Bel sabato tecnico all’Ippodromo Snai San Siro Galoppo di Milano, con otto prove a partire dalle ore 14:25 e ingresso gratuito da piazzale dello Sport e contingentato alle mille presenze come da DPCM Covid19. Clou del programma il Premio Estate come quinta corsa, e poi anche il Gian Giacomo Trivulzio; ma vediamo nel dettaglio il pomeriggio milanese:
PRIMA CORSA – PREMIO LUIGI DI GRAZZANO VISCONTI
Apertura con in pista le amazzoni e i cavalieri per un handicap di categoria ordinaria sul miglio allungato di pista media. Campo insolitamente ristretto, che tuttavia rappresenta una buona occasione per TIME SKY, che magari avrebbe preferito qualche metro in meno, ma che contro questi avversari ha una chiara ed ovvia possibilità per tornare al successo. Biz Honor gli è finito di poco davanti in occasione del loro comune ultimo ingaggio e pertanto sarà un rivale pericoloso.
SECONDA CORSA – PREMIO SAN BABILA
Questa è la prima delle due maiden riservate ai puledri di 2 anni, quella sui 1.500 mt di pista media. Pronostico più blindato che mai da AIR BUD, che ha perso tragicamente al debutto contro un avversario che la volta dopo ha replicato in una condizionata di ottimo spessore: può essere un elemento di primissimo ordine. Alla sue spalle ci sono Capotempesta e Gartoria, anche lei seconda al debutto da un’avversario molto valido che si è confermato, e si rivede Illiriha, fuori quadro in listed con le attenuanti e al rientro da quel giorno.
TERZA CORSA – PREMIO PARABIAGO
Si allunga al doppio chilometro di pista media per questo handicap di buona categoria per i 3 anni ed oltre. Non troppi al via ma il contesto resta decisamente intrigante, con una lieve preferenza per KATSUMOTO, battuto in una prova analoga un paio di settimane fa da un rivale poi terzo in Handicap Principale, ma mostrando una forma ottima. Da questo punto di vista non scherza niente neppure Punta Di Diamante che cerca addirittura la hat-trick salendo di livello, e se Un Bluffeur sarà ugualmente pericoloso nonostante la distanza un filo corta, altrettante buone possibilità le possiede Capo San Martino, che proverà una delle sue canoniche fughe in avanti.
QUARTA CORSA – PREMIO PIAZZA AFFARI
Ecco la seconda delle due maiden per la generazione più giovane, quella sulla distanza impegnativa dei 1.700 mt in pista media. Gruppetto molto interessante visto che sono in tanti che si sono già messi luce, con una nomination pertanto sottile assegnata a GET THE POWER, che aveva esordito in maniera altamente promettente ad inizio giugno, facendo intendere di poter gradire la distanza. Anche Brett non ha mancato di intrigare nel suo esordio, e l’esperienza gli avrà fatto molto bene, e sullo stesso piano va collocato Archiloco, molto positivo in estate con prestazioni in costante progresso. Nessuno poi si dimentica dell’inedito Midnight Season, che nasce molto bene e che proviene da un top team.
QUINTA CORSA – PREMIO ESTATE – MEMORIAL ARTURO BRAMBILLA
Siamo arrivati al clou del giorno, l’Estate, listed sul miglio di pista grande per i giovani di 3 anni intitolata alla memoria di Arturo Brambilla. La femmina francese Be Ahead non ha molta carta, ma va ugualmente temuta, anche se alla vigilia si prevede una scelta sottilissima di scuderia tra i compagni di allenamento Coccoloba, Only Time e COOL AND DRY, già tutti primi protagonisti a questi livelli e vicinissimi tra loro nella valutazione, con la lieve preferenza per l’ultimo citato solo in virtù del vantaggio di peso di cui può godere. Ma non finisce qui perché anche l’altro, Ranger In Paradise, è insieme a loro, anche se la lunga inattività dal Parioli potrebbe farsi sentire.
