Un sabato di belle corse a San Siro, con in primo piano i tre anni che avevano a disposizione le prove più ricche. Il clou era appunto rappresentato dal Premio dei Tre anni, handicap sui 1700 metri in pista media: Volpe Rossa ha confermato il salto di qualità compiuto quest’anno centrando la seconda vittoria consecutiva dopo l’handicap romano sui 2000 metri. Con Dario Vargiu in sella, il portacolori Dioscuri ha agito in quarta posizione lanciando la lunga progressione in retta per passare ai 200 finali sul battistrada La Grande Assente e mantenersi in vantaggio sino in fondo. Caterpillar è finito in crescendo al secondo posto davanti a Tommy Tony, all’ennesimo piazzamento, e Neverendinglove, che ha avuto qualche difficoltà a reperire lo spazio ai 400 finali.
Apertura con le femmine di tre anni a confronto sui 1800 metri in pista media nel Premio Altaguardia per una sfida in famiglia, visto che tutte e quattro le partecipanti provenivano dalle scuderie di Alduino Botti: Zadina da battistrada è stata naturalmente libera di impostare il ritmo e nella lunga volata in dirittura ha tenuto in rispetto Trixibelle, seconda dal via e che alla fine era stata eletta favorita al betting (seppur di poco), mentre a intervallo Field of Roses ha vinto la lotta con Intello Kiss per il terzo posto.
Cavalieri e Amazzoni impegnati nel Premio Scipione Martini, prova sui 2000 metri in pista media valida come prova di qualifica per il Trofeo Bottanelli. Reduce da una bella serie di piazzamenti, Dorian Grey ha ritrovato la via della vittoria che mancava da novembre 2016: a centro gruppo durante il percorso, il pupillo di casa Lupinacci, Anna in sella per il training di Lucia, ha usufruito di un comodo varco per avanzare e superare ai 400 finali Larmor, provando poi l’allungo: il portacolori di Rosanna Turri ha progressivamente allargato verso l’esterno ed è riuscito a conservare un minimo vantaggio sulla gran rincorsa di Raimondi. La Giuria ha esposto il giallo ma ha poi confermato l’ordine di arrivo. Larmor in progresso ha conservato il terzo posto dal finale di Il Lupo e La Luna. Prima della corsa è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare Gilberto Accorsi, recentemente scomparso, grande appassionato che all’ippica ha dedicato gran parte della sua vita come proprietario, allevatore, Commissario di terna e componente dell’Area Sella.
Bel successo di Zar dei Grif nel Premio Vaprio D’Adda, handicap sui 1400 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni: con in sella Pierantonio Convertino, il cavallo di Antonio Marcialis ha marcato stretto durante il percorso il favorito Intense Glare, lo ha seguito nell’allungo ai 400 finali e negli ultimi metri è riuscito a mettergli la testa davanti, centrando la seconda vittoria della carriera, la prima su pista in erba dopo il successo sulla sabbia varesina. Intense Glare ha forse pagato i chili in fondo ma ha comunque corso con onore: bene si è disimpegnato anche Rose Gold, terzo, mentre il battistrada River Jordan non è riuscito a cambiare marcia ai 400 finali.
Appassionante il duello di cui si sono resi protagonisti Barbizon Plaza e Pancake nel Premio Bovisio Masciago, handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli anziani: il cavallo di Vincenzo Varchetta, con Silvano Mulas in sella, è andato davanti e da buon passista l’ha messa sul ritmo, rispondendo sino in fondo al pressing costante di Pancake. Dietro ai due è emerso al terzo posto Americanism su Kobal Kolor e Redinger, quest’ultimo finito forte lungo lo steccato dopo un intoppo all’ingresso in dirittura.
Chiusura con il Premio Desio, altro handicap per cavalli anziani però sui 1600 metri sempre in pista media e bis per il bravo Pierantonio Convertino che ha gestito al meglio le energie del favorito So You Zen mantenendosi a qualche lunghezza dal battistrada Natural Storm: in retta il cavallo di Luciano Vitabile ha avvicinato il leader e lo ha sopravanzato ai 200 finali per poi limitarsi a controllare la situazione sino in fondo. Natural Storm ha conservato il secondo posto mentre Raise The Bar ha difeso il terzo posto da Prato Mariante.
fonte : www.ippodromimilano.it