Domenica 13 marzo 2016. Agilità, lucidità, freddezza, preparazione atletica, capacità professionale: queste le qualità del fantino Mario Esposito che, aiutato dall’esperienza di un bravo artiere è riuscito ad evitare il peggio al tondino del Premio Apertura a San Siro Galoppo. (Servizio fotografico in esclusiva di Galoppo & Charme)

 

La vita del fantino è fatta di grandi sacrifici e di grandi gioie, perchè deve riuscire a tenere il peso e si esalta quando riesce a montare grandi cavalli. Ma è anche fatta di momenti di grande pericolo, come è accaduto al grande fantino italiano Mario Esposito, 2 giorni fa domenica 13 marzo al tondino nel Premio Apertura, corsa clou della Riunione all’Ippodromo Milano San Siro Galoppo, super affollato di allenatori, proprietari, ospiti, istituzioni, fra cui anche il Sindaco di Milano Pisapia e l’europarlamentare e segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini. Ore 16.20, vengono chiamati i cavalli al tondino di presentazione dallo speaker, ore 16.30 vengono chiamati i fantini a presentarsi, rito che si ripete dal 1920. Sono in dodici i purosangue che fanno bella mostra di sè davanti al pubblico, mentre le autorità presenziano le operazioni di preparazione gestite dagli allenatori. Lo speaker dice: “fantini in sella”, sollecitato dal commissario di corsa.

Ed ecco che ogni fantino si reca dal proprio cavallo ed è qui che Mario Esposito, pluridecorato jockey con esperienza comprovata, si ritrova sbalzato di sella dal suo Barbizon Plaza che, probabilmente disturbato dalla folla, si impenna e sferra due calci alla staccionata che separa i cavalli in rassegna dal pubblico. Sono attimi, frazioni di secondo, in cui il fantino deve riuscire a scendere di sella come un lampo e ad allontanarsi dal cavallo “scosso”, mentre l’artiere deve riuscire con grande energia e capacità professionale, a portare l’animale ad uno stato di tranquillità tenendolo alla lunghina e cercando di non fargli pestare il fantino a terra. Ma Mario è agile e reattivo e sa come si deve scendere al volo dalla sella e tenere le giuste distanze dal purosangue ed il bravo artiere dell’allenatore Varchetta ha la giusta capacità per gestire al meglio la situazione. La sequenza fotografica della nostra fotografa che è riuscita a “cogliere l’attimo” sono esplicite, e solo una grande esperienza e preparazione atletica ha permesso al fantino di evitare il peggio. Freddezza e lucidità sono le armi in corsa del  grande Mario e gli sono servite in questo caso non facile da gestire. Poi, una aggiustata agli stivali, una spolverata alle ginocchia e via di nuovo in sella per il Premio Apertura e tante altre corse che lo vedranno impegnato nel 2016 non solo in Italia, con la storica giubba della Dormello Olgiata di cui è prima monta quest’anno. Appena rientrato da Singapore, dove ha collezionato una serie di vittorie, Mario Esposito di campioni ne ha interpretati tanti, fra cui Vedelago col quale ha vinto il Premio Presidente della Repubblica nel 2013.

Un grande plauso da tutti noi di Galoppo & Charme al “Super Mario dell’ippica italiana”.

Daniele Fortuzzi 

Ph. Daniela Carlotti