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I sette polo team sono scesi in campo al Roma Polo Club e all’Acquedotto Romano Polo Club. Splendido inizio per i tricolori di Polo a Roma con le sette squadre partecipanti impegnate in due impianti.
L’apertura dei match è toccata al Roma Polo Club dell’Acqua Acetosa dove il programma valido per l’assegnazione di titolo e medaglie 2020 ha avuto inizio con una partita giocata con la formula dell’americana che ha visto in campo le squadre La Vandea, Los Avelanos-Clanis e Battistoni-Castelluccia. Netta la supremazia di quest’ultimo polo team che ha chiuso 7 a 1 l’incontro con La Vandea, andata a segno con il solo Jaimie Hardy.
Nei tempi di gioco in cui si sono confrontate Los Avellanos-Clamis e La Vandea, grazie ai due goal messi a segno da Jamie Hardy e i tre di Therence Cusmano la partita si è chiusa con 6 a 0. Sui terreni dell’Acquedotto Romano Polo Club debutto in gara per le altre quattro squadre partecipanti.
Il programma del campionato prevede per domani ancora una tornata ‘all’americana’ (tre squadre, sei tempi di gioco, due tempi per ciascuna formazione) nel girone A tra La Vandea (hpc 5), Los Avellonos-Clanis (hpc 6) e Battistoni-Castelluccia (hpc 5) che si giocherà al Roma polo Club. I match previsti per la seconda giornata del girone B all’Acquedotto Romano Polo Club si giocheranno invece tra Land Rover Polo Team contro Nautor’s Swan (alle 15.30) e tra Acquedotto Romano contro VAS-Pier.Gio. (alle 16:30). Dopo il riposo di sabato, domenica 4 ottobre al Roma Polo Club si giocheranno le finali con l’assegnazione delle medaglie.
IL POLO IN ITALIA - La storia del polo in Italia risale agli anni venti, quando nell’isola di Brioni, oggi territorio della Croazia, Carlo Kupelwiese fondò il primo Club di Polo dotato di due campi di gioco. Fu invece Sua Altezza Reale il Duca di Spoleto a creare a Roma, nel 1930, il primo Polo Club. A Roma esisteva già un gruppo di giocatori che avevano frequentato il club dell’Isola di Brioni. C’erano i giocatori che avevano a disposizione dei cavalli di proprietà ma non esisteva un campo. La “Società Corse al Trotto” risolse il problema mettendo a disposizione l’ippodromo di Villa Glori che, in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960, lasciò il posto per la costruzione del villaggio olimpico. Per trasformare il prato dell’ippodromo in un campo di polo fu richiesto l’intervento di un tecnico specializzato. Il debutto avvenne il 10 maggio 1930 con una serie di spettacolari partite d’alto livello. In seguito il ‘Roma Polo Club’ ottenne un terreno alla poco lontano di lì, all’Acqua Acetosa dove sorge l’attuale struttura, oggi conglobata nel centro della Capitale.
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Ufficio Stampa Equi – Equipe by Caterina Vagnozzi | ||
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