26/10/2018. Fieracavalli Verona, News. HORSE FRIENDLY BY FIERACAVALLI, NASCE LA CERTIFICAZIONE ECO-TURISTICA PER UNA VACANZA A MISURA DI CAVALLO – FIERACAVALLI, UNA STORIA LUNGA 120 ANNI – CSI5*-W: SI PARTE – MOBILITÁ ELETTRICA? NO, A 4 ZAMPE – L’ITALIA SI RISCOPRE A CAVALLO CON 10 MILIONI DI ITALIANI COINVOLTI – 3,2MLN GLI ITALIANI IN SELLA SOLO NELL’ULTIMO ANNO – PASSEGGIATE E TURISMO EQUESTRE ATTIVITÁ PRINCIPE (90%)

 

TAKE 1# HORSE FRIENDLY BY FIERACAVALLI, NASCE LA CERTIFICAZIONE ECO-TURISTICA PER UNA VACANZA A MISURA DI CAVALLO
 
Un marchio e un portale per segnalare tutte le realtà, dai maneggi, alle strade ai ristoranti che offrono servizi per il turismo equestre. Sul sito fieracavalli.it la directory “La valigia in sella” online da oggi
Ricerca Fieracavalli-Nomisma: dei 3,2 milioni di italiani che sono saliti in sella nell’ultimo anno, 9 su 10 praticano equiturismo
 
Verona, 26 ottobre 2018 –  Un marchio di qualità che certifica maneggi, ippovie e strade, parchi, agriturismi e ristoranti a misura di cavallo. È Horse Friendly, la prima certificazione eco-turistica per gli appassionati di turismo equestre che Fieracavalli lancia in occasione della sua 120ª edizione, in programma alla Fiera di Verona fino a domenica, 28 ottobre.
I protagonisti del progetto sono i cavalieri e la community che ruotano intorno alla rassegna veronese, chiamati a indicare e recensire sia le strutture di settore rivolte agli sport equestri, sia quelle turistiche attente al benessere del cavallo.
Tutte le segnalazioni vengono valutate da un’apposita commissione formata da Fieracavalli e Progetto Islander, con il compito di assegnare il marchio Horse Friendly a chi rispetta un codice etico per la gestione degli animali e soddisfa precisi standard riguardo a cinque parametri: location, accoglienza, attrezzature ippiche, offerta gastronomica e accessibilità.

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TAKE 2# FIERACAVALLI, UNA STORIA LUNGA 120 ANNI 
 
Re, presidenti e ministri, ma anche indiani e cowboy. Due guerre mondiali e un mondo che, in questi primi 120 anni di Fieracavalli, è decisamente cambiato. Allo stesso tempo, è cambiata anche la funzione del cavallo, da mezzo di trasporto e forza motrice nei campi, per essere oggi un compagno dell’uomo nelle escursioni turistiche, nelle terapie mediche e sociali o puro divertimento nelle gare ippiche.
 
La genesi di Fieracavalli inizia con la seduta del consiglio comunale di Verona del 23 dicembre 1897, presieduta dal sindaco Antonio Guglielmi.  All’unanimità viene approvata la proposta di istituire la fiera. 50.000 lire, di cui 30.000 coperte da donazione del barone Ignazio Weill-Weiss di Lainate, sono i costi messi a bilancio per costruire le 13 scuderie che rappresenteranno il primo nucleo della rassegna. Nel preventivo si stima in 200 quintali la quantità di fieno necessaria per l’evento: come incentivo per i commercianti il vitto dei cavalli è concesso gratuitamente. 

