Forza d’animo, passione, coraggio, amore, dedizione, cultura. Non esiste una sola parola capace di riassumere quello che alcune persone sono capaci di eseguire, sistematicamente, tutti i giorni, metodicamente, col sorriso sulle labbra e con estrema attenzione al rispetto della persona, ogni giorno, giorno dopo giorno.
Parliamo di persone, che abbiamo conosciuto un paio di mesi fa, in occasione della presentazione dell’evento EQUI-BLU, di cui Roberto Lambruschi è l’ideatore e coordinatore, che hanno saputo leggere l’amore per il cavallo e metterlo a disposizione di altri meno fortunati: l’equipe di EQUITABILE che ricordiamo, è il Movimento che dal 2008 promuove attività equestri nel Terzo Settore con particolare attenzione verso gli strati più deboli della popolazione (disabilità, disagio, interculturalità, rischio di esclusione sociale…) e finalizzato a creare importanti occasioni di incontro e confronto tra le diversità attraverso il cavallo e l’equitazione.
Ieri EQUITABILE, ha organizzato gratuitamente l’evento EQUI-BLU che si è svolto in contemporanea in 30 centri equestri italiani, un evento che noi di Galoppo & Charme abbiamo fortemente sostenuto ed al quale ieri abbiamo partecipato. Una manifestazione che ha avuto come obiettivo il desiderio, avverato, di mostrare che i diversabili se adeguatamente seguiti, sono in grado di proporsi come cavalieri normodotati, svolgendo esercizi a cavallo in modo ineccepibile. Durante la giornata dell’evento, che si è svolto nell’Azienda Agricola e Centro ippico “La Camilla” a Concorezzo (MB), oltre alle attività di introduzione all’ippoterapia, sono state organizzate passeggiate in carrozza, pesca sportiva per tutti, avvicinamento agli animali da fattoria, lezioni di mascalcia e “nutellata” finale.
Vorremmo mettere l’accento sul lavoro che viene svolto quotidianamente dagli istruttori qualificati che operano nel sociale, dedicando la loro attività a persone diversabili. Dobbiamo sinceramente dire che vedere all’opera Roberto Lambruschi con i suoi preparatissimi istruttori, ieri sabato 2 aprile, dapprima al “Rodeo Ranch” di Cernusco sul Naviglio (MI), poi al Centro Ippico “La Camilla” è una cosa che non ti può lasciare indifferente.
Parlare coi genitori di questi bambini e con gli stessi bambini, è un apprendimento sociale ed emozionale che va oltre ogni aspettativa pensabile. Vedere i bambini a cavallo che svolgono gli esercizi per migliorare gli aspetti fisico-ambientali che li affliggono è costruttivamente coinvolgente.
Perché il cavallo? Ieri lo abbiamo capito molto a fondo. Non solo per l’intuibile ed importante discorso dell’equilibrio, ma per tanti aspetti collaterali che non risultano istintivi ed immediati. Il cavallo è un animale silenzioso, di base lento armonico e ritmico nel suo incedere, è esteticamente bello, è simmetrico, è grande, sa sopportare perché è buono di indole. Il cane abbaia e spesso è invadente, il gatto è solitario e non ama la confidenza immediata. E tutto questo il bambino diversabile lo sente e sul cavallo comincia a perdere quelle resistenze psico-affettive che spesso lo limitano.
E’ difficile trasferire in un articolo quello che noi abbiamo visto ieri, osservando la dolcezza e l’infinita pazienza con le quali gli istruttori dapprima preparano i bambini, i ragazzi, o gli adulti stessi a salire sul cavallo, a mettersi nella giusta posizione, a prendere contatto e confidenza con l’animale, poi li accompagnano in una passeggiata che dura mezz’ora nel paddock, infine parlano coi genitori per spiegare il lavoro svolto. E’ un momento di estrema intensità emotiva, ma vi assicuriamo che è come entrare in un mondo con chiavi di lettura inaspettate e codici di sensibilità particolari.
