4 settembre 2011. Le scommesse scendono ancora: – 18,4%

Le scommesse ippiche procedono negativamente. La Assi (ex Unire) comunica i dati. Le puntate dei primi sette mesi del 2011 sono state 872,7 milioni di euro, il 18,4% in meno rispetto ai 1.069 milioni dell’analogo periodo 2010 e stiamo parlando di giocate fra ippica a quota fissa, totalizzatore e ippica nazionale. Risulta essere ancora più pesante il passivo per il mese di luglio: la raccolta è stata di 102,7 milioni di euro, il 23,3% in meno rispetto ai 133,9 milioni di luglio 2010. In calo, da inizio anno, anche le giornate disputate (-12,3%), le corse (-12,4%), il numero dei cavalli partenti (-8,68%) e le corse estere (-3,1%). Fonte La Gazzetta di sabato 3 settembre 2011.

Grande tempestività della “Rosa” nel dichiarare “crisi infinita” a 13 giorni dalle aste degli yearling selezionati, che sono per gli allevatori il momento in cui sperano di recuperare 2 anni di sforzi ed investimenti. Chiaro che certi dati fanno parte delle comunicazioni da dare ma altrettanto ovvio pare il fatto che sono dati di cui bene o male tutti gli ippici sanno le risultanze negative da tempo, quindi risultano obsoleti. Cerchiamo o meglio cercate, di dare anche altri dati, per esempio quanti puledri saranno presentati alle aste di Settimo Milanese il 16, il 17 ed il 23 settembre, quanti allevatori presentano i vari soggetti, intervistare il Dr. Umberto Pianca (Presidente Sga, Società Gestione Aste) per sapere le aspettative…Su un pò di vita, cerchiamo di far capire ai lettori il mondo che c’è dietro una corsa: un mondo fatto di ricerca, di studi, di passione, di investimenti, di persone dedite alla preparazione dei futuri campioni. Altrettanto chiaro è che diminuendo le puntate diminuiscono corse e partenti. Perchè la Gazza non fa una bella intervista ai Signori della Assi per sapere come intendono uscire dalla situazione di crisi, sarebbe bello saperlo.

DF

04/09/2011