Tra gli spunti più interessanti della domenica da San Siro c’era il Premio Ortles, un handicap sui 2500 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre dove Universo Sprite ha confermato l’eccezionale momento di forma: l’allievo del Team Gonnelli è riuscito nell’impresa di centrare il terzo handicap di fila, dopo i due successi varesini, e questo nonostante rendesse chili a rivali di discreto spessore: Universo Sprite ha corso coperto in pancia al gruppo, ha preso posizione all’interno in retta e quando ai 400 finali Claudio Colombi l’ha richiamato al massimo sforzo ha risposto con un allungo molto ficcante: già ai 250 finali il figlio di Storm Mountain era padrone della situazione e l’ultimo furlong l’ha visto aumentare ulteriormente il vantaggio. Solitary Love ha corso generosamente in avanti ma dopo essere stato superato dal vincitore ha dovuto cedere anche il secondo posto a Paris Magic, mentre gli altri in retta non sono stati molto incisivi.
Di pari dotazione era il Premio Peregallo, l’handicap sui 1800 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre. In progresso dopo la corsa di rientro di una settimana fa, Arnad ha risolto di forza la contesa: Fabio Branca in sella a Star Fruit ha provato a ripetere lo schema d’avanguardia che gli era riuscitogli nella corsa precedente con Walk With Me, ma il cavallo di Diego Dettori, con la monta energica di Andrea Mezzatesta, lo ha sempre tenuto nel mirino attaccandolo ai 300 finali e passando di forza nelle ultime battute. Terzo a contatto ha concluso La Volta Buona, più indietro Americanism su Trivial Force.
C’erano poi due maiden “di fine stagione” per i tre anni. Netta l’affermazione di Malaga nel Premio Aterno, quella programmata sui 2000 metri in pista media: con Federico Bossa in sella, la portacolori dell’Azienda Agricola San Felice allenata da Mario Marcialis ha trovato un comodo varco in retta, si è presentata bene in mano ai lati di Rock of Normandie e ai 300 finali ha salutato la compagnia, permettendosi di rallentare nei metri finali. Rock of Normandie ha speso nella prima fase per superare l’opposizione di Lost Control e nelle ultime battute ha perso anche il secondo posto ad opera di Final Countdown, con Lady Manfredi quarta a contatto.
Il Premio Levi, la maiden sui 1600 metri in pista media, ha visto il successo di Walk With Me: al rientro da giugno, il portacolori della scuderia Effevi è sfilato in breve su Excusez Moi, ha gestito il ritmo e in retta ha allungato in progressione tenendo a distanza di sicurezza i rivali: in sella Fabio Branca che ha impostato un’andatura “delle sue”. Un coriaceo Cadeau D’Amour ha risolto la lotta per il secondo posto su Vino Tino, Il Capitano e King Winker: gli altri hanno perso contatto in dirittura.
Dopo la vittoria con Arnad, Andrea Mezzatesta ha concesso il pronto bis nella seconda Eliminatoria del Trofeo Leonardo Classic in sella ad Avamac: sfortunata all’ultima uscita, la grigia di Marco Gonnelli ha trovato un treno di gara ideale, assicurato dalla fuga in avanti di Determination, esauritasi a metà retta: dal gruppo schierato a ventaglio è stata proprio Avamac a produrre le battute migliori, passando di slancio ai 300 finali e andando facile alla meta. Magic Jazz ha seguito la vincitrice al traguardo precedendo Enrife, che ha avuto il compito di guidare il gruppo all’inseguimento della fuggitiva.
Ritorno al successo di Grand Moff Tarkin nella seconda Eliminatoria del Trofeo Leonardo Mile, grazie ad una “pennellata” di Marcello Belli, che in sella all’allieva di Gerardo Castelli ha azzeccato praticamente tutto: al comando, il jockey romano non si è opposto a Still In Time che dopo partenza infelice si è proposto all’interno passando a condurre, in retta si è riavvicinato al rivale per passare ai 250 finali giocando d’anticipo sul gruppo e difendendo con i denti e le unghie il vantaggio dal ritorno di Oakville all’interno e di Belkhab all’esterno: i due sono terminati in linea in quest’ordine, con No More Secret che ha chiuso al quarto posto dopo essere stato in quota sino ai 100 finali. (fonte : ippodromimilano.it)