All’Ippodromo Snai San Siro di Milano sabato pomeriggio di corse con la 22^ giornata stagionale di galoppo. In primo piano la Finale del Gran Premio Roberto Bottanelli in chiusura di riunione. E partiamo proprio da questa prova che si caratterizzava, prima del via, come una corsa molto bella, incerta ed equilibrata, con una forma generale solidissima. La corsa manteneva intatte le premesse della vigilia, risultando divertente ed appassionate, e nel serrato finale a tre era Signor Nilson a primeggiare confermando il suo momento di forma incredibile. Una grande soddisfazione per l’amazzone Beatrice Riverditi, anche nelle vesti di proprietaria, che ha ricevuto l’abbraccio della famiglia nella premiazione sotto la pioggia. Esce con l’onore delle armi il vecchio Pancake, secondo senza recriminazioni perché ci ha messo come sempre il cuore, e niente da dire neppure per il terzo arrivato, Ancora Drago, che ha corso al meglio facendo tutto bene. Un ringraziamento particolare anche alla signora Lisa Bottanellli in premiazione.
Le amazzoni e i cavalieri non solo chiudevano, ma aprivano anche la giornata con Il Premio Giorgio Macchi, handicap per i velocisti che veniva risolto in un duello serratissimo tra Goinga Fast e Ilomilo, che scappavano via al primo traguardo senza che nessuno riuscisse a star loro dietro, e con la prima che resisteva fino in fondo respingendo il suo coraggioso avversario.
Il ricco programma per i 3 anni prevedeva due maiden e due handicap di buonissima categoria. Nella periziata sul miglio, per il Premio Cambiago, vittoria alla grande Di Piu, il favorito, che partiva in anticipo lungo ai 600 finali mantenendosi sempre con un margine di sicurezza tale dal consentirgli di respingere gli attacchi dell’eterno piazzato Griff De Chat e di Clorady, gli unici capaci di provarci. Un altro arrivo intenso ci voleva per risolvere l’handicap sul doppio chilometro per il Premio Dolzago, con Sunset Lover e Al Joy che al largo di tutti lottavano senza esclusione di colpi prendendo margine chiaro su Sopran Pechino, e con il primo citato che la portava a casa avendo sempre le risposte giuste per il suo coriaceo avversario che falliva di un pelo la hat-trick.
La maiden sul miglio, per il Premio Razza Ticino, è stata l’occasione perfetta per la passerella dell’attesa Beautiful Bay, che se ne andava per conto suo già ai 300; è vero che la compagnia non era la più cattiva del mondo, ma l’impressione non poteva essere migliore e i margini di crescita sono ancora tutti da stabilire.
Il Premio Scuderia Rencati, la maiden per le sole femmine, era siglata da Sopran Teodora, subito in pista a stretto giro dopo l’impegno nel Regina Elena, ma con le energie ancora intatte, giuste giuste per mettere in fila High Level e Lachaise, che con lei hanno battagliato con vigore poco prima dell’ultimo furlong.
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