Situazione Capannelle, #Frongia risponde a Hippogroup: “Nessuno sfratto, ma logiche conseguenze”
A distanza di qualche ora dall’ultimo contatto con il Comune di Roma, Daniele Frongia, Assessore allo Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma Capitale ha risposto con un comunicato che pubblichiamo, reso noto alla luce di quanto dichiarato ieri, 23 novembre, dai vertici di Hippogroup Capannelle all’incontro pubblico “Come salvare Capannelle – Ruoli e responsabilità” come risposta alle parole del management che ha in concessione l’impianto della Via Appia.
Ecco le sue parole: “Per quanto riguarda l’Ippodromo delle Capannelle, la concessione è scaduta un anno fa ed è stato notificata la richiesta a riconsegnare l’impianto entro 180 giorni, non è uno sfratto ma le conseguenze normali a seguito di concessione scaduta: le regole sono uguali per tutti. Con il MIPAAF (Ministero delle Politiche Agricole, alimentari e Forestali) abbiamo concordato sul proseguimento delle corse anche per il 2018. Invitiamo le forze politiche (che in passato hanno regalato Capannelle, 173 ettari, a meno di 70.000 euro all’anno) ad un salutare mea culpa e a non strumentalizzare i lavoratori già licenziati dal concessionario nel corso degli anni”.
Tutto corretto, ma resta da capire chi amministrerà il gioco in caso Hippogroup si dovesse tirare indietro entro il 15 Dicembre, cioè termine ultimo entro il quale l’ippodromo dovrà ricevere determinate risposte in merito alla prosecuzione dell’attività.
Questione sfratto #Capannelle: Una mega partita a scacchi tra Comune, Ministero e Hippogroup
Minuto dopo minuto, ora dopo ora, si delineano sempre di più i contorni di una vicenda che sta tenendo banco nel periodo: La questione Capannelle.
Nelle ultime 24 ore abbiamo ragionato, metabolizzato, ci siamo confrontati con varie persone, raccolto considerazioni, parole e pareri da fonti verificate, e man mano le tessere del puzzle sembra siano sempre più completando il quadro che appare sempre più chiaro e definito. Insomma, tutto fila fino ad un certo punto.
Sottolineiamo come queste note sono solo frutto di un ragionamento, che può essere via via completato o confutato. Ma per completezza rispetto al post di ieri (se non avete letto, lo potete consultare leggendo QUI), appare chiaro come quello che stiamo vivendo è una sorta di gigantesca partita a scacchi, dove ci si muove anche in diagonale, tra tre soggetti: Il Comune. Il Ministero. Hippogroup Capannelle.
La rubrica italians si arricchisce di un altro piccolo capitolo, ma solo per aggiornare come sta procedendo l’esperienza dei nostri jockeys all’estero. In Qatar vittorie ancora per Carlo Fiocchi per Stefano Ibido con il tre anni I Am Lightining in una maiden e con Sharesa in un trial per le Oaks, facendo arrivare il conto aggiornato a 3 nell’esperienza. Anche Alberto Sanna ha colpito con la quinta affermazione in stagione e stessa cosa per Pierantonio Convertino che ha ottenuto la 9° vittoria stagionale.
Anche Antonio Fresu ha vinto a Meydan negli Emirati Arabi Uniti, in sella ad Halima Hatum in una maiden, ed è la quarta in stagione per lui.
In Francia, a Lione, vittoria per Magical Forest di proprietà di Gerard Augustin Normand ed allenato da Alessandro e Giuseppe Botti. In Inghilterra ha vinto la sua prima corsa in carriera Qaysar (Choisir), allevato dalla Waldeck di Christan Walter è un prodotto della fattrice Coco Demure (Titus Livius) vincitrice di una Listed a Siracusa, e di proprietà della Qatar Racing che l’ha acquistato per €200,000 ad un Breeze Up, dopo essere passato da yearling per €27,000. Qaysar, dal bellissimo modello, ha vinto una maiden a Kempton alla seconda uscita in carriera e guadagnandosi un promettentissimo 82 di rpr, dopo un debutto con un secondo posto a Newmarket. Seguiamolo..IL VIDEO QUI.
Il gala internazionale della Japan Cup è pronta a vivere il suo momento più alto. Domenica a Tokyo va in scena la 37° edizione di una corsa che mette in palio 648 milioni di yen, circa $5,6 milioni, di cui la metà per chi vince la prova sul miglio e mezzo. La corsa è programmata come undicesima del convegno alle 15,40 ora locale. Già da qualche settimana però in Giappone non si parla d’altro grazie ad un grandissimo battage pubblicitario in qualsiasi città locale, tra metro, centri commerciali, piazze etc.
Sono 4 le nazioni rappresentate per una corsa che serviva per alzare il livello qualitativo dell’ippica di un paese che ha fatto passi da gigante, tanto che nelle ultime 11 edizioni a vincere sono stati paladini locali con almeno 10 edizioni nelle quali i primi 3 posti sono stati occupati da cavalli locali. L’ultima volta che a vincere fu un cavallo straniero bisogna tornare ad Alkaseed (Kingmambo) per Luca Cumani e Frankie Dettori in sella, un cavallo che poi ha fatto lo stallone in Giappone ed ora è stato importato in Italia dove funzionerà nel 2018 alla Berardenga. Il tracciato di Tokyo è ondulato, la retta finale di 525 metri quindi sarà determinante avere la posizione giusta.
Quest’anno ci sono 4 cavalli che proveranno a sfatare il mito: Due di questi verranno dall’Europa e sono Guignol (Cape Cross) con Filip Minarik ma formato in questi giorni da Miki Cadeddu e Iquitos (Adlerflug) con Daniele Porcu in sella dalla Germania, grazie alla mediazione della New Racing Factory, poi Idaho (Galileo) dall’Irlanda avrà Ryan Moore e Boom Time (Flying Spur) dall’Australia avrà Cory Parish a bordo. Insomma ci sono ottimi rappresentanti della forma europea, dall’Arc de Triomphe, e non solo. Nei giorni scorsi è stata realizzata anche una intervista a Miki Cadeddu che ha avuto molto risalto nei media locali.