CAPANNELLE (ITY) RESULTS, domenica 15 novembre |
1:45 - Premio Buonalenta-Mem Giuseppe Valiani (Listed Race) (Fillies & Mares)1m2f, £14,728.68 1 Aury Touch 11/2 8 ran Distances: 1l, 2l, 1¼l Jockey: Dario Vargiu WIN (incl. 1 euro stake) |
2:20 - Premio Roma Vecchia (Listed Race)1m6f, £14,728.68 1 Duca Di Mantova 87/100F 7 ran Distances: ½l, 5l, ½l Jockey: Dario Vargiu WIN (incl. 1 euro stake) |
fonte : RacingPost
LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015Capannelle: Aury Touch il fattore freschezza nel Buontalenta, Duca Di Mantova superiore nel Roma Vecchia
Non c’era Stefano Botti ma, curiosamente, il trainer ha vinto in giornata come proprietario (vedi Conselice in maiden) e come allevatore in Listed. Domenica a Capannelle è calato il sipario sulle corse importanti del 2015, in attesa del Criterium di Pisa e qualche altro spuntarello qua e la, e per l’occasione tutti i fantini hanno montato con il cap nero in ricordo e per rispetto delle terribili vicende accadute in Francia. Siamo a fine stagione e la condizione è determinante, tanto che una come Reset In Blue è riuscita a non dare la stessa dimensione espressa nel Lydia Tesio arrivanto un pò bollita al Buontalenta Lr lasciando spazio all’altra bottiana Aury Touch (Pounced), allevata da Stefano Botti e venduta successivamente a Luciano Monaldi, capace di superare l’esame distanza con il massimo dei voti, alla prima occasione. La figlia diPounced (Rahy), molto duttile e maneggevole, si è fatta manovrare da Dario Vargiu che le ha fatto fare una bella progressione per battere Wordless (Rock Of Gibraltar) la quale aveva già piegato in lotta la stanca, appunto, Reset In Blue (Fastnet Rock) nelle fasi finali. IL VIDEO DELLA CORSA QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI. Il tempo finale è stato di 2m 03s. Aury Touch ha vinto 3 corse a 2 anni e nella stagione si era piazzata nel Seregno e nel Nogara. La mamma è A Touch Wild (Touch Gold), che fu acquistata per $150,000 alle Adena Springs Two-Year-Olds Sale del 2007 e vinse in corsa proprio per Stefano Botti, tanto da guadagnarsi una chance in allevamento.
Dario Vargiu ha completato e servito la doppietta immediata dominando anche il Premio Roma Vecchia in sella al leone Duca Di Mantova (Manduro) che, giunto quasi a 7 anni, ha concluso forse la sua migliore stagione della sua carriera dopo i piazzamenti nel St Leger e nel Jockey Club, prenotandosi per un’altra stagione di corse. Molto vitale dall’esterno, dopo una piccola incertezza ai 300 dal palo (complice un’ombra), ha battuto in lotta Ouragan Gris (Mastercraftsman). IL VIDEO DELLA CORSA QUI. IL RISULTATO COMPLETO QUI. Il tempo finale è stato di 2m 57,37s.
Allevato da Stefano Luciani, è prodotto della fattrice Vale Mantovani (Wolfhound), ora 15 anni, che come altri prodotti ha uno yearling femmina da Sea The Stars acquistata da John Ferguson per 90,000gns alle Tattersalls December Foal Sale dello scorso anno.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A LUNEDÌ, NOVEMBRE 16, 2015
VENERDÌ 13 NOVEMBRE 2015 Aggiornamento questione doping Cherry Collect. Stefano Botti fermo da subito, non più in attesa del ricorso. Cosa è successo
Dietrofront! A neanche 24 ore dalle dichiarazioni rese su Mondoturf da Stefano Botti riguardante l’affaire Cherry Collect, il Ministero delle Politiche Agricole ha deciso per la sospensione immediata dell’esercizio delle funzioni per l’allenatore di Cenaia che, dunque, da domenica passerà i cavalli sotto il nome di Endo, come da programma pubblicato. Eppure la questione era stata congelata dallo stesso Ministero, proprio in corrispondenza del ricorso effettuato al Consiglio di Stato, dopo che il Tar aveva dato parere negativo alla sospensiva richiesta dagli interessati.. Il Ministero, alla fine, ha invece deciso di renderla effettiva da subito. Seguiranno novità.
