01/11/2024. ALL’IPPODROMO SNAI SAN SIRO, NEL VENERDÌ D’OGNISSANTI, IL SOLE BACIA SCHIELE NEL PREMIO FIUME, MENTRE CONFORMIST DOMINA IL CASTELLO SFORZESCO. DOMENICA SI REPLICA

 
 
Il grigio Schiele, con Andrea Mezzatesta in sella, la spunta sul favorito Caiddu nel Premio Fiume, clou della giornata di galoppo nel venerdì d’Ognissanti all’Ippodromo Snai San Siro (Foto Dena – Snaitech)
 

Il venerdì d’Ognissanti, insolitamente primaverile, ha dato lustro all’Ippodromo Snai San Siro che ospitava, per la 47^ giornata stagionale di galoppo, il Premio Fiume e il Premio Castello Sforzesco, oltre ai premi in ricordo Maria Sacco, Armando e Roberto Renzoni, Carlo Bascapé e Francesco Bruto.

Poco più di 1200 spettatori, tra cui molte famiglie con bambini, sotto un cielo terso e un sole caldo, ha accompagnato il pomeriggio di galoppo che si è concentrato sull’edizione 2024 del Fiume, Handicap Principale di tipo A sui caratteristici 1.400 metri in dirittura riservato ai cavalli di 3 anni ed oltre, nonché appuntamento importante in chiave Chiusura. La vigilia era assolutamente incerta e la corsa non era da meno con un duello intensissimo tra il favorito Caiddu e il grigio Schiele, con quest’ultimo che reagiva a tutti gli attacchi chiudendo con risolutezza la partita; il tutto mentre Anche Meno risaliva forte da dietro per il terzo. Schiele che confermava il suo spiccatissimo feeling con la pista e la distanza, dopo che lo scorso anno vinse l’Apertura e l’Ultima Corsa 2023, entrambe sui 1.400 metri in pista dritta.

Con il Premio Fiume c’è stato anche l’altro ‘classico d’autunno’ con il Premio Castello Sforzesco, Handicap Principale di tipo B per i puledri di 2 anni sulla distanza del miglio in pista media, dominato nettamente da Conformist, che risaliva gradualmente al largo di tutti e che lasciava tutti di sasso al momento del suo imparabile allungo. La linea era quella giusta, perché seconda finiva She So Lucky, che lo aveva preceduto nel comune ultimo impegno, con l’ospite romano favorito Silicone che completava il podio.

I cavalli di 2 anni avevano a disposizione nel convegno di una nursery per cavalli velocisti che ricordava Francesco Bruto, con il regolarissimo Titanium che trovava la sua giornata di gloria resistendo all’attaco conclusivo di Secret Force e vincendo la prima meritatissima corsa della carriera dopo una lunga serie di piazzamenti.

 

Un’altra prova attesissima è stata quella in ricordo della mitica Maria Sacco figura importante non solo per l’ippica e l’ippodromo, ma per tutto il quartiere di San Siro. In questa prova a Handicap Limitato riservato alle femmine di 3 anni ed oltre sui 1.800 metri la vittoria sia andata alla milanesissima Scuderia Glena, con una Exertive che oggi trovava premio alla sua stagione sempre positiva ma mai finora impreziosita da un successo, che ora si compiva con una ficcante accelerazione al largo di tutte che le permetteva di staccarsi da Vaux Le Vicomte e Valdicava.

In chiusura di giornata trovava spazio l’Handicap Limitato per i 3 anni sui 1.500 metri intitolato ad Armando e Roberto Renzoni, dove Real Back con uno scatto imperioso risolveva la questione controllando poi senza troppi patemi i tentativi di ritorno da parte dei suoi avversari

La cronaca del bel venerdì all’Ippodromo Snai San Siro di Milano si chiude con l’handicap sulla distanza minima per i velocisti di 3 anni ed oltre in ricordo di Carlo Bascapé, in cui Royal Pompom concedeva il bis rispetto alla vittoria su cui restava, ma rifinendo il tutto in estrema scioltezza, mentre la favorita Nobu, che ai 300 metri pareva potersi involare facile, rimaneva sul passo perdendo il secondo da Impressive.

Il calendario di novembre continua con la riunione di mercoledì 6, e poi una super domenica 10 con il Premio Vittorio Di Capua e il Federico Tesio. Poi ancora mercoledì 13 e sabato 16 con il Premio Giovanni Falck e il Gran Premio delle Aste. Di nuovo in pista mercoledì 20 con il Premio Brianza, ma sabato 23 ecco il Premio St Leger Italiano, il Premio Chiusura – Aria Importante. Ultima del mese sabato 30 con la prova in ricordo di Mirko Marcialis.