SESTA CORSA – PREMIO DUCA D’AOSTA
Si resta a livelli top con un’edizione di lusso del Duca d’Aosta, tradizionale condizionale sul miglio e mezzo di pista grande per i 3 anni ed oltre, che può preparare indistintamente il Jockey Club o il St.Leger Italiano. Spiccano su tutti i due pezzi da novanta Pretending e MASTERWIN, con il primo che rappresenta la scelta meno rischiosa dall’altro di un curriculum che parla da solo, ma con il secondo che ha dalla sua il fascino del giovane rampante con un terzo posto nel Derby che avrebbe potuto essere qualcosa di più su una distanza più severa e una pista più selettiva. Gli altri restano tutti un gradino sotto, con Frutireu in leggera evidenza.
SETTIMA CORSA – PREMIO GIAN GIACOMO TRIVULZIO
Tutto da vedere il Gian Giacomo Trivulzio, appuntamento di tradizione per i 3 anni sui 1.800 mt di pista grande. Corsa micidiale, impossibile pesare a qualcosa di meglio, con i pesi alti Voices From War, Crooked Face, Time Leon certamente tutti da collocare in prima linea. ma con la scelta finale per MIRACLE OF LOVE, finita come un treno in una corsa di livello simile a questo per le femmine, e con la pista grande e la distanza un filo più lunga che giocano a suo ulteriore favore. Quel giorno corse bene e con sfortuna anche Moorland Spirit, che insieme ad Ornais e Rock Tango costituisce un altro terzetto pericolosissimo.
OTTAVA CORSA – PREMIO PEREGALLO
Il pomeriggio di corse all’Ippodromo Snai San Siro Galoppo si chiude con un handicap di buona categoria sui 1.500 mt di pista media. Esattamente come l’altro sul doppio chilometro, anche qui il gruppo non è molto numeroso ma non prevede outsider, avendo tutti le loro brave possibilità di successo, con DENAAR che forse ne ha qualcuna di più, visto che nell’annata ha due secondi e due terzi in quattro uscite e spesso in compagnie anche più ostiche di questa. No Boarding che punta al bis e Oakville in forma altrettanto calda sono le prime alternative, subito seguite da Harbour A Secret.
Infrasettimanale da San Siro dedicato ai “routiner”, su un terreno leggermente pesante e con corse equilibrate e accattivanti sotto l’aspetto della scommessa. Una maiden per 3 anni in questo periodo dell’anno non dovrebbe avere grosso appeal, ma il Premio Scuderia Calderoni vedeva la presenza di The Last King, soggetto dalla genealogia importante che era giocoforza l’osservato speciale della prova dopo le bizze mostrate in occasione del previsto debutto del 12 settembre, quando si era rovesciato dentro lo stallo ed era stato ritirato nell’imminenza della partenza. Anche oggi il “caratterino” rischiava costargli caro: infatti il figlio di Kingman e Di Moi Oui nel tentativo di avanzare in curva, ha allargato vistosamente finendo addirittura sullo steccato opposto: Fabio Branca lo ha saggiamente assecondato rimettendolo in riga in retta e l’allievo di Alduino Botti si è poi esibito in una bella progressione che gli ha consentito di recuperare i tanti metri persi, passare di slancio ai 250 finali e vincere “fermando”. Motore sicuramente interessante, quello del portacolori della Grundy Bloodstock, bisognerà vedere se l’esperienza gli sarà utile per superare i limiti caratteriali. Al secondo posto ha concluso Sense of Wonder rimontando in zona traguardo Raysmarina che aveva a sua volta avuto ragione della battistrada Goccia Bianca.
