Si è chiuso il 2016 da qualche ora, ma è già tempo di classifiche. Da una parte una stagione che ha lanciato delle novità, dall’altra le solite certezze cubiche. Le divideremo per settore, proprio per analizzare al meglio ogni presupposto. Sperando non ci siano sfuggiti troppi dati che, in caso rilevante, come netti miglioramenti o declini da un anno all’altro, possa indurvi a segnalarcelo. In fondo le classifiche sono fatte così, pieni di numerini che possono significare tutto o niente, a seconda di come si leggano. Perchè vanno sempre considerati tantissimi presupposti. Si possono leggere dal punto di vista analitico, per percentuale, per somme vinte e tenuto conto del periodo. Da qualsiasi parte si prendano emerge comunque una verità. In Italia il dominio di Botti è sempre più evidente. Ma non è tutto. Tra i fantini c’è da considerare il condizionamento e l’assenza di alcuni nostri migliori interpreti come Cristian Demuro, Umberto Rispoli, Mirco Demuro e Antonio Fresu che dava sempre la sua dose di vittorie alla classifica italiana, ora andato a Dubai.
FANTINI: Si, perchè tra le novità più rilevanti di questo 2016 c’è che per il secondo anno consecutivo il titolo di Champion Jockey è andato ad uno che non ci si aspettava all’inizio. Germano Marcelli ha coronato al meglio una stagione nella quale ha messo a ferro e fuoco le gomme della propria automobile per montare ovunque. Alla fine sono state 198 le vittorie complessive, se contiamo anche quelle con i purosangue arabi e gli angloarabi, per poco più di €1,1 milioni di somme vinte con una percentuale di affermazioni quantificabili in 15,93%, la migliore della carriera. Il jockey di Spoleto, 37 anni, in un sol colpo ha ottenuto il titolo di champion jockey, ottenuto la vittoria numero 2000 in carriera ad inizio Dicembre, vinto le classifiche di Corridonia (suo feudo) e Capannelle, e coronato al meglio i venti anni di una carriera iniziata nel 1996. Marcelli ha montato 1243 corse, qualcosa in meno rispetto alle 1296 del 2015, ma è stato sempre costante pur avendo una media vittorie più bassa di altri fantini. Secondo infatti si è confermato Carlo Fiocchi, autore di una stagione ad altissimo livello grazie alla quale ha ottenuto 174 vittorie, che sono la sua migliore stagione in carriera, ma non abbastanza per conquistare il titolo di migliore della stagione. Un pò come la Roma nel campionato di calcio, che ci arriva sempre vicino ma non raggiunge mai l’obiettivo. Ma qui non si gioca a bocce, dove si vince andando vicino all’obiettivo. Però Carletto ci ha provato in ogni maniera, è stato stimolato, e si è confermato un top jockey a livello internazionale, sempre più richiesto. Il 2017 può essere l’anno della consacrazione a livello di Gran Premi. Per lui 884 corse montate, significa una media del 19,68% mica male. Diciamo che è il vincitore morale del titolo perchè è quello che ha più somme vinte di tutti con i suoi €1,343 milioni messi in cassetta, meglio di tutti gli altri. Il secondo per premi è Dario Vargiu, che non ha superato stranamente la centuria (non succedeva da più di 10 anni) in questo 2016 rispetto a tutti gli altri anni ed è rimasto a quota 84, mentre Luca Maniezzi dopo l’exploit del 2015 è rimasto stabile con 137 vittorie e 1 milione di euro vinti. La percentuale di vittorie più alte in assoluto, con almeno 100 monte effettuate in Italia, è stato Fabio Branca con 72 vittorie spremute da 271 monte, con una media del 26,57% e somme vinte che sfiorano il milione di euro. Ma per lui un 2016 da incorniciare grazie alla neo paternità di due gemelline! Ancora complimenti.
Tra gli altri con media alta va annoverato anche Silvano Mulas che ha fatto una prima parte di 2016 scintillante, del quale ricordiamo anche la vittoria con Conselice nel Regina Elena G3, ed una seconda parte più moscia ma comunque in linea con la prima parte del 2016. Per lui comunque 96 vittorie in stagione e €952,000 di somme vinte con una media del 18,75%.
Rimanendo sempre in tema di quelli che hanno vinto almeno 100 corse vanno menzionati Salvatore Basile, titolare di 134 vittorie in stagione, la sua migliore in assoluto visto che negli anni precedenti non aveva mai superato quota 100, ed una media del 17,75%. Sal da qualche settimana è alle prese con un brutto infortunio, doloroso più che altro, al costato dopo una caduta prima di andare in partenza a Capannelle. Riprenderà a metà Gennaio la sua corsa all’albero delle vittorie. Altro titolare di oltre 100 vittorie in stagione il sempre costante Samuele Diana, che ha vinto 111 corse con una media del 17,96%. Anche per lui si tratta della migliore annata della sua carriera, ha raggiunto quota 968 in generale, il 2017 ci farà celebrare le sue 1000 vittorie se continuerà così. Tra gli altri quasi in sordina è passato lo staordinario 2016 di Mario Sanna, uno che monta bene anche se viene adeguatamente supportato solo in Toscana. Per lui 101 vittorie nel 2016, prima centuria conquistata per un jockey che ha nel suo palmares anche una vittoria nel Lydia Tesio di Turfrose. Bravo Mario! Altro che ha avuto la sua migliore stagione della carriera è Mirco Mimmocchi, che dopo 2 anni passati in Inghilterra è tornato in Italia carico. Il 2016 gli ha riservato 53 vittorie, la migliore della carriera per il 33enne jockey di Ciampino.
