dei suoi cavalli, dei puledri da preparare per presentarli alle Aste SGA del 16 e 17 settembre 2011, ti apre il cuore. E ti viene da pensare che allora anche i giovani d’oggi hanno passione per l’ippica ed io che sono “un appassionato puro da sempre” mi pongo il problema del come mai non si riescano a recuperare oggi quei grandi valori ippici di ieri legati alla cultura del purosangue in Italia. E’ affascinante capire con quanta umiltà e professionalità Maria, che mentre racconta dei suoi cavalli spalanca gli occhioni verdi e muove la frangetta (che Armus cerca di morderle), passa il suo tempo a prepararsi e a preparare i cavalli con cui realizza ottimi risultati. Mi sembra di essere tornati ai tempi in cui da ragazzini, facevamo passeggiare i grandi cavalli di allora, 30 anni fa, della Scuderia Gabriella, della Vedano, dell’ Aurora, sotto gli occhi di Enrico Camici, di Federico Regoli grandi allenatori del passato o di veterinari come il Dottor Meschia. In chiusura di giornata poco prima dei saluti riappare il Signor Frank Turner che accenna un sorriso, ma solo un accenno (che per lui è già molto) e mi dice che Alfonso Litta Modigliani presenterà alle Aste SGA degli yearlings selezionati tre puledri sotto il nome della storica Razza Vedano – con tanto di permesso chiesto ed ottenuto per l’uso del nome. Che sia un altro segnale di buon auspicio per il futuro dell’ippica italiana? Ci piace intenderla così. Concludiamo la chiaccherata con Maria sfogliando un prontuario di prodotti farmaceutici/veterinari per cavalli della Candioli (Istituto Farmaceutico Candioli S.p.A.), all’interno del quale ci sono le foto di Vittoria Panizzon, Ester Soldi, Roberto Rotatori, campioni italiani delle varie discipline equestri, ma in copertina c’è una foto di Maria sorridente in sella a Mamma Gervasi, con cui ha appena vinto una corsa a Pisa. L’immagine è stata scelta come simbolo di un’ ippica pulita, giovane e che ha voglia di riemergere.

Daniele Fortuzzi

foto di Daniela Carlotti

04/09/2011