In pista, invece, nessuno ha fatto la parte del benefattore viste le prove in programma a partire dal Premio Vittorio Riva passando per il Coolmore e, nel mezzo, il Criterium Nazionale. Partiamo con i maschi del Riva, il tradizionale trial in vista del Gran Criterium, che ha lanciato in maniera prepotente Vero Atleta, molto piaciuto nella sua vittoria, soprattutto per la sensazione di avere delle potenzialità ancora tutte da scoprire; superati gli esami distanza e terreno, e a questo punto si andrà dritti verso l’appuntamento più atteso. Wide Sea è sconfitto con l’onore delle armi, considerando anche uno schema non molto felice, mentre Mangiafuoco non ha fornito il numero che ci si aspettava, ma terreno e rientro sono due valide attenuanti.
Ancora più convincente è stata Aloa tra le femmine del Coolmore, che ha regalato alla Incolinx e al fantino Dario Vargiu un doppio da antologia dopo il Vittorio Riva; in una corsa resa decisamente selettiva dal ritmo di Talentuosa, Aloa ci ha messo un po’ ad ingranare la marcia, ma quando lo ha fatto, ha letteralmente messo le ali, staccando Beirut che era partita all’attacco insieme a lei e mostrando un’azione di rara potenza. Poco altro da dire, sarà una delle più quotate aspiranti per il Dormello.
Tra i velocisti, per il Criterium Nazionale, non c’è stata storia con Calajunco che è stato il più forte, confermando l’ottima vittoria su cui restava e probabilmente facendo un ulteriore passo avanti. Con Capoliveri che si arenava presto allo steccato, l’unica minaccia per il vincitore è stato Charme De Chat, ancora una volta poco brillante al via per sua sfortuna, ma ancora una volta positivo e promettente.
Sempre per i 2 anni c’era a disposizione il Premio Dormelletto in apertura di giornata, una condizionata di preparazione in vista del Campobello, che veniva siglata senza troppi indugi dal favorito Alf Moon, un altro che non ha lesinato né note liete, né promesse.
La giornata tecnicamente assai rilevante proponeva anche due Handicap Limitati per i 3 anni ed oltre divisi per distanza; sul miglio del premio in ricordo di Gianni Crotti la spuntava Sopran Belgrado, che coronava la sua fuga per la vittoria respingendo di un pelo l’attacco durissimo di Terrible Land, l’unico capace di staccarsi dal gruppo degli inseguitori. Sul doppio chilometro per il memorial Armando e Roberto Renzoni colpiva Kadabration, che aveva la meglio nella bella lotta finale scatenatasi contro Brasilian Man, in una corsa che manteneva intatte le premesse di spettacolo e competitività della vigilia.
All’Ippodromo Snai San Siro galoppo la 50^ giornata di corse stagionale coincide con il pomeriggio di domenica 2 ottobre con un programma ‘ordinario’ anche se molto interessante perché si sono cimentate le generazioni più giovani. Tra queste spicca il Premio Museo del 900, la maiden più impegnativa dell’intera riunione sulla distanza di 1.800 metri e che ha visto il bel successo di Zar Bitter sul debuttante Enigma Dei Grif, con i due che si staccavano in lotta aperta ai 300 metri, e con il vincitore che dava sempre la sensazione di poter avere la meglio sul suo runner-up che tuttavia non ne voleva sapere di cedere; note positive per entrambi, che hanno chiuso ben avanti al terzo arrivato.
Scenario praticamente uguale anche nel Premio Basilica di San Lorenzo, la maiden sui 1.500 metri in apertura e riservata ai maschi, con Eternal Desire e Love Revolution che davano vita ad un duello intenso che si risolveva solo alla fine a vantaggio del primo citato, venuto nettamente avanti rispetto ai valori espressi in primavera\estate; un contesto generale non semplice da valutare, ma il vincitore è, appunto, in progresso e il secondo arrivato non dovrebbe mancare all’appuntamento con la vittoria. La divisione al femminile della maiden sui 1.500 metri, valida per il Premio Santa Maria delle Grazie, è stata quella che ha solleticato maggiormente la prospettiva, grazie alla perentoria affermazione di Mia Sioux, una debuttante che ha mostrato di conoscere già molto bene il suo lavoro, oltre a mettere in scena un potenziale senza dubbio molto interessante; niente da fare per Sharaze, che certamente ha pagato a caro prezzo la partenza lenta, ma che tuttavia è parsa battuta in maniera chiara.
Venendo agli handicap di categoria più che buona per i 3 anni, il primo nome caldo a venir fuori è stato quello di Beautiful Mistakes nel Premio Serio, che non ha dato scampo al positivo After Effect con una rasoiata secca poco dopo il primo traguardo, vincendo in maniera più chiara di quanto non suggerisca il risultato; non è parso un caso che i due contendenti siano stati quelli che avevano viaggiato per corsie esterne. In quello sul doppio chilometro intitolato a Dario Pellegata non sono mancati spettacolo ed intensità, con Love The King che si portava a casa una corsa decisamente non facile rimontando dalle retrovie con una progressione ficcante che finiva all’interno di tutti, proprio mentre Sunset Lover ci aveva fatto la bocca buona; il tutto con almeno cinque cavalli in lotta aperta ai 100 finali.
Nella prova sul miglio intitolata ad Umberto Pianca si è assistito all’ennesimo testa a testa appassionante, questa volta risolto solo dal fotofinish, che ha assegnato il primo posto a Sopran Dublino davanti a Miracle Of Life, con i due che hanno battagliato a lungo dopo aver di fatto impostato insieme una corsa senza troppa andatura. Infine, l’handicap sui 1.400 metri in dirittura per i 3 anni ed oltre per il Premio Tanaro, dalla vigilia incertissima, ma che ha visto il bis di Directory, ancora una volta in grado di recuperare da una brutta partenza per presentarsi cattivo a fil di palo e giustiziare Cool And Dry.
fonte : ippodromimilano.it