Nella domenica in cui a Parigi si disputa l’Arc de Triomphe all’ippodromo di Longchamp, la madre di tutte le corse al galoppo nel mondo, che gli appassionati romani potranno seguire sul maxischermo dell’impianto capitolino, l’Ippodromo Capannelle ospita un convegno molto interessante.Qualità e selezione garantite comunque anche a Capannelle, con grande spettacolo assicurato dalle sette corse in agenda, tutte sulla pista grande in erba. Le distanze andranno dai 1600 fino ai 2200 metri. Riflettori puntati sulle due prove riservate ai debuttanti sul miglio, appuntamenti che svelano sempre potenziali talenti. Le femmine, in 10 al via, saranno protagoniste nella prima corsa, il Premio Ola, alle ore 13.45.
04/10/2024. Ancora un vivace weekend di corse all’Ippodromo Capannelle di Roma (in attesa del Derby di trotto e le Oaks in programma domenica 13 ottobre) – domenica 6 ottobre ’24 galoppo
DOMENICA 6 OTTOBRE – GALOPPO
Il controcanto dei maschi lo avremo sulla stessa distanza alle ore 14.55, terza corsa, saranno in sette nel Premio Stratford.
Il clou del pomeriggio però sarà il tradizionale Premio Le Marmore, sempre per i due anni ma sui 1800 metri, quarta corsa alle ore 15.30 e sovente trampolino di lancio verso il Berardelli di inizio novembre. Cinque i candidati al successo: Felicity, Grad Kodiak, Marcalyx, Prime Time e Robian’s Force.
Non soltanto i due anni protagonisti del pomeriggio alle Capannelle: due saranno le condizionate per i maggiori di età. Il Premio Spanevin, seconda corsa alle ore 14.20, sui 1600, con al via nove abituali protagonisti di listed e pattern, tra cui Canticchiando, Vero Atleta, Frozen Juke, Grande Gatsby, Man in Promise, oltre agli ottimi Il Frantoio, Final Credit, Pirouz e Running Back.
L’altra condizionata, sesta corsa alle ore 16.50 intitolata a Siberian Express, si correrà sui 2000 metri e vedrà 11 cavalli al via. In azione il terzo del Roma 23, ovvero Angel’s Trumpet, opposto a Chicotai, Merlano, Nayeli, Nonna Wanda e il greco Barlounge Jack che ha impressionato nel vittorioso esordio romano.
E per finire due handicap, il Premio Pirak e il Premio Ladislao di Oppelm, a garantire ulteriore spettacolo.