I “Writers”
 all’ Ippodromo di Milano San Siro Galoppo”

Si attualizza l’ippica, cambiano le regole, si evolvono i materiali su cui correre (dirt, all weather, sintetico) e si evolve anche il modo di concepire, realizzare e proporre l’arte. Ed è così che i pennelli diventano bombolette spray, la tela si trasforma nella parte esterna del muro di cinta dell’ Ippodromo di Milano San Siro Galoppo ed i “Writers” realizzano dei murales che, dal cavallo al galoppo con in sella un mostruoso fantino, all’unicorno con la criniera al vento,si sono poi spinti su temi più vari e disomogenei: animali,uomini in pericolo,personaggi dei fumetti. Una sequenza molto divertente di interpretazioni artistiche, lunga oltre 1 km. spraiate nel pomeriggio del 2 settembre 2011 durante l’attesa per la Notte Bianca di San Siro a Milano. Intanto, una musica assordante emessa dagli altoparlanti collocati su uno strano mezzo meglio definibile come autoblindo-deejay, fa da supporto emozionale di accompagnamento alle creazioni. Praticamente, come ci ha spiegato Filippo che sta alla console, sono suoni di derivazione  dai Kraftwerk (cito per quelli che hanno la mia età, visto che il complesso nominato era dei miei tempi…) attualizzati ed espansi, ma molto espansi e molto attualizzati. Tutto l’insieme: bello e divertente! Era un vecchio progetto di tanto tempo fa quello di concedere il muro di cinta dell’ Ippodromo ai “Writers”, ma solo ora è stato realizzato da “Stradedarts”,un’Associazione culturale che rappresenta i migliori Writers italiani. Certo qualche purista dell’ippica potrebbe intenderla come una profanazione, ma almeno ora molti giovani sanno dov’è l’Ippodromo di San Siro Galoppo e sono certo che qualcuno di loro, ogni tanto verrà anche all’interno dell’Ippodromo,  giusto per non soffrire di sindrome da “Muro di Berlino” o per provare l’effetto “Chance il giardiniere” e scoprire cosa c’è non “Oltre il giardino”…ma oltre il muro: c’è l’ippica, un mondo affascinante fatto di sport, passione e agonismo con grandi atleti dotati di garretti, nodelli, code e criniere.

Milano, 07/09/11

Daniele Fortuzzi

Foto di Daniela Carlotti