domenica 18 ottobre 2015. Ippodromo San Siro Milano Galoppo. Il Gran Premio del Jockey Club (G1) prende la strada di Germania. Lovelyn, dopo le Oaks aggiunge una perla notevole al suo palmares di vittorie italiane // Fantini del giorno: il fenomenale Andrasch Starke, il generoso Aragoni ed il geniale Carletto Fiocchi // Di seguito i commenti, i video e gli ordini d’arrivo delle corse più importanti della Riunione

 

Andrasch Starke vince il Gran Premio del Jockey Club (G1) in sella a Lovelyn

 

La giornata si presenta grigia con terreno dichiarato morbido, ma probabilmente è pesante e di quel tipo di pesante che piega le gambe, resta quindi ai fantini la capacità di trovare le strisce giuste di terreno dove far galoppare i propri campioni, il pubblico è comunque accorso numeroso perchè la Riunione odierna è di quelle che non si possono perdere: la più ricca del panorama milanese, 2 gruppi uno, 1 gruppo due, due gruppo tre ed una Listed Race. 

Si comincia con la Coppa d’ Oro Emilio Badini, un bell’Hp ad invito sui 1800 metri della pista media, con in sella gentleman riders ed amazzoni. Vince con un volo importante da cavallo pronto e di qualità John Sea (High Chaparral), coccolato da sempre in scuderia da Nicolò e Mauro Simondi, padre e figlio trainers, per i colori di Marco Romani. Poi subito la Gran Corsa Siepi di Milano (G1), nella quale parte in testa Chicago (Montjeu), dato a 15/1 all’apertura al betting, e vince chiudendo ad 11/1, quota stratosferica per le nostre siepi. Il cavallo è stato montato perfettamente da J. Vana jr. cadenzando un’ andatura di testa per la quale si è portato a spasso per 4000 metri gli avversari che non lo hanno mai attaccato, controllandosi tra di loro e forse considerando l’outsider non capace di arrivare in fondo, così come ha fatto, ma il trainer è Josef Vana, il grande Vana, che a Milano presenta sempre cavalli capaci di esprimersi al meglio. Inspiegabile il fatto che gli inseguitori, dopo tre chilometri di corsa non abbiano mosso adeguatamente all’attacco di Chicago, o forse più semplicemente non riuscivano ad impensierirlo. Nel finale l’ottimo Chiaromonte (Domedriver) prevale per il secondo posto sui due trained Paolo Favero – High Master e Sol Invictus – chiaramente favoriti al betting.

Premio Carlo Porta Hp (Listed Race), doppio km la distanza da percorrere. Prevale con pieno merito Slowpoke (High Chaparral) con una monta molto energica di Aragoni. La corsa: escono dalle gabbie e subito Can Chen Junga con in sella Pedroza prende la testa, seguito all’esterno da Celticus e Tony The Billy, gli altri dietro in gruppo. Proseguono così fino in dirittura, poi ai 600 finali parte l’accelerazione e mentre Can Chen Junga (Cima de Triomphe) rimane in quota, gli altri al comando fino a quel momento calano lasciando il passo al già citato Slowpoke ed a Mossiere (Manduro), che finisce secondo di una corta incollatura.

Premio del Piazzale, ma sopratutto Memorial Enrico Camici (G3) per cavalli di 3 anni ed oltre, 1800 metri da percorrere in pista grande. Diciamo subito che ha vinto Andrasch Starke con una monta, per la serie “non mollare mai”, nella quale ha in pratica alzato Felician (Motivator) da terra per 200 metri per andare a prendere l’ ottimo Sufranel (Galileo) in fuga dall’ inizio della retta, che finisce poi secondo. Terzo è il favorito Brisanto (Dansili), tedesco che forse non si è ritrovato sul tracciato o sul terreno con in sella Pedroza, oggi poco illuminato. Non pervenuti: Brex Drago a 5 lunghezze, Priore Philip a 10 lunghezze, Azari ad 1 lunghezza e 3/4 da Priore Philip.

Soggetti di 2 anni in pista, maschi interi e femmine, un tondino veramente bello, con cavalli preparati benissimo per l’appuntamento del Gran Criterium (G2) sui 1600 metri in pista media. E’ la grande vittoria di Carletto Fiocchi in sella a Biz Heart (Roderic O’Connor e Biz Bar), la consacrazione della famiglia Parri come allevatori accorti, attenti e capaci e la gioia dei proprietari, Sc. We Bloodstock una nuova sindacation. Giubba a strisce bianco – bordeaux e cravatte tone sur tone per il team. Secondo è Basileus (Dream Ahead) ben orchestrato in sella da Claudio Colombi che finisce a 2 lunghezze ed 1/4 dal vincitore. I primi due sono trained Stefano Botti, mentre il terzo è un Blueberry trained Marco Botti, Gerrard’s Quest (Captain Gerrard) finito comunque a 5 lunghezze circa, ma sicuramente da seguire, dotato di fisico. Il favorito al betting Royal Shaheen con in sella Pedroza ed il contro favorito Saent per i colori della Sc. Incolinx, sul palo non sono tra i primi attori, nonostante la ricerca della miglior striscia galoppabile in dirittura da parte del primo citato ed una corsa generosa (e forse molto dispendiosa) di testa del secondo. Finiranno rispettivamente quarto e quinto.

