Tempo clemente, bel pubblico oggi a Milano in occasione del Jockey Club G2, del Gran Criterium G2 e del Jockey Club Stakes PSA LR. Signore in oro e nero per spunti di eleganza e classe in tribuna, sempre molto graditi. Sette corse in programma, 65 cavalli al via, ospiti stranieri di spessore.
Jockey Club G2, 2400 metri, pista grande, al via cavalli di 3 anni ed oltre. Parte in testa ed arriva in testa Full Drago (Pounced) che non lascia spazio agli avversari, in sella Dario Vargiu, training di Stefano ed Alduino Botti per i colori dei Dioscuri. Purtroppo negli ultimi tempi di galoppo il figlio di Pounced si infortuna e sarà destinato all’attività di stallone. Secondo chiude il tedesco Savoir Vivre, che fa il suo dovere provando a venire forte nei 400 finali. Terzo il grigio del Sig. Ferrario patron della Sc. Fert, Way To Paris. Ultimo lontano Aethos. Quattro i partenti e come già detto da tutti, sarebbe stato bello vedere molti più campioni al via. Torniamo a Full Drago che, da grande campione lascia le piste accompagnato, oltre che dagli abbracci del suo lad e di Dario Vargiu, anche dal caloroso applauso del pubblico.
Prima corsa della riunione, Premio Coppa D’Oro Emilio Baldini, Hp ad invito per GR. ed Am., al via cavalli di 3 anni ed oltre sui 1700 metri della pista media. Passeggiata di salute per Passer Fritz (Refuse To Bend) che arriva tonico da Merano e vince con superiorità ben interpretato da Federico Frommija. Secondo è a soepresa Bakelor. Terzo è Clever Bend. Bisogna registrare la caduta di Elisabetta Marcialis che si frattura la caviglia prima di entrare nelle gabbie, colpa del bisbetico Andy Garcia che verrà ritirato. Forza Eli!
Premio Campobello, LR per cavalli di 2 anni, 1800 metri circa, pista media. Sono in sei al via per una bella corsa che vede un arrivo in lotta nel quale prevale il portacolori trained Alduino e Stefano Botti: Summer Festival. Il figlio di Poet’s Voice allo steccato, è ben sostenuto da Dario Vargiu, che usa una tattica di testa e nel finale concitato respinge l’attacco di Wiesenbach che termina secondo e di Poldi’s Liebling con in sella Edu Pedroza. Sirena dei commissari, ma l’arrivo è poi invariato e confermato.
Premio Milano Jockey Club Stakes PSA, LR per cavalli purosangue arabi di 4 anni ed oltre, 1800 metri, pista grande. Sembra che Lightning Bolt (Munjiz) ci abbia preso gusto a vincere sulla pista milanese ed eccolo infatti anche oggi allungare in retta e prevalere. Ancora Edu Pedroza in sella, mentre Antonio Fresu in sella a Cheik Roque strappa il secondo posto a Silvano Mulas che finisce terzo in sella ad Amjad Al Aziz.
Premio Madonnina Hp principale per femmine di 3 anni ed oltre, 1800 metri in pista grande. Le intermediates sono dieci al via e vince a sorpresa, ma correndo molto bene, ben preparata dal Team de Il Cavallo in Testa, Sadilla (Foxwedge) con in sella un illuminato Fabio Branca che lancia la saura nello sprint finale al momento giusto. Aury Touch seconda soffre i chili, ben 63 da top weight, terza è Pamparana.
Premio Carlo Porta, Hp principale per cavalli di 3 anni ed oltre, 2000 metri, pista grande. Il betting proponeva molto vicini Presley (Gladiatorius) e Circus Couture (Intikhab), 59kg al peso il primo e 58kg il secondo. Ha vinto Presley in testa in un coast to coast degno di rilievo dall’inizio alla fine, impeccabile Carletto Fiocchi in sella. Secondo è Keplero che se la gioca coi chili, scarico con 50kg e terzo è Circus Couture.
