Con un occhio al palcoscenico, inimitabile, dell’Ippodromo ed un orecchio teso a cogliere positivi riscontri circa il suo prossimo futuro, è andata alle scene l’ultima giornata della riunione di primavera/estate, l’ottava dell’anno. Giornata di caldo crescente, come crescente il numero delle persone in tribuna con l’aspettativa di ritrovarci tutti, turisti compresi, con quei numeri di presenze, che erano divenuti importanti e fiore all’occhiello delle vicende ippiche meranesi. Tra le note rilevanti di giornata, il traguardo raggiunto da Raffaele Romano, che siglando con Exciter la prova per novizi in siepi, otteneva la sua 900.a vittoria della carriera. Ci vengono in aiuto le statistiche dell’appassionato e competente Rinaldo Innocenzi che sanciscono 513 vittorie in ostacoli (con oggi 514) da fantino professionista. Sono 275 le vittorie da cavaliere in ostacoli, 85 come gentleman rider in piano, 24 in competizioni per cavalli mezzosangue e 2 con cavalli arabi=Tot=900!
La conferma delle qualità di Exciter è puntualmente arrivata, attesa, convincente. Il potente cinque anni del team Tanghetti ha fatto valere la legge del più forte, incurante del peso severo, sicuro sui salti affrontati con irruenza. Alle sue spalle ancora una volta secondo Ivo, una maledizione per il saltatore della Repubblica Ceca che trova sempre qualcuno sulla sua strada. Confermano il loro buon standard anche Gold Edition e Atom Heart Mother. Meno bene Prouchki che avrà tempo per crescere. Nel Premio intitolato a Giovanni Bonomi, tra i soci fondatori di quello che fu l’ippodromo di Novi Ligure e titolare della scuderia Leonessa, per ricordare il quale ogni anno si ritrovano in questo giorno per un pranzo e alle corse tanti amici di Maia degli anni gloriosi, bel successo di Chaparral Prince, con un plauso per la indovinata mossa tattica di Dominik Pastuszka in sella al baio del trainer Paolo Favero. Anticipando i suoi avversari con robusta progressione si rendeva intangibile per il compagno di allenamento Mezajy che piegava in fondo Chappy Bros e Mensch finiti in lotta. Nella prova in cross Mentore tornava al successo in modo autoritario col suo cavaliere Lorenzo Chieregati mentre nel Premio Val d’Isarco sullo steeple il peso severo ed un ritrovato Sbarazzino negavano al favorito del team Aichner il successo, meritatamente conquistato invece dal neo portacolori del Sig.Giulio Tomanin montato da Alessio Pollioni. Nelle due prove in piano, inserite nel palinsesto nazionale come corse, prima Sillaro (con federico de Paola) diceva no tutta strada a Distant Dawn con Schindlers Ark al terzo (combinazione vincente 2-3-4) poi sulla distanza del miglio era ancora una volta l’immenso Bakelor (con Elisa Fogar) a trovare la via del traguardo (27.a vittoria di una carriera infinita !) piegando Valley of Rocks (che di anni ne ha la metà) e l’ex dormelliano Ralli.
L’ultima corsa, per siepisti di tre anni, salutava il successo di Lemhi Pass, letteralmente alzato da terra da Jan Faltejsek dopo il salto della siepe finale che agguantava un Hidden Horizon ormai illusoriamente proteso a traguardo, tutto questo prima del commiato del tardo pomeriggio e del, ci auguriamo, arrivederci a presto.
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In Italia il Derby vide la luce il 21 aprile 1884 con la vittoria di Andreina e da sempre ha ispirato tanti scrittori in ogni parte del mondo: fu Gabriele D’Annunzio il primo cantore, a lui si deve un lungo e articolato racconto proprio della prima edizione. Dal 1926, anno d’inaugurazione del nuovo ippodromo, Capannelle è la sede deputata alla meraviglia del Derby, con la sola interruzione di due anni durante la Seconda Guerra Mondiale. All’inizio si chiamava Derby Reale. Negli anni Trenta venne intitolato Gran Premio del Re e, per un breve periodo, Gran Premio del Re Imperatore. Alla ripresa, nel 1946, venne definitivamente chiamato Derby Italiano. Una prova che emoziona a prescindere, che fa trattenere il fiato al sempre numerosissimo pubblico, sino all’esplosione finale dell’urlo liberatorio.
Ippodromo del Mediterraneo, Siracusa: arrivi e quote riunione del 5 luglio: Otsukaresama agguanta il Premio Teatro Greco
Otsukaresama saluta vittoriosa il Premio Teatro Greco svoltosi nella serata di ieri all’Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa. Veloce il miglio affrontato dai cavalli di 2 anni protagonisti dell’Handicap Principale “C” dal montepremi di 20 mila e 900 euro. Nessuno dei partecipanti vuole rinunciare e in dirittura si presentano quasi tutti compatti. Dal centro pista, però, è Otsukaresama che fugge via e ritorna al successo in ottimo contesto. In sella un perfetto Gabriele Cannarella che fa gioire il team Bosco-Bottone. Inattesa forma per una Fiorerosa che profuma e inebria di un importante progresso il suo curriculum, ottenendo una buona piazza d’onore. Non manca l’appuntamento sul podio Wallaby che conferma le potenzialità già mostrate in pista.
Il convegno di galoppo si apre alle 19 con l’Alca Torre di Canicarao che ipoteca i primi due posti della prima competizione con Laguna Drive e Emblouis Moi. Poi si attendono le due condizionate.
Una vittoria meritata arriva per Royal Victory che, diretta da Salvo Basile, prova ad allontanarsi negli ultimi metri del Premio Sir Griffith da un agguerrito e per riunito gruppo di avversari. All’esterno ci prova la stimatissima Sharmin Girl che si piazza seconda in questa condizionata di terza corsa che trova la chiusura della trio nella prestazione lodevole della giovane e promettente Exotique.