Quando si parla della Razza Ticino salta subito alla mente il grande Molvedo, che nacque e crebbe sui prati di Gornate Superiore (VA). Oggi la struttura storica è tornata ai vecchi fasti grazie all’intervento della famiglia Moglia, grandi appassionati di cavalli, in particolare per il desiderio del dott. Andrea Moglia, di far rinascere nuovamente su quei prati splendidi cavalli. Ed ecco rianimarsi tutto l’allevamento con fattrici, foals e yearlings.
La proprietà dell’Azienda Agricola Razza Ticino si estende su due diverse aree, a destra ed a sinistra della Via per Gornate Olona, avvolta in un bosco che circonda i prati dei paddocks, dove vengono distribuiti i vari cavalli purosangue a seconda dell’età e del periodo. Un vero e proprio paradiso terrestre dove far crescere i futuri campioni.
Quando si solcano i prati della tenuta e si visitano le scuderie, si cammina dove per molto tempo passeggiò Maggiolina, prima di dare alla luce Molvedo e dove lui stesso trascorse il suo primo anno e mezzo di vita. Il recupero delle strutture ha tenuto conto del vissuto storico e delle caratteristiche architettoniche di un tempo: la corte principale con i box delle fattrici, la stanza delle ceramiche, i filari alberati che dalle due entrate attraversano i 24 paddocks, con bellissimi prati curati quotidianamente.
Tutto sembra avere ripreso forma e vita come un tempo, sembra sia proprio tornata l’atmosfera in cui quel grande campione che fu Molvedo faceva i primi galoppi sui prati in leggera pendenza, sotto l’occhio vigile della proprietaria di allora: la signora Bianca Verga. Oggi i nuovi puledri galoppano sotto l’attento sguardo del dott. Andrea Moglia e del Caporazza.
Grandi nomi di prestigio dell’ippica italiana del momento hanno le proprie fattrici presso la Razza Ticino, uno su tutti l’Ing. Diego Romeo proprietario della Scuderia Incolinx, che ha affidato a questi prati cavalle importanti come: Adamantina, Alta Fedeltà, che ha prodotto Velo Dipinto (Golden Horn) e Vague Nouvelle, madre di Attimo Fuggente (Exceed And Excel), il quale ha iniziato la stagione 2021 “alla grande” e si propone come uno dei primi attori del turf italiano tra i soggetti di 4 anni. Due ex grandi campioni dei “verderosa”, i colori della giubba della Sc. Incolinx, svolgono attività stalloniera proprio alla Razza Ticino: il velocista Blue Constellation ed il classico Benvenue (foto sotto in occasione della vittoria del Gran Premio di Milano nel 2014). La qualità galoppa sui prati di questa importante tenuta di cavalli sportivi.
Ma tornando al grande Molvedo vogliamo darvi qualche dato anagrafico e storico, per farvi capire il valore di questo soggetto.
Molvedo : m. b. o. nato in Italia nel 1958 – Allevatore: Razza Ticino – Appartenente alla famiglia N16
Vittorie principali: Gran Criterium, Jockey Club italiano, Grand Prix de Deauville, Prix de l’Arc de Triomphe.
Molvedo (foto sotto) fu un prodotto della prima annata del grande Ribot. Questo soggetto nato nell’allevamento di Gornate (VA), culla di tanti campioni del nobile Giuseppe De Montel prima e dopo della Razza Ticino, aveva un modo di galoppare tutto suo, molto differente dagli altri campioni: con la testa inclinata verso il basso e con una spinta poderosa del posteriore, era uno spettacolo da ammirare. La fama che aveva acquisito fece sì che ai titolari di allora della Razza Ticino la famiglia Verga, piovessero offerte di grosse somme per il suo acquisto, ma essi rifiutarono e quindi Molvedo fece la sua carriera di riproduttore proprio a Gornate. Suoi prodotti furono: Maestrale, Gallio, Salado, La Milanaise, Barado, Scherzo, Tell Me Why e Red Arrow, quest’ultimo vinse il Derby Italiano e il Gran Premio d’Italia nel 1976, consentendo a Molvedo di essere stato riconosciuto lo stallone capolista di quella stagione.