Gran Criterium, Gruppo 2, al via maschi interi e femmine di 2 anni. 1500 metri, pista media. La vera bella corsa della riunione, con spunti tecnici interessanti, con quattro invader, anche se uno è trained Botti di Francia. Ha vinto il più forte nonostante il suo jockey, Edu Pedroza gli abbia fatto fare “la tangenziale ovest di Milano”. Royal Youmzain (Youmzain) si è dimostrato superiore agli avversari anche come maturità agonistica, tutto di fuori non ha mai smesso di “macinare” e da buon tedesco, ha guadagnato la sua vittoria metro dopo metro allungando anche in finale, al tondino era decisamente bello. Nel finale Sopran Roccia brucia per il secondo posto Beautiful Vintage.
Premio NBF Lanes Mile 3 Eliminatoria, 1600 metri circa, pista media, al via soggetti di 3 anni ed oltre. Tredici al via. Belle Rive (Aussie Rules) brucia sul palo Native Glorious che aveva condotto dall’inizio. Terzo è Stundaiu con in sella Luca Maniezzi per il training del Team Gonnelli.
Questo il resoconto della riunione, ma veniamo a noi e vediamo come ci siamo comportati coi cavalli da seguire per le piazze: Bibock non pervenuto; Poldi’s Liebling è terzo con qualche recriminazione; Lightning Bolt ha vinto e paga 1.22 v; Parla Con La Luna non pervenuta; Savoir Vivre è secondo e paga 1.20 p; Circus Couture è terzo e paga 1.35 al toto ed 1.21 qf p; Royal Youmzain vince alla grande e paga 3.13 al toto e 3.07 qf v, 1.57 e 1.50 p; Dream Spirit disperso.
Daniele Fortuzzi
Ph. Daniela Carlotti
Milano, 22 ottobre 2017
La domenica milanese ha regalato emozioni anche nella terza eliminatoria del circuito NBF Lanes Mile, valida come TQQ della domenica: Native Glorious è andato davanti a dettare il ritmo e sembrava avviato alla vittoria, ma nei 100 metri finali Belle Rive è riuscita a cambiare marcia e sul palo è piombata sul rivale apparigliandolo completamente: il fotofinish ha dato ragione alla portacolori della scuderia Topeeka, Antonio Fresu in sella per il training di Silvia Casati. Per il terzo posto Stundaiu ha preceduto Jak du Lac, con Black Imagin al quinto.
L’altra prova di cartello della splendida domenica di galoppo era il Gran Criterium, Gr. 2 sui 1500 metri in pista media per i 2 anni. La minaccia tedesca, rispedita al mittente nel Campobello Listed, si è materializzata in questa occasione nelle forme dello stimato Royal Youmzain, che d’altronde era il soggetto più atteso al betting: presentato da Andrea Wohler e con in sella Edoardo Pedroza (al secondo centro nel pomeriggio), il portacolori di Abdullah Jaber ha confermato la stima che lo accompagnava piazzando una bella progressione in retta e imponendo la sua legge sui nostri portacolori. Beautiful Vintage ha corso generosamente al comando, ha provato a reggere l’urto del tedesco e alla fine ha perso anche il secondo posto ad opera di Sopran Roccia, autore di finale in crescendo da fondo gruppo nei 400 finali. Quarto posto per l’inglese Move Over su Met Spectrum.
Soggetto dalla forma “terrificante”, Presley ha centrato la quinta vittoria consecutiva siglando il Premio Carlo Porta, HP sui 2000 metri in pista grande: il portacolori della scuderia Quafin, training di Alduino e Stefano Botti, con in sella Carlo Fiocchi, ha pedinato dal via Candiani Street, in retta si è arroccato allo steccato passando in vantaggio ai 500 finali e ha mantenuto a distanza di sicurezza i rivali. Il favorito Circus Couture è avanzato all’interno gettandosi all’inseguimento del compagno di training ma ha confermato di aver perso la verve dei giorni migliori subendo la rimonta interna di Keplero, prevalente per il secondo posto: il portacolori della scuderia Effevi ha salvato almeno il terzo posto da Multicolours.