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www.fieracavalli.it

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Jumping Verona 2017

CSI5*-W: SI PARTE

 

Domani alle 11.15 al Padiglione 8 farà il suo ingresso il primo binomio in gara nel CSI5*-W categoria a tempopremio Clabel impianti Ippici - che apre il programma sportivo internazionale della diciottesima edizione di Jumping  VeronaDomani giornata subito intensa con altre due categorie: alle 15.30 ancora una prova a tempo - premio Kask - e alle 17.45 la ‘grossa’ una categoria mista con ostacoli a 1 metro e 55 – premio Prestige. A livello nazionale prosegue invece il Gran Premio 120×120 iniziata già oggi, una gara ideata appositamente per celebrare la 120esima edizione di Fieracavalli.
Sabato e domenica mattina previste altre tre categorie del CSI5*-W prima del gran finale con l’appuntamento più atteso, il Gran Premio Longines FEI Jumping World Cup™ Presented by Fieracavalli-Veronafiere, valido come terza prova del girone Europa Occidentale della World Cup 2018/2019.
Già sold-out le tribune del padiglione 8 ma il Gran Premio di domenica potrà essere seguito anche da casa grazie alla diretta di Sky su Sky Sport Arena (canale 203) a partire dalle 14.15.
Con eccezione del Gran Premio, tutte le gare nazionali e internazionali in svolgimento al padiglione otto possono essere invece seguite via streaming clicca qui
 

UNDICI DONNE IN CERCA DI GLORIA

Undici. Tante sono le amazzoni presenti nelle gare del CSI5*-W in programma nell’edizione 2018 di Jumping Verona. Una minoranza, vero, ma di straordinaria qualità con atlete che spesso ‘le hanno suonate’ ai colleghi maschietti. Basta un nome per spazzare ogni dubbio sulle potenzialità delle ragazze venute a Verona: Simone Blum.

La tedesca di Amburgo, ventinovenne, a settembre ha conquistato l’oro ai campionati del mondo negli Usa a Tryon stendendo tutti i favoriti, in sella alla favolosa DSP Alice. La Blum è naturalmente tra le più attese e temute alla terza tappa del Longines FEI Jumping World Cup™. La neo campionessa del mondo arriva in uno stato di forma eccezionale e per di più con il morale a mille per il suo matrimonio di qualche giorno fa. Nella città di Giulietta e Romeo è tutto dire. leggi tutto

GIACOMO CASADEI: “A VERONA PER STUPIRE, POI MI TRASFERISCO IN BELGIO”

Giacomo Casadei ha 16 anni, compiuti a settembre. Se gli chiedete quando ha cominciato a montare a cavallo lui vi spiazza rispondendo secco: “Da sempre”. Punto. Freddo in sella come un veterano, non si scompone neppure quando i suoi piedi sono ben piantati a terra. Tre settimane fa ha conquistato a Buenos Aires l’oro alle Olimpiadi Giovanili. “Cavolo, ma allora ho vinto” è stata la sua reazione a caldo dopo il salto dell’ultimo cavaliere del barrage, un argentino che nonostante un tifo pazzesco ha fatto peggio di Giacomo. Per poi aggiungere:“Comunque i percorsi non erano difficili, facili direi”. Dice la mamma Marcella: “Niente lo scalfisce, è fatto così. Parla il minimo, gli piacciono i fatti. Parla più con i cavalli. Niente discoteche, poca baldoria, la sua vita ora sono i cavalli”.

A maggio Casadei ha partecipato alla sua prima Piazza di Siena e si approcciò all’appuntamento romano in questo modo: “Non mi aspettavo la convocazione, ma ora che ci sono vediamo come andrà”. Giacomo è un ragazzone alto e forte. Dicono di lui che fino a qualche anno fa era piccolino e pure paffutello. leggi tutto

VEZZANI: CHEF DE PISTE NON PER CASO

A tracciare i percorsi del CSI5*-W di Verona, terza tappa della Longines FEI Jumping World CupTM 2018 è un esuberante emiliano di 61 anni con la passione per i cavalli sin da bambino e mai sbiadita da incertezze. Uliano Vezzani è da tantissime stagioni tra i migliori chef de piste al mondo. Sicuramente su un ipotetico podio un posto non glielo toglie nessuno. Il Padiglione 8 di Verona è un impianto indoor con un terreno che conosce come le sue tasche eppure Vezzani non da niente di scontato. “Ho disegnato campi gare in tutto il mondo, conosco impianti a memoria ma per me è sempre come la prima volta e lo sarà anche a Verona 2018. L’importante è mettere sempre un pizzico di novità, in uno sport che si evolve velocemente a livello tecnico e nel quale il pubblico e i cavalieri cercano motivi per emozionarsi”. 