Una debuttante era andata a segno anche nel Premio Deauville, la reclamare sui 1000 metri in dirittura riservata ai giovanissimi che ha aperto il convegno. Virgin Isla dopo un avvio non brillantissimo ha presto recuperato avanzando tra i cavalli per passare ai 400 finali, allungare e controllare le rivali: in sella alla portacolori di Leonardo Ciampoli Ivan Rossi per il training di Bruno Grizzetti. Al secondo posto Alessia Jet, costantemente in prima linea, prima ai lati di Tout Relatif poi provando a tenere sull’allungo della vincitrice, mentre per il terzo Flocon D’Or in zona traguardo ha acciuffato la favorita Fontaine D’Argent, che non ha mai cambiato passo.
Conferma di Dolcedo nel Premio Albairate, l’handicap sui 2000 metri pista circolare per purosangue di tre anni e oltre, ma con i chili in più per la vittoria del 9 settembre, il cavallo di Marco Gonnelli il successo se l’è dovuto sudare ed è arrivato solo in foto; c’è voluta tutta l’energia del suo interprete Dario Vargiu per respingere l’affondo portato da Blumont nei 100 finali, mentre King Winnie (giocato) ha corso in progresso chiudendo terzo a ridosso dei primi due.
Dopo Virgin Isla, Ivan Rossi è andato a segno nel Premio Solaro, l’handicap sui 1600 metri in pista circolare per i 3 anni valido come II Tris, con She Looks Like Fun: in discesa di categoria, la portacolori di Eugenio Goldin è avanzata in retta sfruttando gli “scarichi” di Sopran Manny, nell’ultimo furlong ha spostato per sopravanzare la rivale e si è imposta in modo molto “easy”, senza minimamente forzare. Terzo posto per Rosetta O’Hara.
Battuto con Sopran Manny, Antonio Fresu si è rifatto alla corsa successiva, il Premio Scuderia Oroblu, l’altra maiden per i cavalli di 3 anni ma sui 2000 metri, con la trascuratissima Lidya’s Rose, che in corsa non era ancora riuscita a concretizzare quanto di buono fatto vedere in lavoro. Stavolta l’allieva di Marinella Arienti ha segnato un bel progresso e si è imposta con autorità anche se i rivali odierni, va detto, non erano nulla di trascendentale: la progressione della vincitrice non ha lasciato scampo a Spicy Kiss, che era passata quasi d’inerzia ai 400 finali ma sull’attacco della rivale ha avuto poco da opporre, mentre a largo intervallo Sopran Fan ha chiuso al terzo posto. Sfortunatissima la favorita Wonder Fall, costretta a fermare in curva per infortunio.
Molto combattuto il Premio Nerviano, l’handicap sui 1500 metri in pista circolare per cavalli di 3 anni e oltre: a ridosso delle prime posizioni, Accidental Love con Andrea Fele ha anticipato bruscamente in curva Varelsa e Graziotto, è passata in retta provando l’allungo, nei metri finali è andata in difficoltà ma si è salvata dal ritorno di Varelsa con Lang Toun Lady terza quasi in linea. La giuria però è intervenuta retrocedendo al secondo posto l’allieva di Giorgia Lamberti che in retta ha pure deviato verso l’interno sacrificando ulteriormente Varelsa, in sella alla quale Mario Sanna ha avuto il merito di crederci sempre e che alla fine ha visto premiata la propria caparbietà dalla decisione degli steward. Quarto Graziotto, anche stavolta poco fortunato.
In chiusura di pomeriggio il Premio Vergano, l’handicap sui 2000 metri in pista circolare per cavalli di 3 anni valido come TQQ. Partita ancora apertissima ai 400 finali, con il gruppo disposto in un spettacolare e ampio ventaglio dal quale sono usciti Tamacris e Good Girl all’interno e sullo steccato largo Ceraunavolta: con Dario Vargiu in sella (al bis nel pomeriggio) è stata l’allieva di Diego Dettori a spuntarla davanti a Good Girl e alla cavala di Gasparini, mentre Beautiful Grey e Cima Devil hanno completato la combinazione del Quinte’.