La vittoria di Full Drago nell’edizione 2017 del G.P. Jockey Club era annunciata e il responso della pista è stato netto e inequivocabile: il portacolori della scuderia Dioscuri ha dettato legge dal primo all’ultimo metro e non ha mai concesso speranze ai rivali, mantenuti sempre a distanza di sicurezza (secondo il tedesco Savoir Vivre, terzo il rivale di sempre Way To Paris). Ma quella che doveva essere una festa si è improvvisamente trasformata in un dramma perché Full Drago ha sofferto un infortunio negli ultimi metri e ha concluso claudicante la sua splendida galoppata in avanti. Gli applausi riservati al cavallo di Alduino e Stefano Botti al rientro al tondino dal pubblico di San Siro (e virtualmente da tutti gli appassionati di ippica) sono il meritatissimo tributo per un soggetto dimostratosi in pista atleta straordinario e dal cuore enorme, che vede la sua carriera agonistica interrompersi anzitempo ma che speriamo riuscirà a dimostrarsi tale anche nella veste di stallone.
Femmine di tre anni e oltre a confronto nel Premio Madonnina, tradizionale HP sui 1800 metri in pista grande. Vittoria in bello stile di Sadilla, training e colori della Il Cavallo in Testa, che ha avuto percorso perfetto (merito naturalmente del suo interprete Fabio Branca), usufruendo della scia di Pamparana per risalire a centro pista e poi piazzare una stoccata imparabile nei 200 finali. All’interno, sfruttando un bel varco, è emersa al secondo posto Aury Touch, mentre Pamparana ha concluso al terzo su Enrife che dopo corsa di testa ha salvato almeno il quarto posto da Zampa di Velluto, incapace di cambiare marcia dopo aver agito in scia alla battistrada.
Spazio ai purosangue arabi nel Premio Milano Jockey Club, Listed sui 1800 metri in pista grande. Vincitore a giugno del Premio Milan President of UAE Cup, titolare di linee valide su piste di mezza Europa, Lightning Bolt si presentava da netto favorito: con Edoardo Pedroza in sella, l’allievo di Karin Van Den Bos (vincitrice di questa prova anche un anno fa con Samima), ha rispettato in pieno le consegne dominando la corsa da cima a fondo. Al secondo posto è emerso l’inglese Cheik Roque, che ha piegato Amjad Al Aziz.
Il convegno è entrato nel vivo con la disputa del Premio Campobello, Listed per i giovanissimi sui 1800 metri in pista media: reduce dal secondo posto nel Rumon Listed a Capannelle, Summer Festival è andato davanti senza timori a costruirsi la corsa ha allungato deciso ai 400 finali, guadagnando un vantaggio rivelatosi decisivo, perché nel finale gli sono piombati addosso il tedesco Poldi’s Liebling e soprattutto Wiesenbach. Qui però è entrato in gioco il fattore Dario Vargiu, che ha sostenuto con la consueta grinta il portacolori della Dioscuri salvando un minimo vantaggio sul coetaneo della scuderia D’Altemps, che ha comunque destato notevole impressione. Tra i due ha chiuso in linea il tedesco Poldi’s Liebling, forse un filo sacrificato dal leggero allargamento del vincitore: la giuria, dopo aver visionato il filmato, ha confermato l’ordine di arrivo. Sull’allungo del vincitore sono rimasti sui loro passi l’atteso Da Vinci Hand, che aveva provato a smuovere le acque raggiungendo il battistrada dopo qualche intoppo, e Il Re Di Nessuno.
