Dopo le edizioni 14 e 15, degli scorsi anni 2020 e 2021, prive di questi eventi collaterali per le restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, anche l’edizione 16 del Premio Corpo Guardie di Città, a causa della sanguinosa e atroce guerra in Ucraina e della ripresa dei contagi dovuti alla variante Xe, ha dovuto subire un freno sull’organizzazione dell’evento benefico in presenza previsto per giovedì prossimo 07 aprile
“ Nelle ultime settimane la sensazione è quella di essere circondati da contagi e reinfezioni, mentre non accenna a diminuire il numero dei morti giornalieri – afferma l’Avv. Francesco Bizzarri, fondatore del Corpo Guardie di Città – pertanto, visto che la fine dello stato di emergenza non ha coinciso con la fine della pandemia da Sars-Cov-2 per questa nuova variante Xe che è molto più contagiosa e capace di reinfettare soggetti che si erano ammalati in passato, ritengo che non sia opportuno creare momenti di aggregazione dove potrebbero partecipare anche persone malate in cui i vaccini non hanno prodotto gli anticorpi o i cosiddetti “fragili” che si dovranno ancora sottoporre alla quarta dose. Infine ritengo che oltre al rischio contagi non sarebbe eticamente corretto organizzare una sorta di festa mentre a pochi chilometri di distanza dalla nostra nazione una crudele guerra ci porta ogni giorno notizie e immagini di una gigantesca catastrofe umanitaria e sociale dove morte, terrore, dolore e distruzione annichiliscono qualsiasi speranza di un mondo migliore.”
“ Il budget destinato alla realizzazione dell’evento benefico che si sarebbe dovuto tenere in occasione del 16° Premio Corpo Guardie di Città – dichiara Mariano Bizzarri Ollandini, Presidente del Corpo Guardie di Città, – è stato interamente devoluto in beneficenza e, dopo la cerimonia di premiazione del proprietario del cavallo vincitore, dell’allenatore e del fantino, saranno virtualmente consegnati due assegni : uno alla Regione Toscana per contribuire alla spedizione di medicinali e apparecchi medicali per l’Ucraina attraverso il treno merci, composto da ben 15 vagoni, che partirà venerdì 8 aprile dall’Interporto della Toscana Centrale, con sede a Prato, e un altro all’ UNICEF di Pisa per sostenere le gravissime e impellenti necessità di due milioni di bambini ucraini, talvolta anche separati dalle famiglie, che, nella confusione dei primi soccorsi alle frontiere, possono trovarsi in pericolo ed esposti a violenza, sfruttamento o traffico di esseri umani perché ci sono organizzazioni criminali e uomini senza scrupoli che si approfittano di questa caotica evacuazione di massa”
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