E io mi gioco la bambina
E io mi gioco la bambina (Little Miss Marker) è un film del 1980 diretto da Walter Bernstein e interpretato da Walter Matthau, Tony Curtis e Julie Andrews.
È il remake di Little Miss Marker, un film del 1934 diretto da Alexander Hall che aveva come interpreti Adolphe Menjou e Shirley Temple.
Trama
“Tristezza”, burbero gestore di una sala scommesse ippiche, accetta in pegno da un accanito giocatore la sua piccola figlia. Il giocatore, dopo aver perso tutto il suo denaro nelle corse di cavalli, si suicida, lasciando la bambina a Tristezza. Quest’ultimo è costretto a prendersi cura della piccola, a cui poco a poco si affeziona, e che tratta sempre più come una figlia.
Un gangster locale, Blackie, lo costringe ad aiutarlo a mettere in piedi un casinò nella villa di Amanda, amante e debitrice di Blackie. Amanda si affeziona immediatamente alla bambina, ma ha continui screzi con Tristezza. Poco a poco, però, i due scoprono di amarsi, suscitando la gelosia di Blackie.
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007 – Bersaglio mobile
007 – Bersaglio mobile (A View to a Kill) è un film del 1985 diretto da John Glen. È l’ultimo film che vede la partecipazione di Roger Moore nei panni dell’agente 007 e di Lois Maxwell in quelli di Miss Moneypenny, segretaria di M.
Trama
Bond si trova in Siberia alla ricerca del corpo dell’agente 003 per recuperare un microchip. Mentre recupera il congegno, viene scoperto dalle truppe sovietiche ma fugge in un sommergibile camuffato da iceberg. Dopo che l’agente segreto è ritornato in Inghilterra, Q analizza il microchip e informa M, 007 e il ministro della difesa che la struttura interna del microchip corrisponde esattamente a quella dei microchip della Zorin Industries.
Bond e i suoi superiori si recano allora all’ippodromo di Ascot per osservare il proprietario dell’azienda, Max Zorin, e il suo cavallo da corsa. Mentre è in pista, il cavallo di Zorin vince inaspettatamente la corsa grazie a un improvviso quanto sospetto scatto finale; sir Godfrey Tibbett, un addestratore di cavalli, crede che la vittoria del cavallo di Zorin sia dovuta all’intervento di droghe, anche se nel corso dei controlli effettuati prima dell’inizio della competizione non era stata rilevata alcuna traccia di sostanze dopanti. Su indicazione di Tibbett, Bond incontra l’investigatore privato francese Achille Aubergine per scoprire se la vittoria del cavallo di Zorin è stata effettivamente irregolare. Tuttavia, durante il loro pranzo nel ristorante della torre Eiffel, Aubergine viene ucciso dalla compagna di Zorin, l’androgina May Day, che scappa dalla torre gettandosi in paracadute. Bond si lancia in un rocambolesco inseguimento a bordo di un taxi rubato per l’occasione ma senza esito: May Day raggiunge Zorin a bordo di un motoscafo sulla Senna e fugge con lui.
Bond e Tibbett vanno a Chantilly, in Francia, dove Bond si propone come James St.John (Syngen) Smythe, un riccone, con Tibbett come suo chauffeur. Individuano il laboratorio segreto di Zorin e scoprono che sta utilizzando i microchip nei suoi cavalli per liberare una droga una volta richiamato da un interruttore nascosto nella sua zampa. Tibbett più tardi verrà ucciso da May Day, che proverà poi ad annegare Bond in un lago mentre era all’interno della sua automobile privo di sensi. Successivamente, il Generale Gogol dell’Unione Sovietica si fa vedere nella proprietà di Zorin con parecchi altri agenti del KGB, ma Zorin, un ex agente del KGB a sua volta, lo forza ad andarsene.
La lotta finale tra James Bond (Roger Moore) e Max Zorin (Christopher Walken) sul Golden Gate di San Francisco in una scena del film
Nel suo dirigibile, l’industriale miliardario Max Zorin rivela a un gruppo di investitori il suo piano per distruggere Silicon Valley in un’operazione che chiama “il grande colpo„ per ottenere un monopolio nel mercato dei microchip. Tuttavia, uno degli investitori non desidera partecipare al piano e chiede di andarsene; sarà scaraventato subito dopo dal dirigibile da uno scivolo segreto. Bond successivamente scopre che Zorin è uno psicopatico, il prodotto di un esperimento medico nazista durante la seconda guerra mondiale effettuato dal Dott. Mortner (che era proprio uno dei medici) e poi addestrato dal KGB. Per riuscire, i programmi di Zorin prevedono di fare saltare dell’esplosivo sotto i laghi lungo la faglia di Hayward e quella di Sant’Andrea e fare in modo che si colpiscano inducendoli a sommergersi. Una bomba più grande è inoltre sul luogo nella miniera per distruggere “una serratura geologica„ per impedire alle due faglie di muoversi allo stesso tempo. Una volta distrutta, causerebbe un doppio terremoto che sommergerebbe per sempre Silicon Valley con tutti i suoi giacimenti di silicio e le relative industrie presenti, oltre a causare milioni di vittime innocenti.
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Titolo originale: A View to a Kill Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti d’
Bond presto troverà la geologa Stacey Sutton, la cui compagnia petrolifera era stata rilevata da Zorin e ruba i documenti circa il suo programma dal municipio di San Francisco. Zorin arriva, e lo prende come ostaggio e costringe un funzionario della società a chiamare la polizia. Uccide il funzionario e da fuoco all’edificio così da far sospettare Bond di omicidio. Bond e Sutton vengono salvati dai vigili del fuoco e poi inseguiti dalla polizia. Salgono su un’autoscala e attraversano il ponte Lefty O’Doul e lasciandosi indietro la polizia quando il ponte si apre.
Il giorno seguente, Bond e Stacey si infiltrano nella miniera in cui Zorin vuole fare iniziare il terremoto. Il primo gruppo di esplosivi sommerge la miniera; questa azione per poco non uccide Bond e May Day, mentre Sutton scappa. Consapevole di essere stata ingannata da Zorin, May Day aiuta Bond a rimuovere la bomba più grande che avrebbe distrutto l’intera struttura. Mettono la bomba su un vagone e lo spingono fuori dalla miniera seguendo una linea della ferrovia. Tuttavia, i freni del vagone non funzionano. May Day rimane sul vagone e tiene i freni. Ciò le costa la vita ma salva Silicon Valley.
Stacey, che ha assistito da lontano all’esplosione della bomba, corre verso Bond ma viene afferrata al volo e rapita da Zorin che aveva fatto scendere il dirigibile al livello del suolo. Bond riesce ad afferrare una corda di ancoraggio che penzola dal dirigibile e ad aggrapparvisi. Durante il volo, Zorin cerca di far precipitare Bond nel vuoto dirigendosi verso il Golden Gate, ma questi riesce a immobilizzare il dirigibile facendo impigliare la corda nella struttura del ponte. L’amico di Zorin, il Dott. Carl Mortner, è messo fuori combattimento da Stacey (che esce sul ponte) e rimarrà svenuto per la maggior parte della lotta finale. Zorin e Bond allora combattono sulla cima del ponte e Zorin cade nella baia di San Francisco morendo. Mortner riguadagna coscienza e prova a gettare fuori della dinamite ma scivola quando Bond taglia la corda del dirigibile, che esploderà. Bond e Stacey possono così passare il loro momento di intimità alla faccia del generale Gogol che vuole conferire al “compagno Bond” l’Ordine di Lenin.