Ogni bimbo ha una specificità che lo rende unico nel suo essere e l’istruttore deve pian piano lavorare sul problema e fargli fare tutti quei movimenti che servono a farlo interagire con il cavallo che in quel momento è la sua realtà di vita. L’ippoterapia è tutto questo, ma per approfondire l’interessante argomento vi suggeriamo qui di seguito, i link del sito www.equitabile.it che lo trattano:
http://www.equitabile.it/i-benefici-dellippoterapia/
http://www.equitabile.it/domanda-cosa-serve-lippoterapia/
http://www.equitabile.it/lequitazione-integrata-ed-il-modello-bio-psico-sociale-dellicf-2002/
EQUI-BLU è una manifestazione che è stata appositamente creata in occasione della Giornata Mondiale sulla Consapevolezza dell’autismo voluta dall’ONU, in cui il cavallo ed il diversabile si sono proposti all’unisono appunto “per essere parte del mondo e non un mondo a parte”
Un grazie a Roberto ed ai suoi ragazzi per tutto quello che ieri ci avete saputo trasferire, un bagaglio di emozioni che ci siamo resi conto, vale più di ogni altra cosa.
Milano, 3 aprile 2016
Daniele Fortuzzi e Daniela Carlotti
Ph. Daniela Carlotti
EFFETTI POSITIVI DELL’EQUITAZIONE INTEGRATA
Scritto da Roberto Lambruschi coordinatore di EQUITABILE
I benefici che derivano dall’utilizzo del cavallo sono innumerevoli:
· Muscolatura: attraverso l’equitazione tutti i muscoli del corpo lavorano in maniera simmetrica, senza predominanza laterale. Ma quando esistono deficienze muscolari, come nel caso dell’emiplegia, un gruppo muscolare tende a prevalere su un altro. Il lavoro svolto a cavallo aiuta lo sviluppo armonioso e globale dei diversi sistemi muscolari: i muscoli della coscia concorrono alla tenuta; i muscoli delle gambe, assicurando il mantenimento del contatto, permettono di utilizzare il tallone e favoriscono la percezione tattile; i muscoli della parete addominale sono fondamentali per ammortizzare le forze, accompagnare i movimenti del cavallo e mantenere l’equilibrio. E’ inoltre importante che i gruppi muscolari del tronco agiscano sinergicamente, questo favorisce la flessibilità e facilita il ruolo di ammortizzatore. Infine i muscoli delle braccia ed avambracci concorrono all’elasticità del gesto che deve compensare i movimenti del cavallo. Per eseguire un movimento armonico e decontratto, si praticano degli esercizi detti di rilasciamento: sono esercizi di decontrazione effettuati a cavallo e che hanno lo scopo di annullare le contrazioni inutili e nocive e le posizioni difettose che portano ad un cattivo assetto;
· Equilibrio: il movimento tridimensionale del cavallo causa nel soggetto un continuo spostamento del baricentro; questi continui aggiustamenti di posizione aiutano il cavaliere a sviluppare, o a migliorare, il proprio equilibrio che molto spesso risulta carente in soggetti con menomazioni fisiche e che causa grossi problemi nella vita di ogni giorno. Inoltre, questo senso di equilibrio acquisito poco a poco, permette di prendere coscienza del proprio corpo: il bambino disabile arriva a percepire e capire che il suo corpo, attraverso il lavoro muscolare, gli impedisce di cadere da cavallo ed è in grado di assumere posizioni nuove in relazione ai nuovi movimenti del cavallo;
· Ritmo: fa parte della nostra vita fin dal concepimento: il battito del cuore materno è il primo ritmo che il bambino percepisce ancora prima di nascere; l’ascolto della frequenza cardiaca materna e il cullare della mamma associato alle nenie assicurano il rilassamento del bambino. Anche nella vita adulta siamo molto sensibili al ritmo: ci agitiamo quando siamo ansiosi e magari dondoliamo su un piede e sull’altro quando siamo in preda ad un conflitto. Il passo del cavallo è molto ritmato ed ha un forte effetto cullante e calmante sul cavaliere. Questa attività ritmica elimina i movimenti parassitari, regolarizza il deficit della forza nervosa e procura delle sensazioni molto piacevoli;
· Sistema cardiaco e respiratorio: come abbiamo già visto, il movimento ondulatorio del cavallo viene trasferito al cavaliere provocando una stimolazione neuromuscolare che influisce positivamente sul sistema cardiaco e respiratorio; questo può anche favorire un miglioramento del linguaggio.