Se Vezzani è diventato un big lo deve sicuramente a una professionalità acquisita da maestri con i quali ha avuto la fortuna di lavorare e rubare con gli occhi i segreti del mestiere; Marcello Mastronardi su tutti. Ma pure per la straordinaria capacità di porsi come primo obiettivo la sicurezza del cavallo e del cavaliere. leggi tutto

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Clicca qui per il programma di gare di Jumping Verona
 
WWW.JUMPINGVERONA.IT
 

fonte : press@equi-equipe.com 

 

MOBILITÁ ELETTRICA? NO, A 4 ZAMPE. 
L’ITALIA SI RISCOPRE A CAVALLO CON 10 MILIONI DI ITALIANI COINVOLTI
 
3,2MLN GLI ITALIANI IN SELLA SOLO NELL’ULTIMO ANNO. 
PASSEGGIATE E TURISMO EQUESTRE ATTIVITÁ PRINCIPE (90%)
 

Verona, 25 ottobre 2018 - Per sport o per hobby più che per lavoro – passando dalla rivoluzione industriale fino a quella digitale – la millenaria passione per il cavallo coinvolge ancora oggi un italiano su 4 e il 30% delle famiglie italiane, con uno ‘zoccolo duro’ di 3,2 milioni di praticanti (8%) della popolazione attiva (18-65 anni, a esclusione quindi dei minorenni) che è montato in sella negli ultimi 12 mesi. Un esercito pacifico di cavalieri composto in maggioranza dai generation X, laureato, del Nord Italia, con reddito medio-alto e soprattutto con una predilezione quasi plebiscitaria per passeggiate e turismo equestre, praticati nel 90% dei casi.
 
È quanto emerso dell’indagine Fieracavalli-Nomisma Cavallo che passione, svelata oggi da Veronafiere nel corso della giornata di apertura della 120ª Fieracavalli in presenza del ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio e del presidente della Regione Veneto Luca Zaia. Un’indagine, condotta su un doppio panel – uno generalista rappresentativo della popolazione italiana attiva (18-65enni) e uno di praticanti – che per la prima volta fa luce sulla domanda equestre che dichiara di spendere mediamente 1.500 euro a persona l’anno in ragione di benefici espressi che vanno dal senso di libertà al relax, dall’armonia al divertimento all’impegno. E anche tra i ‘non user’ la perception verso l’universo equestre è alta, con quasi la metà degli italiani che proverebbe l’esperienza, specie tra gli under 35 (58%).
Per il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese: “I risultati tracciano un profilo inaspettato per le cifre e l’attualità di una passione senza tempo. Un binomio che negli anni si è rinnovato assumendo forme diverse di interazione e che ancora oggi conta su circa 10 milioni di italiani maggiorenni che nell’ultimo anno sono entrati in contatto con il cavallo, in sella per fare passeggiate e per sport, oppure hanno frequentato maneggi e fiere dedicate al cavallo”. “Queste rilevazioni – ha aggiunto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –, ci aiutano a capire perché Fieracavalli non mostra mai sintomi di vecchiaia, anzi si rinnova di nuove attrazioni e business di generazione in generazione. È stata la nostra prima fiera, che 120 anni fa inglobava per evidenti affinità anche quella agricola e la parola chiave era ‘lavoro’; ora è sport ma prima ancora passione e soprattutto turismo, con il 43% della popolazione che dichiara di conoscerla e con quasi 3 milioni che l’hanno visitata, bambini esclusi”.
 