Amazzoni e Gentlemen Rider protagonisti nella prova di apertura della splendida domenica milanese. Vittoria dell’ospite meranese Passer Fritz, che la proprietaria Evelyn Poehl (vincitrice di questa corsa nel 2014) ha lasciato alle mani esperte di Federico Frommija: il cavallo allenato da Gianluca Bastianelli si è mantenuto a ridosso delle prime posizioni (con il ritmo scandito dal rientrante Diditi in coppia con l’atteso Natural Storm), ha trovato un bel varco lungo la corda sul calo repentino di Corona D’Arborea all’ingresso in retta ed è passato già ai 300 finali, allungando sicuro. L’altro ospite Bakelor si è prodotto in un bel finale a centro pista battendo nelle ultime battute Clever Bend per il secondo posto. Sfortunatissima Elisabetta Marcialis, vittima di un incidente con il bisbetico Andy Garcia (poi ritirato) dietro le gabbie.
fonte : www.ippodromimilano.it
Milano: Royal #Youmzain domina il Gran Criterium con Edu Pedroza. Battuti Sopran Roccia e Beautiful Vintage
Nel Gran Criterium G2, con un bel cambio di marcia, a vincere è stato l’ospite tedesco Royal Youmzain (Youmzain) che in dirittura ha messo sotto pressione Beautiful Vintage (Zebedee) e lo ha piegato nelle fasi finali, con il secondo gradino del podio poi catturato da Sopran Roccia(Red Rocks) che grazie ad una intelligente monta di Silvano Mulas è venuto a raccogliere i resti degli avversari stanchi prendendo un ottimo piazzamento lasciando al terzo posto il grigio della Effevi che aveva comandato da cima a, quasi, in fondo.
Royal Youmzain è un tipico cavallo tedesco che migliora corsa dopo corsa. Secondo al debutto, ha vinto la sua maiden sui 1600 metri di Düsseldorf salvo poi ottenere un altro secondo posto ancora nell’ippodromo tedesco nel Großer Preis von Engel & Völkers Düsseldorf – 93. Junioren-Preism una Listed sul miglio, dove aveva preso un riferimento diretto con Move Over, anche lui nel Gran Criterium, correndo bene ma rimanendo un filo sacrificato da un cross con un altro concorrente. Dotato di bellissimo fisico, è un cavallo che ha già molta maturità e può essere un interessantissimo soggetto anche in chiave futura. Per la cronaca quarto è arrivato l’inglese Move Over (Acclamation) mentre quinto Met Spectrum (Helmet) che così ha dunque perso l’imbattibilità accumulata nelle prime 3 uscite della carriera.
Alla quarta uscita in carriera il colpaccio in G2 con Edu Pedroza in sella per il training di Andreas Wohler ed i colori di Jader Abdullah. Royal Youmzain ha origini italiane. Figlio di quello Youmzain (Sinndar) che fece per ben 3 volte secondo nell’Arc de Triomphe G1, è prodotto della fattrice Spasha (Shamardal) allevata da Giacinto Guglielmi. La famiglia è quella di Rocking Spa.
Milano: Full Drago vince il Gran Premio del Jockey Club e si infortuna! Fine carriera… A Summer Festival il Campobello
Urrà Italia, ma che disdetta! Full Drago (Pounced) si è confermato campione assoluto in Italia, uno di quelli che il nostro sistema deve preservare e proteggere, ma che proprio nelle fasi finali del Gran Premio del Jockey Club G2, dominato senza mai il timore di essere battuto, si è infortunato piuttosto gravemente all’anteriore destro in una maniera tale da comprometterne la carriera agonistica ma non certamente quella, eventuale, da stallone.
Full Drago ha vinto ed ha mostrato i muscoli nei confronti di Savoir Vivre(Adlerflug) e Way To Paris (Champs Elysees) ma senza che il grigio stavolta fosse mai pericoloso, in uno schema di gara molto statico e logico. Full Drago è andato in avanti imbastendo parziali “normali” ed in dirittura ha mostrato tutto il suo tamburo allungando in una progressione fruttuosa, frenata un pò negli ultimi 200 metri quando il campione dei Dioscuri ha marcato qualche passo falso e accorciato visibilmente l’azione, ma quando era in totale controllo.
Peccato, un vero peccato, che il cavallo copertina di una ippica già martoriata di suo si sia fatto male, proprio in quel modo, a 200 dal palo di quella che era la sua ultima corsa della stagione. Un pessimo finale in una giornata amarissima per il galoppo italiano.