Sire Ribot (ITY) |
Tenerani (ITY) | Bellini | Cavaliere d’Arpino |
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Bella Minna | |||
Tofanella | Apelle | ||
Try Try Again | |||
Romanella (ITY) | El Greco | Pharos | |
Gay Gamp | |||
Barbara Burrini | Papyrus | ||
Bucolic | |||
Dam Maggiolina (ITY) |
Nakamuro (ITY) | Cameronian | Pharos |
Una Cameron | |||
Nogara | Havresac | ||
Catnip | |||
Murica (ITY) | Pilade | Captain Cuttle | |
Piera | |||
Muci | Tetratema | ||
Pearl Maiden (Family: 16-b) |
La Storia
Molvedo (1958-1987) grandissimo cavallo da corsa, a due anni nel 1960 saltò la prima metà della stagione per infortunio, successivamente rientrò per vincere le sue restanti quattro corse, affermandosi come il miglior cavallo da corsa d’Europa e uno dei migliori cavalli mai allenati in Italia. Il momento clou della sua carriera arrivò nella corsa più prestigiosa di Francia, il Prix de l’Arc de Triomphe nel 1961, in cui sconfisse molti campioni internazionali. Alla fine di quell’anno andò in pensione come stallone.
Molvedo era alto 1,68 metri al garrese, allevato dalla Razza Ticino. La madre di Molvedo, Maggiolina, era una discendente della fattrice britannica Pearl Maiden e quindi dello stesso ramo della famiglia purosangue inglese 16-b che ha prodotto il vincitore del Prix de l’Arc de Triomphe Pearl Cap e il vincitore del Derby inglese Pearl Diver. Molvedo fu allenato per tutta la sua carriera da Arturo Maggi ed interpretato in sella in tutte le sue gare principali dal grande fantino Enrico Camici.
Anno 1960. La stagione dei due anni di Molvedo lo ha visto vincere tre delle quattro corse disputate. In ottobre vinse poi il Gran Criterium sui 1600 metri dell’Ippodromo di San Siro a Milano ed il Premio Carlo Porta sui 2000 metri.
Anno 1961. A tre anni Molvedo aveva problemi muscolari ed era zoppo (primavera del 1961), messo a riposo ricomparve a luglio, quando vinse il Premio d’Estate a Milano. In agosto andò a correre in Francia il Gran Premio di Deauville su 2600 metri e vinse per quattro lunghezze davanti a Misti vincitore del Prix Ganay e terzo arrivò Taine .
A ottobre tornò in Francia per il Prix de l’Arc de Triomphe sui 2400 metri all’Ippodromo di Longchamp (foto sopra), dove era valutato con una quota di 1,8 / 1 in un campo di 19 contenders. La competizione per la vittoria era tra Molvedo ed il quattro anni Right Royal, che aveva vinto le King George VI e le Queen Elizabeth Stakes all’Ippodromo di Ascot a luglio e che era partito favorito nonostante i timori, perchè inadatto al terreno soffice. Molvedo seguì il corridore britannico High Hat (di proprietà di Winston Churchill ) prima di prendere il comando della corsa all’inizio del rettilineo con un vantaggio di due lunghezze e non fu mai seriamente avvicinato, vincendo davanti a Right Royal con Misti al terzo posto. Nella sua ultima apparizione, Molvedo tornò sulla sua pista di casa a Milano e vinse il Gran Premio del Jockey Club di quattro lunghezze.
Il Timeform assegnato a Molvedo nel 1961 fu 137, rendendolo il cavallo più quotato in Europa. Nel libro “A Century of Champions”, basato su una versione modificata del sistema Timeform, John Randall e Tony Morris valutarono Molvedo come il terzo miglior cavallo da corsa italiano del 20° secolo dietro Ribot e Nearco. Lo hanno anche valutato come il miglior cavallo della classe 1958 e il miglior cavallo del mondo nel 1961.
Un’indimenticabile campione che ha dato lustro alla Razza Ticino, uno dei più importanti allevamenti italiani di purosangue, che continua ancora oggi a far nascere ed ospitare grandi cavalli sportivi.
Daniele Fortuzzi
ph. Daniela Carlotti
Milano, 30 marzo 2021