Gianluca Bietolini cambia casa. Non si tratta di un trasloco definitivo, ma un esigenza di allargare i propri orizzonti. Da qualche giorno è arrivata la conferma dell’apertura della succursale della propria scuderia in Francia: “Da una decina di giorni sei miei cavalli sono fissi a Maisons-Laffitte, tra una settimana circa li seguiranno altri sei, poi valuteremo”. per Gianluca non è un viaggio estivo e basta: “No anzi, la mia, ma dovrei dire la nostra perché nella avventura mi segue Gabriele in Francia e ovviamente papà Luciano presidia Capannelle e insieme a noi si sposteranno le nostre famiglie, dicevo la mia è una scelta intellettuale, di strategia, di politica aziendale, mi permetta di dire, in una parola, di cultura. Accetto la sfida, capisco che i tempi la impongono, la nostra situazione è quella che è , devo mettere in pratica, in accordo con la passione e l’entusiasmo dei miei proprietari una soluzione diversa che ci permetta di sfuggire alla deriva perversa che il nostro settore purtroppo insegue”. Alcuni di quelli che hanno lasciato l’Italia sono Gordol Du Mes (Exchange Rate), Shirley Kitten(Kitten’s Joy) e Fancy Beat (Beat Hollow) solo per citare quelli che hanno vinto o si sono piazzati in Stakes. A questi si aggiungeranno altri puledri della scuderia Aleali. Gianluca spiega: “Non saranno solo settimane, per ora ho affittato una scuderia a Maisons Laffitte fino alla fine di ottobre. Penso che dovremo programmarci per trascorrere i mesi invernali solo in Italia e gli altri sette o otto con base in Francia e altra base da noi. Gabriele mi asseconderà in scuderia e ovviamente monterà in corsa. Sarà dura, anche fisicamente, non lo nego, farò molto su e giù e poi non mancherò neanche alle Aste americane, è la vita del professionista italiano di questa parte del secolo che voglia rimanere agganciato ad un concetto di ippica autentica. Dobbiamo andare la dove ci sono le occasioni di correre ad un certo livello ma attenzione non ho fissato traguardi, noi andiamo li per essere come gli altri, prima alleniamo i cavalli poi quando saranno in forma vedremo dove farli correre. Basso profilo, per carità, correremo dove riterremo di avere una chance e con umiltà” E poi, cercare di valorizzare per vendere: “E’ quello che siamo costretti a fare e che, con successo abbiamo fatto. Best Tango, Kitten on the Run, Flying Zone sono li a testimoniarlo.Questa, ora come ora, è la politica o la strategia aziendale. A novembre faremo il punto e valuteremo la situazione. E’ una sfida ma oggi se noi ippici non accettiamo la sfida siamo perduti. (o condannati alla terribile mediocrità ndr). Nulla vieta, è chiaro, che magari verremo a correre qualcosa in Italia con un cavallo che abbiamo portato a Maisons”. Buona fortuna!
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A MARTEDÌ, LUGLIO 23, 2013