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FIERACAVALLI, A TU PER TU CON MICHEL ROBERT: CAVALIERI IN ERBA A LEZIONE DAL GRANDE CAMPIONE
«Il modo migliore per saltare un ostacolo? Non avere paura, l’importante è la posizione, per trasmettere al cavallo sicurezza». Michel Robert, leggenda mondiale del salto ostacoli e trainer di fama internazionale, si racconta alla Fieracavallli di Verona (7-10 novembre), svelando i segreti del suo metodo di equitazione naturale.
Il campione francese oggi è salito in cattedra nella “Wow Michel Robert Experience”, un’intera giornata di formazione teorica e pratica, con più di cento cavalieri iscritti. Prima la lezione in aula, poi sul campo insieme alla campionessa Giulia Martinengo Marquet e agli allievi della scuola di Robert per dimostrazioni di esercizi che vanno da quelli a terra e alla longia, fino alla posizione da tenere in sella e al salto.
Come filo rosso, una filosofia unica e speciale per lo sviluppo del binomio cavallo e cavaliere: nessuna magia o sussurri perché Robert applica una tecnica dolce, basata su comprensione reciproca e fiducia tra uomo e animale.
A Verona, insieme al fondatore del Team Wow Vittorio Garrone, Robert è anche referente per la parte sportiva di Fieracavalli Academy: nuovo progetto che ha l’obiettivo di promuovere nel mondo equestre un approccio sempre più rispettoso del benessere dell’animale. «Essere stato coinvolto quale testimonial nelle iniziative di Fieracavalli che hanno come fulcro l’aspetto etico è sicuramente un grande onore, cosi come la possibilità di competere nelle gare di coppa del mondo» ha commentato l’inossidabile Robert – 70 anni – alla vigilia della sua partecipazione alle finali della tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup™, in programma domani alla Fiera di Verona.
Come filo rosso, una filosofia unica e speciale per lo sviluppo del binomio cavallo e cavaliere: nessuna magia o sussurri perché Robert applica una tecnica dolce, basata su comprensione reciproca e fiducia tra uomo e animale.
A Verona, insieme al fondatore del Team Wow Vittorio Garrone, Robert è anche referente per la parte sportiva di Fieracavalli Academy: nuovo progetto che ha l’obiettivo di promuovere nel mondo equestre un approccio sempre più rispettoso del benessere dell’animale. «Essere stato coinvolto quale testimonial nelle iniziative di Fieracavalli che hanno come fulcro l’aspetto etico è sicuramente un grande onore, cosi come la possibilità di competere nelle gare di coppa del mondo» ha commentato l’inossidabile Robert – 70 anni – alla vigilia della sua partecipazione alle finali della tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup™, in programma domani alla Fiera di Verona.
FIERACAVALLI, NASCE LA HORSE FRIENDLY ARENA PER GLI ADDESTRATORI CHE SUSSURRANO AI CAVALLI
Conoscere a fondo il cavallo, come animale capace di emozioni e relazioni, è il primo passo per raggiungere la massima armonia del binomio cavallo-cavaliere, sia a livello sportivo, sia a livello amatoriale. Con questo obiettivo nasce a Fieracavalli, nel padiglione 9, la Horse friendly Arena, un luogo dedicato al confronto e allo scambio di idee sui metodi di addestramento e interpretazione del linguaggio del cavallo.
«In campo ci saranno una quarantina di esemplari. Il pubblico avrà modo di osservare i vari metodi di addestramento, ma anche di fare domande ed eventuali contestazioni», spiega il responsabile del progetto Umberto Scotti che, grazie alla sua esperienza e all’incontro con alcuni dei più grandi addestratori d’oltreoceano, si è guadagnato l’appellativo di “horse whisperer”, l’uomo che sussurra ai cavalli.
«Ai miei allievi rivolgo una domanda: “Pensate che a questi animali faccia piacere essere montati?”. Solo lavorando nella giusta direzione possiamo far sì che il cavallo abbia piacere di collaborare», conclude l’addestratore romano. «Si tratta di un percorso complesso e non adatto a chi interpreta l’animale come uno strumento». (…)
«In campo ci saranno una quarantina di esemplari. Il pubblico avrà modo di osservare i vari metodi di addestramento, ma anche di fare domande ed eventuali contestazioni», spiega il responsabile del progetto Umberto Scotti che, grazie alla sua esperienza e all’incontro con alcuni dei più grandi addestratori d’oltreoceano, si è guadagnato l’appellativo di “horse whisperer”, l’uomo che sussurra ai cavalli.
«Ai miei allievi rivolgo una domanda: “Pensate che a questi animali faccia piacere essere montati?”. Solo lavorando nella giusta direzione possiamo far sì che il cavallo abbia piacere di collaborare», conclude l’addestratore romano. «Si tratta di un percorso complesso e non adatto a chi interpreta l’animale come uno strumento». (…)