La giornata dell’ Arc de Triomphe, 02/10/11

L’ Italia ippica aveva idea di vivere la giornata dell’ Arc come il “carpe diem” di Lanfranco Dettori che doveva e poteva fare 500. Ha fatto addirittura 501, bravissimo come al solito e La Gazzetta dello Sport gli ha dedicato una bella pagina intera, un’ intervista pubblicata all’ alba di lunedì 03/10/11. Noi cercheremo di analizzare la grande giornata ippica di Francia non solo per le 501 vittorie grandissime di Lanfranco (2 appunto ottenute nella giornata dell’ Arc ) ma sotto una visuale di “più ampio respiro” suddividendo per punti gli argomenti e i fatti.

I vincitori della giornata sono stati: la strategia di marketing, lo sponsor, gli organizzatori dell’ evento, l’ Italia ippica, la Germania ippica e W. Buick oltre al già citato Lanfranco Dettori.

E’ chiaro che il week-end/evento che abbiamo visto e da appassionati abbiamo vissuto non lo si improvvisa, lo si costruisce nel tempo con una solida strategia di marketing con un accordo programmatico tra il governo, le associazioni degli operatori del settore e gli organizzatori. Il governo che crea la piattaforma delle agevolazioni e che non le disattende ma le persegue in un programma di medio/lungo termine ( non sono in grado di entrare nello specifico ma so che in Francia sono state create delle protezioni per i cavalli francesi, per gli stalloni francesi, per chi imprende e vuole investire nell’attività ippica in Francia, cioè mi sembra che abbiano copiato e magari rivisto quello che si faceva in Italia… tempo fa), le associazioni e gli operatori del settore che hanno fatto punto di forza della Francia ippica il tendere verso  un risultato imprenditoriale attuale, inteso come dell’epoca moderna con  una apparente “coesione” tra le parti attive, rivolte verso un unico risultato: il successo comune, che rende capaci di attirare capitali esterni all’ ippica, ed infine gli organizzatori intenti a tradurre le aspettative in realtà,  in soldi, che vuole dire avere un programma con una data certa da proporre ad uno sponsor come Qatar Petroleum (o più semplicemente Qatar).

Il successo tradotto in audience vuole dire interesse da parte delle TV, della stampa e del pubblico presente all’ Ippodromo, addirittura presente all’ eccesso, 50.000 persone.  ” L’ efficacia del successo” tradotta in operatività vuole dire quello che si è visto: l’apoteosi dell’ ippica con la “I” maiuscola, saper creare il bisogno di esserci per sentirsi parte integrante dell’ evento ippico solo se si è lì, all’ Arc de Triomphe. La giornata dell’ Arc sta all’ ippica come Vogue Magazine sta alla moda, lì devi esserci. E’  chiaro che con questi presupposti lo sponsor Qatar, che probabilmente in Francia avrà interessi oltre l’ ippica, si inserisce a pieno regime nel sistema del tessuto ippico a livello socio-culturale e spettacolare, permettendo la velocizzazione dell’attuazione dei programmi ed ingigantendo il risultato della comunicazione: il successo. Non parliamo di gioco e di scommesse, che comunque il giorno dell’ Arc producono sicuramente una raccolta cospicua, parliamo di presenza all’ ippodromo, di pagine lette, di click sui portali per cercare le notizie salienti, parliamo di audience televisiva.

Avete visto le riprese? Avete visto i replay con gli slow-motion? Avete visto i primi piani dei cavalli, dei fantini? Avete visto e sentito le interviste, i paramenti dei cavalli, gli uomini alle gabbie? Tutto spettacolarizzato per creare efficacia nella comunicazione e quindi successo dell’ evento e quindi creare attenzione su un’ audience sempre più esigente e selettiva. Avete visto tra una corsa e l’altra dell’ Arc su Uniresat Canale 220 quell’attimo in cui  è andata in onda Corridonia? Non dico Padova Trotto perchè comunque c’erano delle corse di rilievo, ma Corridonia, speriamo che chi ha il potere di decidere decida di non mettere mai più in onda  Corridonia durante l’Arc, almeno fino a che la qualità di cavalli e riprese di  Corridonia non migliora.

