In una bella giornata di sole invernale siamo andati a visitare il trainer Marco Gonnelli nella sua scuderia di Varese, alle spalle dell’Ippodromo Le Bettolle, dove svolge da anni, con grande professionalità e dedizione, l’attività di preparatore di questi meravigliosi animali, i “galoppatori” o purosangue inglese.
Il trainer ha iniziato con i concorsi ippici, poi è diventato gentleman rider, in piano e successivamente in ostacoli, per poi ottenere la patente di fantino, e dal 1998 quella di allenatore. Marco è un inguaribile ottimista e di questo aspetto del carattere ha fatto la sua forza, utile anche negli attuali momenti non troppo felici, in cui versa l’ippica italiana.
Seduti nel suo ufficio mentre ammiriamo le coppe vinte dai suoi alfieri negli anni, mi rammenta che un proprietario in passato gli aveva detto: “… avevo i pantaloni corti ed il Conte Tolomei mi faceva presente che l’ippica era finita”. Il proprietario di cui si parla è il Dr. Gremiti che oggi ha 80 anni circa. “Quindi” aggiunge Marco,”nonostante le attuali avversità, l’ippica italiana sarà sicuramente in grado di sopravvivere a tutto e a tutti”. Questo il riassunto del pensiero che ovviamente noi condividiamo.
Il pensiero positivo e vincente si riverbera anche nei componenti del team, sono in otto, agguerriti e volenterosi. Innanzitutto Monica Gonnelli la moglie, a cui è affidata la gestione dell’ufficio, punto nevralgico della scuderia, poi il caporale di scuderia Gianmaria Grilli, le amazzoni: Giuditta Mandelli, proprietaria di Ballabar (Geri) e Valentina Oglialoro ed ovviamente i lads (nella foto in alto).
Un’altra peculiarità del modo di approcciare il lavoro da parte del trainer è l’attenzione del particolare, sia con un occhio verso il cavallo a 360 gradi, sia rivolto a quegli aspetti collaterali dell’attività, spesso trascurati, ma molto importanti, come i trasporti per raggiungere i campi di corse, la sicurezza, la gestione delle relazioni con i vari fornitori, utili per la continua ricerca del bene “dell’atleta cavallo”. Abbiamo affrontato anche l’argomento sponsorizzazioni, che sono ovviamente cosa gradita ed andrebbero incentivate ulteriormente nel comparto ippico.
Mentre parliamo le uscite dei cavalli si susseguono senza sosta. Gli effettivi oggi sono 35 di cui 8 sono puledri ed a breve ne aspettano di nuovi in scuderia. Tra i soggetti più rappresentativi ricordiamo Avabin, che ha vinto due Listed Race: Criterium Nazionale e Città di Napoli, ultimamente il velocista non brilla per la forma, ma pian piano Marco lo sta riportando allo stadio ottimale. Seguiamo i lavori di Can Chen Junga, ottimo nel suo giro e mezzo di pista sul tracciato in sabbia, dotato fisicamente e voglioso di “andare”, lo segue Musa d’Oriente che si presenta generosa e propositiva e Dock Red nella fase finale di un’apertura di fiato ( foto sopra). Poi i lavori di preparazione terminano e le piste vengono chiuse per essere sistemate, perché nel pomeriggio ci sono le corse ed il Team Gonnelli schiera ben cinque soggetti al via, tutti con possibilità di ben figurare.
Oltre ai già citati Avabin, Can Chen Junga e Musa d’Oriente, rammentiamo altri soggetti molto validi che sono stati presenti o che tutt’ora sono presenti in scuderia da Marco, come: Albajulia, Gordon Gekko e Agastache che nel 2015 e nel 2016 si sono distinti con la giubba del Team Gonnelli o con una delle altre giubbe proprietarie dei cavalli in gestione dal trainer, una su tutte la storica casacca giallo-nera della Sc. Ippogrifo (nelle foto la vittoria del Premio Ildo Tellini nel 2015 con Can Chen Junga). Un ricordo particolare va ad Olimpyakos, il purosangue che ha dato le prime grandi gioie a Marco Gonnelli come trainer. Il controller e responsabile del servizio accoglienza in scuderia è un simpatico jack russell ovviamente di nome Jack.
Daniele Fortuzzi
ph. Daniela Carlotti e archivio Marco Gonnelli
Milano, 20/12/2016
Gonnelli Team, Via Galdino da Varese, 21 – 21100 Varese