Il rientro di Sharstar, il vincitore di due edizioni consecutive del Gran Premio Merano Forst (2008 e 2009), il cavallo che come nessun altro in tempi recenti ha saputo coagulare passioni ed emozioni, è la luce che illumina la quinta giornata dell’estate di Maia. Succede domenica nel Premio Creme Anglaise-Memorial Gilberto Giottoli (3.800 metri, 25 mila euro) in una corsa che assomiglia a un Gran Premio formato bonsai, con il bel mondo dello steeple (francesi esclusi) che si instrada verso l’appuntamento di fine settembre. Sei le prove in programma nel pomeriggio, quattro per saltatori e due in piano; si comincia alle 16.20, i cancelli aprono un’ora prima.
Le statistiche parlano di 15 successi in 18 uscite (due secondi posti) e oltre mezzo milione di euro di bottino. Il cuore, di un cavallo che ha saputo accendere come pochi altri la fantasia. La testa di un rientro a quasi tre anni dall’ultima apparizione, tre anni costellati di problemi e rinvii. «È al 60-70 per cento della condizione», dice Paolo Favero del campione che ne ha consacrato la carriera. «Le sensazioni nelle uscite mattutine sono buone». Il trainer meranese distilla fiducia sul fatto che il portacolori di Casieri possa aver superato gli inconvenienti che l’hanno fermato ai box per così tanto tempo. Sarà giocoforza un rientro-test, ovviamente affidato alle sapienti mani di Raffaele Romano, per valutare se Sharstar potrà ritentare l’assalto alla corsa che gli ha dato la gloria.
La sua presenza basterebbe e avanzerebbe per glorificare la domenica. Ma c’è dell’altro, tanto altro: il Premio Creme Anglaise, intitolato alla memoria di un amico di Maia come Gilberto Giottoli, proprietario e verace appassionato scomparso nei mesi scorsi, è una vetrina grandi firme. A soppesare i risultati stagionali il nome da battere è quello del ceko Nobel (con Bartos in sella): è il vincitore della Gran Siepi d’Italia di giugno, tuttavia sull’allievo di Vana Sr grava la “prima volta” sullo steeple meranese. Altri pericoli che arrivano da est sono Demon Magic e Imprezer. Il Demon targato Olehla l’anno scorso aveva prenotato un posto tra i favoriti del Gran Premio, è stato tolto di mezzo da un infortunio dal quale riappare proprio domenica: in quest’ottica vale, almeno in parte, quanto detto per Sharstar. Imprezer invece è la regolarità ancora alla ricerca del guizzo nelle compagnie di prima fascia. Infine, per completare il cerchio degli ospiti ceki, ecco Basso per il quale il compito pare assai complesso.
Di fianco a Sharstar, le scuderie di casa schierano altre tre pedine. La prima, sulla carta la più autorevole, è quella di Zarkali, secondo nel “Merano” dell’anno scorso e un palmares lungo così: la distanza però non gioca a favore del baio della Vama che ama le maratone. Contu ripresenta dopo oltre un anno Air Chaparral, la femmina di Martellozzo in cui lo staff crede molto ma che ha ancora tutto da dimostrare. Ultimo ma non ultimo Fafintadenient al quale Bietolini alza l’asticella: d’altronde in gioventù è stato fra i top della generazione e a giugno ha ritrovato la vittoria.
Attorno allo steeple ruota una domenica dai vari altri motivi. I saltatori di tre anni che pensano in grande si confrontano nel Premio Fiorio, Errante e Finis Terrae hanno già fatto vedere di essere di pasta buona ma occhio a Last Child in cerca del primo sigillo (finora sfuggito di un soffio) e a Reaper inviato da Olehla. Sulle siepi anche una prova per maiden e poi il cross, Premio Carica di Isbuschenskij, con dieci specialisti ai nastri e la pattuglia Favero (Luxury Baby-Nils-Monjoliano) in pole position, Regain Madrik e i “pesini” a inseguire sui 3.900 metri di salti, buche, montagnole e altri passaggi spettacolari. Infine, due prove in piano per Gr e amazzoni.
fonte: Ufficio Stampa Ippodromo di Merano.