Sugli organizzatori dell’evento francese possiamo solo dire bravi, il risultato televisivo e dal vivo in loco è stato molto avvincente. Ribadisco che per ottenere un risultato così si deve essere tutti coesi in un grande sforzo comune con obiettivi chiari, ma ancora una volta l’ Italia, con il suo “casino ippico” si è distinta alla grande nella giornata dell’Arc. Gran Premio Lagardere GR1, terzo Salure. Si, il Salure della Connection Bruno Grizzetti e Blueberry con in sella Dario Vargiu. Terzo e per un pelo non è riuscito ad essere secondo, per una intemperanza sulla piegata dove forse ha perso 2 lunghezze. Il 2 anni (da Sakhee e Davie’s Lure) ha fatto una corsa di testa ben assecondato da Dario che lo ha lasciato sfogare – c’è stato anche un traballamento all’ uscita dalle gabbie – lo ha ripreso bene in mano e riallungato ai 200 finali. Vargiu ha dichiarato nel dopo corsa che un pensierino alla vittoria, ai 100 finali lo aveva fatto, ma Dabirsim con in sella Lanfranco Dettori è stato diabolico e negli ultimi 100/150 metri gli è balzato addosso allo stecco, frutto di capacità, esperienza ed intuito del Jockey e la stampata sul palo è stata inevitabile. Secondo all’esterno è stato Sofast, ma i tre sono finiti in un’ incollatura. La gioia di Vargiu e Grizzetti si è sentita più volte nelle interviste successive al grande risultato. Il nostro pensiero corre anche a Vedelago e a Duck Feet. Forse l’episodio di Duck Feet tra terreno pesante e “cavallata” non fa testo, forse Vedelago non è migliore di Salure che ha mostrato di essere un coriaceo lottatore, ma questi 2 anni fanno ben sperare. Vorrei anche dire che il “Guascone” Grizzetti si merita questo grande risultato, grande sotto ogni aspetto: Salure si allena a Milano, sulle piste della Trenno, è un prodotto italiano e la Connection che lo gestisce è tutta italiana. Bravo Bruno che da anni lotti alle aste, cerchi proprietari nuovi ed interessanti, proponi della qualità e soprattutto tieni duro. Vi racconto un aneddoto. Martedì 27 settembre ero sulla torretta da cui si vedono i lavori in erba in pista dritta, arriva Bruno per vedere i suoi cavalli al lavoro, gli dico che ha la scuderia con le femmine più forti in Italia (Rosa Eglanteria aveva vinto il Coolmore la domenica precedente in modo eccellente) e lui con un sorriso risponde: ” Forse si, Rosa Eglanteria è proprio una campionessa”. Il prossimo venerdì 7/10/11 sarò costretto ad andare ancora sulla torretta a dirgli che forse ha i 2 anni più forti d’ Italia.

L’ Italia si distingue anche nell’ ottava corsa nel Gran Handicap, con Roatan della Scuderia dei Laghi, un grigio di 6 anni che vince in bello stile. Vi ricordate la Sc. dei Laghi, quella di Misil, allenatore Caruso, si sempre loro, ora sono in Francia.

Eccoci a Lanfranco Dettori che fa 501 con Dabirsim, che come detto stampa Sofast e Salure mostrando nei 100/150 finali uno scatto impressionante. Poi vince anche in sella a Nahrain che brucia Announce per un tempo di galoppo sul palo. Poi i soliti salti e sorrisi.

Vincono i tedeschi abbiamo detto, si vincono l’Arc !! Danedream, supplementata per 100.000 euro , vince con un allungo da grande cavalla, lasciando sul posto Shareta seconda, la terza è Snow Fairy con in sella Lanfranco, il quarto è So You Think ed il quinto è St. Nicholas Abbey. Baci, lacrime, abbracci, giro in carrozza della Connection tedesca (Starke in sella, Schiergen alla regia, il Gestut Burg Eberstein ai colori). Danedream la vincitrice delle Oaks italiane, la terza del Derby italiano.  Allora possiamo aspettarci molto anche da Oeuvre d’ Art, sempre Grizzetti al training, e da Crackerjack King. Speriamo. Una cosa è certa la vittoria di Danedream riqualifica le nostre corse migliori, appriffittiamone cari operatori del settore.

Ha vinto W. Buick con un doppio davvero interessante. Primo nel Boussac con Elusive Kate davanti a Fire Lily e poi ancora primo nel De la Foret con Dream Ahead davanti a Goldikova. Ma questo Buick non è per caso la monta che i Botti usano spesso in Francia ed Inghilterra ? Eh si, è proprio lui che come Lanfranco ne porta a casa 2 di vittorie.

Ma nel giorno dell’ Arc c’è anche chi ha perso. Goldikova solo seconda nel De la Foret, in cui ha corso anche il nosro Worthadd che prova a presentarsi con un timido tentativo, ma scompare quasi subito dai primi quando parte l’accelerazione. Galikova NP nell’Arc in buona compagnia dei giapponesi, di Sarafina, dei supplementati Meandre e Masked Marvel e di Reliable Man.

Ecco, questa è stata la giornata dell’ Arc ed ora aspettiamo il Jockey Club a Milano e vediamo se riusciamo a dare qualche sensazione forte anche noi.

Daniele Fortuzzi

04/10/11