 
EQUITURISMO: 
LIAISON TRA CAVALLO, NATURA ED ENOGASTRONOMIA PER 2,8MLN DI CAVALIERI
Un binomio vincente che – spiega l’indagine nel panel dei praticanti – trova la sua naturale vocazione nel turismo equestre, con 9 horse-addicted su 10 che hanno fatto passeggiate a cavallo nell’ultimo anno (il 35% regolarmente), principalmente della durata di 2-3 ore (44%) ma anche di mezza/intera giornata (26%), o di un week end (3%). L’equiturista, che spende in media 150 euro al giorno (21 euro l’ora per le passeggiate), preferisce come scenario i boschi (22%) alle colline e ai prati in pianura (20%) mentre il mare è il tour ideale per il 14% del campione. Un turismo complementare ad altre forme della vacanza dove nei desiderata non possono mancare le soste enogastronomiche (41% in risposta multipla) e i momenti di relax in centri benessere (29%). E proprio l’abbinamento con l’enogastronomia è un must nei servizi aggiuntivi utilizzati, con il 46% che nel corso della sua ultima escursione ha provato prodotti tipici territoriali o degustato vini (34%). Inoltre, menzione speciale per la qualità dell’esperienza, molto positiva nell’81% dei casi, con l’84% del campione che reputa ottimi/buoni i percorsi scelti, l’80% i cavalli compagni di viaggio, il 73% il personale tecnico, il 68% l’organizzazione dell’offerta. Un alto gradimento che si evince infine nei programmi futuri, con il 35% degli appassionati che ha già organizzato un’escursione di una o più giornate entro i prossimi 12 mesi e un altro 47% che la considera un’idea da programmare.
 
HOBBY, COMPETIZIONI ED EMPATIA, UNA PASSIONE PUROSANGUE
Contatto con la natura, empatia con l’animale, riduzione dello stress sono i principali punti di forza dichiarati che contraddistinguono il binomio uomo-cavallo in passeggiata come in maneggio, legati a doppio filo anche nella pratica. Chi fa turismo equestre, infatti, fa anche attività in maneggio (84%, 29% i regolari), mentre risultano più esclusive altre forme di fruizione, come il dressage (51%, con l’11% di regolari) e il salto ostacoli (48%, 10% i regolari). La passione per i cavalli ha in buona parte radici famigliari (‘mi è stata trasmessa dalla famiglia’, ‘sono cresciuto in un ambiente equestre’) che sembrano proseguire ancora oggi, con il 72% dei praticanti che in famiglia ha qualcun altro con la stessa passione. Il costo troppo alto (59%) e le poche strutture (34%) sono però i principali punti di debolezza di una passione-cavallo che fa dell’empatia (23%), della libertà (19%), della bellezza (11%) le principali immagini evocate dagli intervistati. Una passione che potrebbe anche diventare un lavoro: il 57% degli intervistati confessa infatti di pensare spesso (15%) o qualche volta (42%) di cambiare vita in favore un’attività lavorativa collegata al mondo dei cavalli.
 
FIERACAVALLI CONOSCIUTA DA 17 MILIONI DI ITALIANI
Fieracavalli (Veronafiere, 25-28 ottobre) è il salone mondiale di riferimento per il settore equestre con 2.400 esemplari di 60 razze da tutto il mondo, 35 associazioni allevatoriali, oltre 750 aziende da 25 Paesi e 160mila visitatori attesi da più di 60 nazioni, per un cartellone di circa 200 eventi tra gare, competizioni morfologiche e show. Allevamento, sport, turismo, business, ma anche spettacolo intrattenimento e benessere del cavallo sono le tematiche che attraversano la quattro giorni di Veronafiere, che si sviluppa su oltre 128mila mq, con 12 padiglioni e 4 aree esterne. Secondo il panel intervistato da Fieracavalli-Nomisma, un praticante su tre ha visitato i padiglioni della storica rassegna veronese mentre secondo il campione generalista sono quasi 3 milioni gli italiani maggiorenni che hanno visitato la manifestazione, e circa 17 milioni quelli che la conoscono.
 
