Primo convegno di giugno per l’ippodromo San Siro che entra nella fase “calda” della stagione. Per questo sabato c’erano da vedere due prove per debuttanti di due anni sui 1400 metri in pista media, e da entrambe è arrivata la conferma del momento di “grazia” del team Biondi e di Andrea Mezzatesta. Per prime a scendere in pista sono state le femmine nel Premio Mimma Werner: positiva l’impressione destata da Mera di Breme (da Holy Roman Emperor e Disposition), portata subito in avanti dal suo interprete: la portacolori della scuderia degli Anelli in retta ha allungato bene in progressione, spegnendo sul nascere il tentativo di Rose Secret, costretta ad adeguarsi al secondo posto. Al terzo ha concluso Stella Rubia, unica delle altre a tenere il contatto con le prime due.
Identico il canovaccio attuato da Elaire Noire (Footstepsinthesand e Miss Brazil) e dal jockey romano nel Premio Enrico Baragiola, la prova per maschi e castroni: il portacolori del signor Roveda è andato dritto al comando e in retta si è staccato in progressione, da puledro interessante, con un tempo inferiore di quasi un secondo rispetto a quello fatto registrare dalla compagna di training (1.25.7 contro 1.26.5). Pirellone ne ha seguito le mosse dal via ma in retta ha perso mordente ed è stato rimontato all’interno da Aurelius in Love mentre più indietro Heartofthesea ha battuto Way To Epsom per il quarto posto.
La prova tecnicamente più interessante era il Premio Maira, handicap sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni. Al ritorno in handicap, ha colpito duro High Honour, che rispetto al recente Premio San Giorgio guadagnava oltre 13 chili su Vabobos, e il vantaggio ponderale si è fa fatto sentire: con in sella l’allievo Pasquale Emmanuele, il portacolori della scuderia Il Ritorno dall’ultima posizione è avanzato tra i cavalli in retta, ha pure dovuto fermare ai 200 finali per non tamponare i rivali, ma appena si è aperto lo spiraglio, è scattato come una molla lungo lo steccatoo e negli ultimi 50 metri ha fulminato Atacama, che era passata nell’ultimo furlong. Terzo a ridosso ha concluso Vabobos su Soul Hunter.
Nel Premio Giorgio Macchi, l’handicap sui 1400 metri in pista dritta riservato a cavalieri e amazzoni in sella a cavalli di 4 anni e oltre, George Rooke ha onorato il ruolo di favorito ma si è dovuto impegnare non poco per agguantare Viscount Loftus, battistrada dal via, che ai 400 finali aveva provato a giocare d’anticipo sui rivali tentando la fuga. Ancora ai 50 finali la mossa sembrava poter riuscire, ma alla fine i chili si sono fatti sentire sulle gambe del fuggitivo e dall’altro lato la grinta del vincitore e del suo interprete Riccardo Belluco ha avuto la meglio. Al terzo posto ha concluso You’re Serious sottraendosi a Fragore.
Pronta conferma di Dolcedo nel Premio Cassinetta, l’handicap sui 2000 metri in pista circolare per cavalli di 3 anni: con Luca Maniezzi in sella, il cavallo del team Gonnelli come già il 22 maggio, e anche oggi mostrando qualche difesa caratteriale, ha inscenato una bella retta conclusiva, rimontando nei 100 finali Amica Mia che era passata in vantaggio ai 250 finali. Terza vicina Fortuna su Bornasco, gli altri si sono progressivamente spenti in dirittura.
In chiusura ancora i tre anni impegnati nel Premio Arluno, sui 1600 metri in pista circolare, e prima vittoria in carriera per No More Secrets, Sergio Urru in sella per il training di Frank Turner: seconda dal via, la portacolori della scuderia Nathan City ha spostato dalla scia del battistrada King of Watson a metà retta e nell’ultimo furlong ha preso la meglio, lasciando gli altri a lottare per le piazze. La volata per il secondo posto è stata risolta di misura da Daisy Due su King of Watson e Blue Mayson.
Durante il convegno di corse di sabato 1° giugno all’Ippodromo Snai San Siro, la direzione Business Unit Ippodromi Snai, i proprietari, gli allenatori e i fantini, prima di disputare la terza prova di giornata, hanno osservato un minuto di silenzio al tondino per commemorare la recente scomparsa di Vittorio Panici ex fantino e sempre presente in ippodromo.
Nel palmares di Panici spiccano le vittorie nel Gran Premio di Milano (Garvin, 1973), alle Oaks (Red Girl, 1974), al Gran Premio di Roma (Dentz, 1981) e il Gran Premio d’Italia (Gruppo 1) con Welsh Guide (1988) e Red Arrow (1976) in parità con Art Syle.
Ciao Vittorio.
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fonte : ippodromisnai.it