 

   

Carletto Fiocchi portato in trionfo dopo la vittoria nel Gran Criterium (G2) in sella a Biz Heart

 

Ed eccoci al Gran Premio del Jockey Club (G1) per cavalli di 3 anni ed oltre, distanza da percorrere 2400 metri della pista grande. Dylan Mouth (Dylan Thomas e Cottonmouth) il grande campione italiano finisce secondo, dopo un percorso di testa. Cleo Fan con giubba Sc. Effevi avrebbe dovuto fargli l’andatura, ma il campione si è dovuto invece costruire la corsa, metro dopo metro e su terreno forse non gradito, in pratica da solo. Il finale vede quella peperina di Lovelyn (Tiger Hill) che al largo di tutti arriva come un reattore e rifila al Bottiano di training ben 3 lunghezze col tempo di 2.38.8. Bisogna dire che la pista di San Siro, sia in primavera sia in autunno alla tedeschina piace molto, visto che si è portata a casa Oaks a maggio ed oggi il Jockey. Tralasciamo paragoni con le campionesse del passato, atteniamoci a questa vittoria che Andrasch Starke in sella, porta a casa in modo convincente e consistente: tedeschi sugli allori. Il Signor Felice Villa, patron della Sc. Effevi a cui appartiene Dylan Mouth, commenta brevemente, dichiarando: ” E’ andata più forte la tedesca su questo terreno, ora pensiamo al Roma”. Terzo finisce il sempre generoso Duca di Mantova (Manduro) per i colori della Sc. Incolinx, che quando il terreno è difficile rende sempre al massimo, bel cavallo. Quarta è la tedesca Paradise (Samum) con in sella Pedroza che, poco considerata al betting si è comportata molto bene, mentre delude il franco-marocchino Billabong. Gli altri – Bertinoro e Time Chant – non pervenuti.

Una gradita sorpresa è, l’ Al Khalediah Cup (condizionata) per cavalli di 4 anni ed oltre, purosangue arabi, sui 2000 metri della pista grande. Sono in quattordici al via con nomi esotici o quanto meno affascinanti. Vince Lares de Pine (Calin du Loup) con in sella Luca Maniezzi per i colori di Taleb bin Dhaher, che di forza piega proprio il rappresentante della Sc. Al Khalediah – Ghadanfaralkhalediah – negli ultimi tempi di galoppo per tre lunghezze e mezza, dopo serrata lotta e suono della sirena, ma nulla cambia e rimane il verdetto del palo d’arrivo. Trainers di entrambi i primi due arrivati: Jean Succession – Fr. Bernard. Terzo è Alibaba del Sol.

Premio Omenoni (G3) in pista dritta sui 1000 per soggetti di 3 anni ed oltre. Vince Lohit (Dutch Art) che sul terreno pesante letteralmente vola via tutto e tutti, al bravo Aragoni in sella sono sparite “le rughe in viso”. Un proiettile !! Allunga e vince da cavallo superiore. Ma bella è soprattutto la gioia e la passione che unisce il gruppo del team di questo cavallo, allenato da Luigi Biagetti per i colori di Loredana Montecchiari e che girano col sale in tasca a scanso di sfortune varie e probabili… oggi accuratamente tenute lontano. Sarebbe bello vederli tutti insieme in Francia in qualche appuntamento importante.

La Riunione si conclude col Premio Madonnina (Hp Principale) sui 1800 metri in pista media. Vince Bonita de Mas (Lord Shanakill) con il training di Raffaele Biondi per i colori della Sc. Corsadoro. Seconda è la generosa Mikamine dopo un bel percorso di testa. Terza è Albajulia che continua a fornire prestazioni positive andando sempre a premio.

In conclusione si può dire che giornate come queste fanno bene all’ ippica, l’inno tedesco ha riecheggiato nell’ ippodromo dopo il Jockey Club e bisogna dire che Andrasch Starke oggi si è meritato le due vittorie in sella a Felician ed a Lovelyn. Altro aspetto da sottolineare le due vittorie di Aragoni ottenute con tanta volontà.

Daniele Fortuzzi

Milano, domenica 18 ottobre 2015    

 

SAN SIRO (ITY) RESULTS

 

GOING: TURF: HEAVY.