INAUGURATA A VERONA LA 120ª EDIZIONE DI FIERACAVALLI 2018
IL MINISTRO CENTINAIO ANNUNCIA UNA LEGGE SU EQUITURISMO E TURISMO “LENTO”
Verona, 25 ottobre 2018 - «Centovent’anni sono veramente tanti e Fieracavalli è un momento importante perché in questa manifestazione non si parla solo di cavalli, ma anche di tutto quello che ci sta attorno, che significa agricoltura, turismo, istruzione, salute, visto che il cavallo è forse l’animale più idoneo per la pet therapy».
 
Con queste parole – insieme ai colleghi Matteo Salvini, ministero dell’Interno e vicepresidente del Consiglio dei ministri e Lorenzo Fontana, ministro per la Famiglia e le Disabilità – il ministro delle Politiche agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio, ha inaugurato Fieracavalli 2018, annunciando, in occasione proprio dei 120 anni della rassegna internazionale di Veronafiere, una legge sull’equiturismo. «La Regione Veneto ce l’ha già – ha proseguito Centinaio – e anche noi andremo avanti con una legge sul turismo “lento” a livello internazionale, in cui il cavallo rientra a pieno titolo». Non manca l’attenzione per il compleanno di una manifestazione che ha coinciso con la nascita della Fiera di Verona, nel 1898. «Complimenti e altri 120 anni!» ha concluso il Ministro.
 
C’è aria di festa nel quartiere fieristico e l’edizione è quella dei grandi numeri, come ha ricordato il presidente di VeronafiereMaurizio Danese, al taglio del nastro a cui erano presenti il direttore generale della Fiera, Giovanni Mantovani e il presidente della Federazione italiana sport equestri, Marco Di Paola.
 
«Oggi Fieracavalli è la più importante manifestazione internazionale di settore, con 2.400 esemplari di 60 razze da tutto il mondo, 35 associazioni allevatoriali, 750 aziende espositrici. È visitata ogni anno da 160mila appassionati da oltre 60 nazioni – ha dichiarato Danese –. Dal 1898 la rassegna accompagna l’evoluzione del ruolo del cavallo attraverso la storia del Paese, da strumento di lavoro nei campi e mezzo di trasporto, a compagno fidato nello sport, nella pet-therapy e nella vita all’aria aperta. Il segreto di questo successo è la capacità di rappresentare in modo completo e trasversale tutto il comparto, con una formula che coniuga allevamento, sport e business, turismo e spettacolo».
 
Un successo che, dalla fine dell’Ottocento a oggi, «ha coinciso con la crescita della città e la nascita della Fiera, perché Fieracavalli fa parte della storia di Verona», ha specificato il sindaco di Verona, Federico Sboarina. «Ed è un compleanno che vede la manifestazione in ottima salute – ha detto – con il mondo del cavallo che ha assunto nuovi significati, perché è turismo, didattica, formazione, economia e amore per l’animale».
 
Accompagnato, fra gli altri, dall’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan, il governatore della Regione Veneto Luca Zaia è un fedelissimo di Fieracavalli. «Lo scorso febbraio, prima regione in Italia, abbiamo approvato la nuova legge sul turismo equestre – ha ricordato Zaia –. In Veneto abbiamo l’ippovia delle Prealpi, che conta 360 chilometri di percorsi da fare a cavallo, con 70 attività ricettive e 56 malghe. Visitatele».
 
Sulla linea degli auguri anche il vicepresidente della Provincia di Verona, Pino Caldana: «Centoventi anni è un bellissimo compleanno per una fiera dedicata al cavallo. Oggi osserviamo la crescita dell’equiturismo, che sul nostro territorio esprime grandi potenzialità, dalla Lessinia alle valli dell’Adige».
 
La 120ª edizione di Fieracavalli è in programma fino a domenica 28 ottobre a Veronafiere.
 
www.fieracavalli.it
 
fonte : www.fieracavalli.it