ALLENATORI: Tra gli allenatori c’è da registrare il solito dominio della famiglia Botti. Stefano, attraverso le denominazioni “Ald.&S. Botti” e A. Botti, ha ottenuto il primo gradino del podio con vittorie quantificabili in 224 affermazioni, meno delle 260 di due anni fa, ma comunque un numero rilevante per il dominatore in ogni categoria, capace di vincere con molti effettivi tante corse, a partire dalle vendere e passando per i gran premi. Quest’anno è sfuggito il Derby, ma non sono sfuggiti Parioli e Regina Elena. Endo Botti è stato titolare di un grande 2016 con Cristiana Brivio e la coppia ha vinto 101 corse, con dentro anche i PSA, ed è stata la migliore stagione in ascesa dopo quella da 90 vittorie nel 2015. Da ricordare la vittoria di Kaspersky in Germania a Dusseldorf, copertina di un 2016 da incorniciare. Il 2017 sarà foriero di ulteriori vittorie, ci scommettiamo.
Al quarto posto nella classifica allenatori c’è Paola Maria Gaetano, vincitrice di 84 corse, in progresso rispetto alle 82 del 2015. Ottimo anche lo score di Luigi Di Dio che ha ottenuto 38 vittorie, 4 in più al 2015 già ottimo. Comunque le statistiche degli allenatori in questo anno sono molto diluite, sintomatico che qualcosa sta cambiando e nonostante la crisi ed i pochi cavalli ci sono molti giovani emergenti che faranno parlare di se in futuro.
CAVALLI: Tra i cavalli, veri protagonisti del nostro mondo, quello che ha vinto di più in termini di affermazioni è stato ancora Lupus Inchimax, già campione nel 2015, ed autore di altre 8 affermazioni nel 2016. Su di lui ci sarebbe da fare un discorso ampio, in base anche all’apertura che l’ippodromo di Napoli gli ha concesso in termini di programmazione, ma sta di fatto che le ha vinte e li sono. Più meritate sono quelle di Kathy Dream, vincitrice di 7 corse su 8 nel 2016, partita dalle vendere ed arrivata a vincere l’Aloisi G3 in maniera strepitosa. A 6 vittorie troviamo la eroina del Casalone Red Roof, che in casa non sbaglia un colpo, poi Colony The Best che è cresciuta tantissimo tra Tagliacozzo, Roma e Napoli, poi Bridge Mimmo sempre a Roma, Rayos De Sol e Salar Glorious, tutti a quota 6 come Auxilla, del resto.
SCUDERIE: Tra le scuderie la CHIMAX si conferma leader con 115 vittorie, comprese le prove in gentlemen, 7 in più rispetto al 2015. Vittorie che vanno ripartite per vari allenatori a cui sono intestati i cavalli tra cui anche Domenico Chianese, Massimiliano Narduzzi, Fabio Marchi. Al secondo posto c’è la Effevi con 67 vittorie più le 23 della New Age, ha fatto meglio del 2015, poi i Dioscuri con 59 mentre la Razza dell’Olmo ne ha 57. E queste ultime 2 entità hanno vinto meno corse del 2015. Chi ne ha vinte più dell’anno scorso è stato Mark Cuschieri passato a 48 affermazioni, con il proprietario Maltese che sta crescendo anche in qualità di effettivi acquistati.
La Dormello, dopo tanti anni di anonimato in termini di vittorie, sta tornando a macinare risultati grazie anche all’approdo di Riccardo Santini con il quale ha ottenuto 34 vittorie, più del doppio delle 16 del 2015 e delle 9 del 2014. Evidentissimo!
STALLONI ITALIANI E NON SOLO: Tra gli stalloni, in questo 2016 figura in testa Mujahid con 55 vincitori da ripartire per 84 cavalli che hanno corso e 96 vittorie in generale, con una media del 65,48%. Poi a 38 figura Red Rocks, a 33 Blu Air Force che però rispetto a Red ha avuto più vittorie (75 a 61).
Buonissima la percentuale di Frozen Power, altro residente in italia, con una media di winners to runners del 65%, praticamente a ridosso della certezza di Mujahid, 21 anni nel 2017. Frozen Power, in attesa in grande progresso nel 2017, ha ottenuto 27 vittorie frutto di 13 vincitori su 20 cavalli scesi in pista. Buona anche la media di Kingsfort (War Chant) che ha avuto un 2016 di tutto rispetto con 17 vincitori su 34 (il 50%), che hanno corso e 29 vittorie in generale. Tra i sire in Italia si conferma anche Desert Prince (47) e Pounced (43), ben supportati dai rispettivi allevatori.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A LUNEDÌ, GENNAIO 02, 2017