Aggiornamento del 14 Novembre a cura della redazione:
Onde evitare spiacevoli speculazioni e strumentalizzazioni, ci preme sottolineare che noi di MONDOTURF, NON ABBIAMO mai preso una posizione in merito, proprio in virtù della caducità delle decisioni, in mondo che ci circonda dove tutto cambia in un battito di ciglia, come del resto è successo. Vi facciamo la cronistoria: Punto 1) Ad inizio settimana si sono sparse le voci con la sentenza del tar che respingeva la richiesta di sospensiva, questo accadeva di giovedì 6. Punto 2) Indignazione popolare sui social per la vittoria nel Roma, il giorno 9, e nell’ingresso del ring da parte di Stefano Botti, a cui (punto 3) ha fatto seguito un comunicato da loro pubblicato per difendersi dalle accuse maturate da vari social, a loro dire, a cura di millantatori, minacciando querele. Magari consigliati da qualche Avvocato.
Poi, punto 4, la telefonata che abbiamo ricevuto giovedì mattina (il 12) da Stefano Botti nella quale , proprio per spegnere sul nascere ogni accusa, l’allenatore ci aveva assicurato di essere tranquillo nella sua posizione perchè, in quel momento, nessuna squalifica gli era stata notificata e, qualora ci fosse arrivata, si sarebbe adeguato. Ma fino a quel momento no, e dunque anzi aveva tutto il diritto di entrare all’insellaggio, avendo avuto rassicurazioni anche dal Ministero per poter compiere tutte le operazioni da allenatore attraverso un fax inviato alle società di corse. Punto 5: Quel documento, in effetti, non lo abbiamo mai visto (colpa nostra, in effetti) e neanche 24 ore (punto 6) dopo il Ministero ha deciso che quella sentenza del TAR era già effettiva dal 6. La nostra unica colpa è stata quella di credere a parole non supportati da fatti (vedi fax spedito alle società di corse), e di aver riportato le informazioni come ci erano state girate. Speriamo non ci siano altri punti, ma immaginiamo arriveranno. Perchè, punto 7, tutto cambia, perchè nulla è mai come sembra, perchè viviamo in uno Stato come quello italiano.
A questo punto, per evitare qualsiasi millanteria, speriamo che il Ministero renda pubblico negli archivi chi è vittima di squalifica, e come funziona esattamente l’iter di una squalifica. Dal momento della prima analisi, della seconda ed il tempo che intercorre prima di una sanzione, che sia squalifica o pecunaria.
Onde evitare spiacevoli speculazioni e strumentalizzazioni, ci preme sottolineare che noi di MONDOTURF, NON ABBIAMO mai preso una posizione in merito, proprio in virtù della caducità delle decisioni, in mondo che ci circonda dove tutto cambia in un battito di ciglia, come del resto è successo. Vi facciamo la cronistoria: Punto 1) Ad inizio settimana si sono sparse le voci con la sentenza del tar che respingeva la richiesta di sospensiva, questo accadeva di giovedì 6. Punto 2) Indignazione popolare sui social per la vittoria nel Roma, il giorno 9, e nell’ingresso del ring da parte di Stefano Botti, a cui (punto 3) ha fatto seguito un comunicato da loro pubblicato per difendersi dalle accuse maturate da vari social, a loro dire, a cura di millantatori, minacciando querele. Magari consigliati da qualche Avvocato.
Poi, punto 4, la telefonata che abbiamo ricevuto giovedì mattina (il 12) da Stefano Botti nella quale , proprio per spegnere sul nascere ogni accusa, l’allenatore ci aveva assicurato di essere tranquillo nella sua posizione perchè, in quel momento, nessuna squalifica gli era stata notificata e, qualora ci fosse arrivata, si sarebbe adeguato. Ma fino a quel momento no, e dunque anzi aveva tutto il diritto di entrare all’insellaggio, avendo avuto rassicurazioni anche dal Ministero per poter compiere tutte le operazioni da allenatore attraverso un fax inviato alle società di corse. Punto 5: Quel documento, in effetti, non lo abbiamo mai visto (colpa nostra, in effetti) e neanche 24 ore (punto 6) dopo il Ministero ha deciso che quella sentenza del TAR era già effettiva dal 6. La nostra unica colpa è stata quella di credere a parole non supportati da fatti (vedi fax spedito alle società di corse), e di aver riportato le informazioni come ci erano state girate. Speriamo non ci siano altri punti, ma immaginiamo arriveranno. Perchè, punto 7, tutto cambia, perchè nulla è mai come sembra, perchè viviamo in uno Stato come quello italiano.
