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“L’ippica riparte in tutta Europa tranne che in Italia… Governo di dilettanti”.
L’Ippodromo di San Sebastian svela la nuova stagione estiva di corse e i programmi per le scommesse durante la “fase due”.
La compagnia Hipódromos y Apípicas Hípicas de Euskadi, responsabile dell’ippodromo di San Sebastián, nei Paesi baschi, ha presentato il programma per la tradizionale stagione estiva, presso la sede dello Spanish Jockey Club, il regolatore delle corse dei cavalli. Per una stagione caratterizzata da quindici eventi, tra mercoledì 3 giugno e domenica 6 settembre, che andranno a caratterizzare la “fase due” dell’ippica spagnola. Ma oltre al via libera da parte del Jockey Club, l’ippodromo di Donostia dovrà attendere l’approvazione delle rispettive autorità sanitarie. Fermo restando che i primi incontri si terranno naturalmente a porte chiuse, con l’unica presenza nei locali dei professionisti essenziali per la disputa agonistica.
La piena apertura della rete fisica di lotterie e scommesse statali, che potrebbe essere una realtà già prima della fine di maggio, contribuirebbe a lanciare la stagione di San Sebastián, che supporterebbe le scommesse Quintuple Plus e Lototurf (i giorni previsti sarebbero mercoledì 3, 10, 17 e 24 giugno, domenica 5, 12, 9 e 26 luglio, i giorni 2, 9, 15, 23 e 26 agosto, per chiudere con mercoledì 2 e Domenica 6 settembre).
IPPICA ANCORA SENZA RISPOSTE, APPELLO AL MINISTRO BELLANOVA (Maggio 13, 2020), Scritto da Fm
Il Comitato di crisi ippica chiede data di ripresa delle corse e prepara per il 18 maggio un sit-in davanti al Mipaaf. Il Siag lancia proposta per il montepremi.
Bar e attività commerciali al dettaglio, ormai è noto, potranno riaprire i battenti dal 18 maggio, e dalla stessa data il calcio potrà riprendere gli allenamenti di gruppo, ma per l’ippica ancora regna l’incertezza su quando e come ricominceranno le corse.
Nonostante gli accorati appelli di molte parti della filiera, nulla si sa ancora, mentre si attende il responso del Governo sul protocollo per la Fase 2 inviato dal ministero delle Politiche agricole dopo il confronto con il mondo ippico. Per questo, per lunedì 18 maggio il Comitato per la gestione dell’emergenza Covid- 19 nel settore ippica, presieduto da Antonio Somma, ha programmato, dalle 11 alle 13, una manifestazione statica sotto la sede del ministero.
“Dopo oltre 50 giorni dalla videoconferenza, in cui abbiamo concordato che il montepremi non si tocca, vi ostinate a presentare emendamenti per la distribuzione del nostro montepremi ’reddito di ippicanza’.
Quando si conoscerà la nuova programmazione delle corse ordinarie e dei gran premi, e palesemente ci sarà l’impossibilità di recuperarlo come premi al traguardo, si potrà ipotizzare una distribuzione della parte eccedente, non comprendiamo la fretta a fare e ripresentare un emendamento che non vogliamo.
Dovete assumervi le responsabilità politiche e tecniche per la ripresa delle corse a porte chiuse, è vergognoso siamo l’unico comparto produttivo che non conosce le sorti della propria filiera”.
Vi ricordiamo che i cavalli non hanno la messa in moto, per poter programmare la ripresa delle corse, servono minimo 8 giorni.
Nostro malgrado se entro oggi 13 maggio non avremo le risposte, lunedì 18 maggio saremo costretti a portare i cavalli d’innanzi al Ministero e lasciarli in affidamento a voi, perché senza certezze e senza nessun aiuto concreto non possiamo più mantenerli.
Invitiamo le società di corse ad attuare tutte le misure necessarie per garantire la ripresa delle corse in sicurezza, senza chiedere assistenzialismo al ministero cosi evitando inutili alibi per ritardare la ripresa delle corse”.
SARDEGNA, PD A GOVERNATORE SOLINAS: ‘IPPICA PRONTA A RIPARTIRE DAL 18 MAGGIO (Maggio 13, 2020), Scritto da Fm
Si moltiplicano gli appelli per la ripresa delle corse ippiche, i consiglieri del Pd in Sardegna chiedono l’ok del governatore regionale Christian Solinas fin dal 18 maggio.
“Riteniamo utile e doveroso modulare la ripresa delle attività secondo una rigorosa calendarizzazione che si coniughi alla necessità di assicurare la massima efficacia degli strumenti sanitari a tutela della salute degli operatori economici e dei cittadini.
Ma nel contempo, nella stessa misura, doveroso e necessario, si profila il bisogno improcrastinabile di consentire l’immediata ripresa al massimo numero possibile di attività che siano in grado di associare l’esigenza della tutela sanitaria con il riavvio immediato delle imprese economiche.
Siamo tutti consapevoli, infatti, che il prolungarsi del periodo di chiusura può sconfinare in un ulteriore dramma infinito, con la chiusura forzata di molte attività e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro.
Fra i settori che reclamano una immediata ripartenza, e che sono in grado di consentire una ottimale aderenza alla disposizioni vigenti con la Fase 2, rientra quello dell’ippica sarda”.
La Sardegna è legata da una tradizione ultramillenaria al mondo del cavallo ed a tutte le attività connesse, corse, salto ostacoli, Endurance. Il cavallo fa parte della nostra cultura identitaria e ha accompagnato l’evoluzione del popolo sardo nelle varie epoche.
Da noi però la riapertura resta al palo. A differenza di altre realtà come la Francia e la Germania dove sono già riprese le corse, e altre come Svezia e Usa, dove non sono mai state interrotte.
Alle condizioni di sicurezza sanitaria date, a seguito del Dpcm della Fase 2, il mondo dell’ippica sarda ha i requisiti per un riavvio tempestivo. È pertanto possibile la ripartenza sin dal prossimo 18 maggio 2020″, sottolineano i consiglieri.
Gli spazi ci sono. Ed è possibile garantire la sicurezza di quelle persone che potranno partecipare alle manifestazioni a porte chiuse.
D’altronde, in questo periodo di lockdown, l’allenamento mattutino dei cavalli si è sempre svolto con tutti i criteri del caso. Il cavallo atleta ha bisogno dell’allenamento quotidiano per il proprio benessere psico-fisico ed è per questo che le tante figure che lavorano con i cavalli non si sono mai fermate, lavorando con dedizione, passione e in sicurezza.
In Sardegna il settore da lavoro ad oltre 5mila famiglie, un indotto economico di tutto rilevo sociale che sta rischiando seriamente il tracollo. È necessario pertanto far ripartire l’ippica, allineandola alle altre attività che sono una parte della filiera agricola che non si sono mai fermate.
Signor presidente, siamo convinti che un suo atto di riapertura del settore ippico sardo, per la prossima e ormai imminente data del 18 maggio, possa dare ossigeno ad un settore in fortissima difficoltà che già al momento della ripresa è in grado di assicurare, al pari delle altre attività inserite nel programma di riavvio, il massimo della tutela della salute.
Ciò in forza degli efficaci strumenti sanitari di contrasto alla diffusione del Covid-19 che può garantire, oltre alla dotazione di spazi adeguati per far fronte all’insopprimibile esigenza di salvaguardia delle misure di distanziamento sociale”, conclude la lettera.