Non siamo mica gli australiani ma lo ammettiamo, l’idea di una corse come le Golden Slipper ci entusiasma. Sarà per la follia di mettere 16 due anni velocissimi su un percorso di 1200 metri con quasi due curve, sarà per la dotazione (3.500.000 dollari) che è la più alta del mondo per i puledri o per il fantastico risultato in termini selettivi, visto che le Golden Slipper producono stalloni e fattrici come forse nessun’altra corsa al mondo. Ma c’è dell’altro. Le Golden Slipper hanno goduto negli anni di un fantastico marketing (in questo campo, applicato all’ippica) gli australiani sono eccezionali. La loro invenzione ha preso forma ed è diventata una corsa imprescindibile. Parteciparci costa, abbastanza ma non un fortuna. La prima entrata è di 350 dollari e si paga quando i puledri sono ancora yearling, la seconda di 500 coincide con i primi debutti, la terza di 1.000 è fissata a 2 mesi dalla corsa. La selezione avviene già con le iscrizioni: si passa dai 1,750 del primo turno a 1.250, poi si scende a meno di 300. L’ultimo salto è la dichiarazione dei partenti che costa 30.000 dollari ma a quel punto, se hai un cavallo da Golden Slipper sono bruscolini visto che “basta” arrivare nei primi 10 per fare pari con il premio di consolazione. Gli effetti delle Golden Slipper sono a cascata e hanno modellato un sistema allevatorio. Scorrendo le storie dei 17 dichiarati partenti si imparano molte cose. La prima è che la prospettiva di una corsa da 3.500.000 dollari rappresenta un volano per il mercato. Nove dei 17 puledri dichiarati erano passati alle aste e avevano ottenuto una media di oltre 310.000 dollari, con un profit esponenziale per gli allevatori rispetto ai vari tassi di monta. Soldi buttati al vento? Per nulla, visto che i 17 avevano totalizzato prima della corsa vincite per 4.783.500 dollari. Per carità, non è che in Australia tutti diventino ricchi facendo i proprietari, visto le il fratello pieno del vincitore Sepoy se la suda in campagna per quattro baiocchi. Però il sistema funziona e lo dimostrano le compagini proprietarie che si formano intorno ai prospetti da Golden Slipper. Per un allenatore marketing-oriented (e in Australia ce ne sono molti) è facile creare un sindacato di sei o sette persone su un puledro da 300.000 dollari, magari ancora inedito, che nel giro di pochi mesi potrà vincere 2 milioni e diventare stallone. Possiamo in Italia inventare qualcosa di simile alle Golden Slipper? Qui il discorso si fa più complesso. A noi piacerebbe provare…
Si ringrazie per il bellissimo articolo, un grande appassionato: Raimondi
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