A questo punto, per evitare qualsiasi millanteria, speriamo che il Ministero renda pubblico negli archivi chi è vittima di squalifica, e come funziona esattamente l’iter di una squalifica. Dal momento della prima analisi, della seconda ed il tempo che intercorre prima di una sanzione, che sia squalifica o pecunaria.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A VENERDÌ, NOVEMBRE 13, 2015
LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015Lo status di alcune delle nostre corse è in bilico dopo il 2015. Mario Berardelli ne parla per concessione del Trotto & Turf
Con la disputa delle pattern in programma nel pomeriggio del Roma è calato il sipario sulle corse di selezione alte nel nostro paese. Auguriamoci che ci siano anche nel prossimo anno. Con i chiari di luna attuali ci vuole una buona dose di ottimismo. Ce ne dotiamo, non costa molto. Qui ci preme comunque analizzare le pattern che sono alle spalle dal punto di vista della loro valenza. Ci sembra sia l’argomento tecnico principale in questo momento o uno dei principali. Possiamo farlo in due maniere: la prima oggettiva al 100%, la seconda molto meno e quindi suscettibile di censura da parte di chiunque la pensi diversamente anche se cercheremo di essere il più possibile vicini alla realtà.
Dunque iniziamo della prima analisi che è obbligatoriamente oggettiva in quanto esamina i dati delle nostre pattern nei due anni precedenti e se anche non si è d’accordo peggio per noi perché sono sentenze passate in giudicato emesse dal Comitato Pattern e della Assemblea mondiale degli Handicapper. Fanno status punto e basta e sono valori che trovate pubblicati sul librone delle pattern e che debbono poi essere uniti a quelle del 2015 che usciranno fuori dalla riunione di Hong Kong degli handicapper di tutto il mondo (per noi l’ottimo Lorenzo Rossi) nei giorni del meeting.
Successivamente il Comitato che si riunirà a gennaio farà le sue scelte e valutazioni anche politiche e insomma prenderà le sue decisioni che saranno inappellabili. Questa è di gruppo uno, questa due e questa altra tre e non si discute. Piaccia o non piaccia. Ovviamente faranno la media degli ultimi tre anni. Le nostre corse di gruppo nel 2015 sono state 28. I gruppi tre hanno avuto nel 2013 e nel 2014 queste valutazione incontestabili. Corse di due anni, valore richiesto 100.
Primi Passi (104,50 e 101,50) , Berardelli ( 99,25 e 101) .Corse di due anni femminili, valore richiesto 95 : Dormello ( 95,75 e 99,75). Altre corse di gruppo tre femminili , valore richiesto 100 : Elena ( 100 e 100,75), Cumani ( 99,50 e 101,25), Verziere Cirla ( 98,75 e 101,25). Altre pattern di terzo gruppo , valore richiesto 105 : Ambrosiano
(105,50 e 103,25), Parioli ( 105,25 e 106,75) , Tudini ( 105 e 102,50), D’Alessio ( 106 e 105,75) , Giubileo ( 107 e 107,50) , Piazzale ( 102,75 e 107,25) , Omenoni ( 101 e 104), ST leger ( 97,75 e 101) , Chiusura ( 105,75 e 104,50) , Ribot ( 105 e 103,25) e Aloisi ( 100,50 e 106,75). Questo è il quadro e come ognuno potrà vedere più o meno le nostre corse di gruppo tre sono in quota a parte il St Leger che, opinione personale, non è per niente una corsa di selezione e non piangeremo se la dovessero declassare. Difficile che , anche valutando quelle del 2015 ( questo compito lo lasciamo a voi, per i gruppi tre), vengano declassate.
