Dopo un sabato di ottimo livello, la domenica di San Siro proponeva un programma all’insegna della quantità, con sei corse ricche di partenti come non si vedeva da tempo e con la TQQ in chiusura di pomeriggio. Il “numero” più bello del pomeriggio lo ha realizzato Torukk Maktum nel Premio delle Scuderie, handicap sui 1600 metri della pista media per cavalli di 3 anni: il portacolori della signora Manila Cupido, in allenamento a Vincenzo Fazio e con Mario Sanna in sella, ha corso all’estrema attesa mentre davanti il favorito Najmuddin tirava via di buona lena, e a metà dirittura ha prodotto un cambio di marcia impressionante con cui ha letteralmente volato via i rivali che lo precedevano apparendo padrone della situazione già ai 100 finali. Najmuddin è rimasto al secondo posto davanti a Party Goer, venuto avanti bene in dirittura.
Seconda al debutto alle spalle di una coetanea probabilmente di buon valore, alla seconda uscita della carriera l’interessante Sladina ha centrato il bersaglio siglando il Premio Scuderia In Rosa, maiden sui 1700 metri della pista media per femmine di 3 anni. Netta favorita al betting, la portacolori della scuderia Rencati si è complicata la vita con una partenza poco brillante che l’ha costretta a muovere dalle retrovie già in curva: ai 400 finali, per la verità, la figlia di Nathaniel sembrava anche avere esaurito lo spunto quando Deserving, che ne aveva seguito le mosse uscendo dalla pancia del gruppo, l’ha sopravanzata, ma da cavalla che sicuramente può fare un ulteriore salto di qualità con più metri (come confermato dal suo interprete Nicola Pinna nel dopocorsa) è uscita benissimo alla distanza e ha riacciuffato la rivale proprio in zona traguardo. Al terzo posto l’altra Dioscuri Unconditionally (alleata di Deserving), che era passata in vantaggio ai 400 finali.
Ancora tre anni impegnati nel Premio Maslogarth, un handicap sui 2000 metri della pista circolare. Caterpillar ha corso sui primi, ai 400 finali è sembrato rimanere un pò su passo quando Mati Megabyte ha piazzato l’allungo superandolo e passando in vantaggio ai 300 finali, ma come Sladina nella corsa di apertura, il portacolori di Francesca Turri (Marco Gasparini al training e Dario Di Tocco in sella in sostituzione dell’infortunato Gavino Sanna) è emerso alla distanza e ha rimontato il rivale sopravanzandolo chiaramente nelle ultime battute. Rocket Ball ha concluso al terzo posto su Soffio del Vento, in bel recupero in retta.
Al ventitreesimo tentativo, Kazimier Fan si è finalmente tolto l’etichetta di maiden siglando il Premio Cogliate, handicap di minima per cavalli anziani sui 1800 metri della pista circolare. La corsa è venuta a pennello all’allievo di Ridha Haboubi affidato a Federico Bossa: sui primi sin dal via, il portacolori del signor Diego Grassetto in retta ha seguito le mosse di Royal West, che ai 250 finali si era sbarazzato del battistrada Apple Scruffs, e lo ha sopravanzato facilmente nell’ultimo furlong. Royal West ha provato a giocarsela di fino temporeggiando ai lati del battistrada ma alla fine ha dovuto subire anche il gran finale di James Daggers, finito fortissimo al secondo posto.
Tolta la “ruggine” con la prova di rientro del 21 marzo, il “vecchio” Ilnassa è tornato a piazzare la zampata nel Premio Nero, handicap per anziani sulla distanza minima: con in sella Sergio Urru, il cavallo di Marinella Arienti ha preso come punto di riferimento la veloce Spring Eternal e poi ha piazzato lo scatto risolutore negli ultimi 200 metri. L’altro vecchione Diagon Drive lo ha seguito al traguardo mentre Spring Eternal ha salvato il terzo posto dal finale di Munfarrid.
Il Premio Madonnino, handicap sui 2400 metri della pista circolare valido come Tris/Quartè/Quintè del pomeriggio, ha visto il netto primo piano di Paris Magic: in ottimo momento di forma come un po’ tutti gli effettivi di Raffaele Biondi, il portacolori della signora Camilla Rondani con il bravo Rosario Mangione in sella ha piazzato allungo superiore in retta lasciando a intervallo Grey Anita che lo aveva preceduto nella precedente uscita. Per il terzo posto Amelin lungo lo steccato ha rimontato Turandot, calata in retta dopo generosa corsa in avanti ma ancora capace di difendersi da Monforte. (fonte : ippodromimilano.it)