Mentre in Europa la stagione è già conclusa, ad Oriente cominciano i veri fuochi pirotecnici. Domenica a Tokyo va in scena la 35° edizione della Japan Cup, magari non “sentita” come l’Arima Kinen (in programma il 27 Dicembre) ma comunque un evento in grado di catalizzare un bel po di attenzioni. Sempre attenti a preservare la qualità locale, i giapponesi cercheranno di vincere per la decima volta consecutiva una prova nella quale sono fortissimi. Forti della loro qualità, visto che da anni hanno deciso di investire pesantemente nell’allevamento con le migliori fattrici europee acquistate anche per “dissanguare” rispetto all’inflazionato
Deep Impact, oltre che ad acquistare delle linee di sangue non presenti dalle loro parti. I cavalli giapponesi hanno un motore fuori dal comune, sono potenti, veloci e resistenti. Mirco Demuro e Umberto Rispoli dixit. L’ultimo a vincere la Japan Cup è stato
Alkaseed con Frankie Dettori per Luca Cumani. Il penultimo europeo a vincerla è stato proprio l’italiano
Falbrav, ancora con Dettori in sella, per Luciano D’Auria ed i colori della Rencati stravinse nell’edizione disputata a Nakayama. Successivamente ci hanno provato, dei non giapponesi,
Ouija Board nel 2006, finita terza, lo scorso anno
Ivanhowe fu sesto,
Up With The Birds 16°,
Trading Leather ebbe un infortunio, nel 2010
Voila Ici terminò 16°.
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Nel mezzo, molto Giappone….
Quest’anno ci proveranno in 4 degli europei e sono
Trip to Paris (Champs Elysees),
Erupt (Dubawi),
Ito (Adlerflug) e
Nightflower (Dylan Thomas). Trip è allenato da Ed Dunlop ed è reduce da un quarto posto nella Melbourne Cup G1. Ha cominciato la stagione 2015 in europa il 28 Marzo, poi ha corso 10 volte tra inghilterra ed Australia, con le ultime due molto buone. Può aver mantenuto la forma, trascinata fino a qui. Non è ancora uscito dalla quarantena, venendo dall’Australia. Gli altri europei l’hanno terminata nelle ultime ore ed hanno raggiunto il centro di allenamento del JRA. Per
Eruptnon sarà semplice. Nel 2015 ha corso molto e dopo una suite di 4 vittorie consecutive tra Aprile e Luglio, è incappato in quarto posto nel Niel G2 a Longchamp il 13 Settembre, e poi ha tentato l’Arc correndo alla grande e finendo quinto a 3 lunghezze e mezzo da
Golden Horn, senza nemmeno troppa fortuna sul percorso. Insomma, può avere il colpo in canna sul finire della stagione, ma dovrà esser stato molto bravo Francis Henry Graffard con il
Dubawi della famiglia Niarchos.
Ito è un 4 anni progressivo capace di migliorare tantissimo a 4 anni, nel 2015. I suoi risultati migliori sono cominciati a Giugno, vittoria convincente a Baden Baden in G2 poi ad Hoppergarten un secondo posto dietro
Second Step nel Grosser Preis von Berlin, poi quarto a Colonia dietro a
Nightflower nel Preis von Europa e di nuovo ha disperso
Prince Gibraltar nel Grosser Preis von Bayern di Monaco ad inizio Novembre, per 4 lunghezze. E’ in ascesa continua, un tentativo logico.
La femmina è Nightflower, allenata da Peter Schiergen, è arrivata seconda nelle Oaks tedesche, ma poi ha saputo combattere alla grande anche con gli anziani: seconda nel Preis von Baden alle spalle di Prince Gibraltar il 6 Settembre e poi ha dominato il Preis von Europa, già citato, tenendo dietro di se Ito. Insomma, linee che si mescolano, ma è una cavalla che fa bene la distanza ed ha una scorza durissima.
Vincere da loro è molto difficile, anche per una questione di stagione. Gli europei di solito arrivano a Dicembre con le pile scariche e dopo aver osservato una quarantena dura dopo un viaggio lunghissimo. Praticamente, o si prepara da lontano o i locali non devono essere fenomenali e allo stesso tempo chi ci prova deve essere sopra le righe. Quindici giapponesi sono stati nominati per un campo che dovrà essere al massimo di 18 unità. Al momento il favorito è il 5 anni Lovely Day (King Kamehameha) allenato da Yasutoshi Ikee, quello che nella stagione “jappa” è stato più consistente con 6 vittorie, tutte a livello di Gruppo, in 8 uscite. Recentemente ha vinto Takarazuka Kinen e Tenno Sho autunnale, nella stagione ha corso 2 volte, quello che serve per arrivare al top nella Japan Cup. Se dovesse vincere domenica raggiungerebbe i miti orientali diOguri Cap (1988) e T.M.Opera O (2000) con 7 vittorie in una stagione. Se vincesse, sarebbe automaticamente cavallo dell’anno in Giappone. Ikee ha reagito nei giorni scorsi a chi diceva che i Giapponesi non sono fortissimi, dicendo che lui è convinto del suo e che sarà stavolta al 100% della condizione. Lovely Day non è l’unico a cercare un pizzico di gloria. Gold Ship (Stay Gold), il grigio matto, rientrerà direttamente dal Takarazuka dove non è partito. In carriera ha vinto 7 G1, punterà all’ Arima Kinen il prossimo mese, ma è un cavallo dotato e se si sveglia bene sono dolori per tutti. Nel 2013 è finito 15°, ma poi si è rifatto. Come sempre. Ikee presenterà anche la 3 anni Mikki Queen(Deep Impact), vincitrice di Yushun Himba (Japanese Oaks) e Shuka Sho, è una campionessa assoluta ed ha vinto 2 delle 3 prove della triple crown al femminile a livello locale. Vincitrice di 4 delle 7 corse disputate, non è mai andata peggio che seconda. L’altra femmina è Shonan Pandora (Deep Impact), una 4 anni, vincitrice lo scorso anno del Shuka Sho. Ha fallito il Tenno Sho con un quarto posto, ma con un finale in 33.4 secondi, il più veloce della corsa, per ottenere un quarto posto alle spalle di Lovely Day. Il suo trainer Tomokazu Takano non era soddisfatto, cercherà di rifarsi con i 2400 metri di Tokyo, e quel giorno i metri erano 2000. Con 5 vincitori di Gruppo 1 nel campo, ci sono altri esponenti di linee un pò più border line. Sounds of Earth (Agnes Tachyon), secondo nel Kikuka Sho (Japanese St. Leger) lo scorso anno. Nella stagione ha corso poco, solo 3 volte, ha ha rifinito la condizione a Kyoto nel Kyoto Daishoten G2 del 12 Ottobre, a mano destra rispetto a Tokyo, con un secondo alle spalle di Lovely Day, ed è molto considerato al gioco al momento. C’è poi Admire Deus (Admire Don), la terza scelta nel Tenno Sho primaverile e non al top nella stagione, l’8 anniPelusa (Zenno Rob Roy), settimo ma vicino nel Tenno Sho. Il ballo delle monte dovrebbe essere il seguente, con Mirco Demuro su Sounds of Earth, Ryan Moore dovrebbe montare Last Impact (Deep Impact), CP Lemaire su Pelusa e Yasunari Iwata su Admire Deus.