Veniamo adesso ai gruppi due con valutazione 105 : Gran Criterium ( 104,75 e 105,25), Oaks ( 104 e 103,50). Valutazione 110 : Derby ( 108 e 109,25) , Vittadini ( 103 e 109) , Federico Tesio ( 112,50 e 109,50). Anche osservando queste valutazioni possiamo soggettivamente essere più o meno ottimisti . Dovrebbero restare tutti nel loro status. Qui siamo intervenuti, ovviamente in maniera soggettiva e quindi senza valore certificato ma solo indicativo. Il Tesio non si discute perché anche nella edizione 2015, prendendo furbamente i valori massimi di Racing Post ( come per tutte le altre pattern) abbiamo Dylan Mouth a 116, Bertinoro a 102 ma poi Cleo Fan a 111 e Duca di Mantova a 108. Nei tre anni siamo dentro ricordando che il Comitato può applicare tolleranza . Idem per il Derby che comunque anche politicamente difficilmente verrebbe retrocesso ulteriormente. Non raggiunge nei tre anni il 110 ma sfiora il 109 che può bastare , quest’anno Goldstream a 111 progresso, Sound of Freedom 107 progresso, poi Time a 105. Il Gran Criterium cui basta 105 sembra in salvo di suo perche li vale precisi nei due anni precedenti e quest’anno porta un Biz Heart a 107 con Basileus a 102 ma Gerard’s Quest a 91. Considerando i tre anni dovrebbe restare in quota. Sembrava soffrire il Vittadini ma è in ascesa e in fondo lo scorso anno è salito a 109 e quest’anno lancia un Karpersky a 113 e un Circus Couture che chiude l’anno a 114, possono bilanciare Longina a 103. Infine le Oaks ( vale il discorso del derby, difficile altra retrocessione politicamente parlando) , nelle due annate precedenti sono ad un punto e qualcosa dalla meta, quest’anno se prendiamo il valore finale di Lovelyn a 115 si compensa il doppio 102 delle altre due e non dimentichiamo che parliamo di traguardo a 105. Sui gruppi tre e sui gruppi due la abilità dei nostri rappresentanti dovrebbe portare a casa le conferme anche se nulla è scontato perché i soli dati veri sono quelle del 2013 e 2014, gli altri sono nostri artifizi o quasi. Il buon senso tuttavia aiuta sempre. Restano i gruppi uno e qui se uno fa lo sceriffo butta via la chiave tranne che in un caso. Vediamo. Valore 110 solo il Lydia Tesio con 110,25 e 109,50 e quest’anno con Odeliz a 114 seguita da due 107 come Sound e Via Pisa. Nel triennio il 110 è sfiorato bene . A quota 115 siamo in ambasce e a gennaio sarà molto importante e difficile il lavoro dei nostri eroi che ci rappresenteranno. Jockey Club ( 111,75 e 108,50), Milano ( 110,75 e 108,75), Di Capua ( 108,75 e 114,50) , Roma (111 e 112,25), Repubblica ( 109 e 106,25). Se facciamo gli aritmetici ci mettiamo una pietra sopra e addio. Ci sono tuttavia altre considerazioni da fare. Le precedenti sono le annate terribili dell’ostracismo estero verso le nostre corse laddove adesso c’è chiaro un segnale di apertura di credito che in autunno diventata forte e ampia. Il trend è di ascesa rispetto ai due anni precedenti. Insomma forzando un po’ la mano prima gli Handicapper e poi il Comitato potrà tendere la mano al nostro turf , se non altro per ciò che ha rappresentato da ogni punto di vista in passato anche recente. Naturalmente ogni decisione del Comitato si rispetta e non si discute , sappiamo che ogni benevolenza è gradita ed è tale.
Comunque diamo una occhiata anche al 2015 di questi gruppi uno. Noi la buttiamo la , ognuno si faccia la sua idea. Usiamo sempre i valori massimi possibili che confermano, a nostro avviso il trend di ripresa. Jockey Club ( Lovelyn 114, Dylan Mouth 116, Duca di Mantova 108) , Milano ( Dylan Mouth 116, Billabong 107, Celticus 100 ma Duca di Mantova 108), Di Capua ( Red Dubawi 114, Bookrunner 109 poi Circus Couture fino a 114 con Karpersky a 113) , Roma ( Dylan Mouth 116 con Circus a 114 , Beutufull Heroine poco sopra il cento ma Guiliani 115 e poi Prince Gibraltar 119) , Repubblica ( Cleo Fan 111, Magic Artis 112 per ora, Wake Forest 112). Come vedete un po’ si sale in genere da tutte le parti, non si arriva in vetta è vero. Ci vuole una bella spinta e la voglia di scommettere su di noi. Gli ippici lo meritano : ippodromi e operatori fanno i miracoli. Gli altri ?