 

2:35 - Premio del Piazzale (Group 3) (3yo+) (Turf)

1m1f, £21,705.43

Felician 22/6 
Sufranel 63/20 
Brisanto 21/10F 

6 ran Distances: snk, 1½l, 5l
TIME 1m 58.70s

Jockey: Andrasch Starke
Trainer: Ferdinand J Leve

WIN (incl. 1 euro stake): 4.67. PLACES: 2.77, 2,32, 1.92. DF: 19.47

3:15 - Gran Criterium (Group 2) (2yo Colts & Fillies) (Turf)

1m, £88,089.92

Biz Heart 68/10 
Basileus 67/10 
Gerrard’s Quest 87/20 

8 ran Distances: 2¼l, 5l, hd
TIME 1m 46.00s

Jockey: Carlo Fiocchi
Trainer: Stefano Botti

WIN (incl. 1 euro stake): 7.81. PLACES: 3.21, 2.58, 2.06. DF: 37.45

3:55 - Gran Premio del Jockey Club (Group 1) (3yo+) (Turf)

1m4f, £85,271.32

Lovelyn 558/100 
Dylan Mouth 2/5F 
Duca Di Mantova 127/20 

8 ran Distances: 3l, 2¾l, ¾l
TIME 2m 38.80s

Jockey: Andrasch Starke
Trainer: P Schiergen

WIN (incl. 1 euro stake): 6.58. PLACES: 1.00, 1.00, 1.00. DF: 4.32

 

5:05 - Premio Omenoni (Group 3) (3yo+) (Turf)

5f, £21,705.43

Lohit 13/4 
Trust You 58/10 
Harlem Shake 284/100F 

8 ran Distances: 5l, 1¼l, ½l
TIME 1m 3.10s

Jockey: Paolo Aragoni
Trainer: Luigi Biagetti

WIN (incl. 1 euro stake): 4.24. PLACES: 1.86, 2.57, 1.68. DF: 32.89

 

 

fonte : RacingPost 

 

DOMENICA 18 OTTOBRE 2015  San Siro: #Lovelyn passeggia sul Jockey Club, prima sconfitta italiana per Dylan Mouth. Gran Criterium, colpo Biz Heart su Basileus. Nell’Omenoni assolo di Lohit, il Piazzale parla tedesco con Felician

 

Una femmina non vinceva il Jockey Club G1 a San Siro dal 1983; Fu Awaasif per Sheikh Mohammed, John dunlop e Lester Piggott a vincere, un anno dopo Friendswood per Nelson Bunker Hunt, Luigi Turner al training e Michel Jerome in sella. L’ultima femmina a realizzare il doppio Oaks d’Italia/Jockey Club è datato addirittura 1948 e la campionessa fu Astolfina (Niccolo Dell’Arca) per Federico Tesio. Ecco, magari Lovelyn (Tiger Hill) non sarà Astolfina ma ha un certo feeling con San Siro e così, dopo la Classica in rosa, si è portata a casa anche il Jockey Club infliggendo la prima sconfitta in carriera a Dylan Mouth (Dylan Thomas) che si è dovuto accontentare del secondo dopo una corsa gestita inaspettatamente in avanti per mancanza di andatura. Non sappiamo se era una tattica studiata a tavolino ma Fabio Branca ha fatto tutto quello che poteva fare per valorizzare al massimo un cavallo che non poteva correre sotto-andatura. Dall’esterno, la cavalla di Peter Schiergen e con un ispiratissimo Andrasch Starke a bordo autore di una monta sopraffina, ha fatto il resto. Al terzo ancora una volta un cavallo in condizione strepitosa quale Duca Di Mantova (Manduro), che ha pitonato Dylan tutta strada raccogliendo il massimo risultato possibile.

La vincitrice, una 3 anni, ha fatto registrare un tempo di 2m 38.80s su terreno soffice, conquistando la prima affermazione di G1 in carriera dopo le 2 a livello di G2 e la brutta prestazione nelle Oaks tedesche. IL RISULTATO COMPLETO QUIIL VIDEO QUI.
 
l Gran Criterium G2 colpo per Carletto Fiocchi in sella a Biz Heart (Roderic O’Connor) che ha aggiunto un altro capitolo fondamentale alla storia della famiglia Parri che tanto ha creduto subito in questo cavallo, quasi ignorato alle Selezionate dello scorso anno. Il quarto prodotto di mamma Biz Bar (Tobougg) ha vinto un Gran Criterium alla maniera forte, seguendo in pancia al gruppo ed accendendo il motore in retta dominando il compagno di training Basileus (Dream Ahead), curiosamente di proprietà della famiglia Crecco che ha avuto Biz The Nurse e Misterious Boy, i due fratelli famosi di Biz. Ma niente recriminazioni, il quinto fratello (da Power) è attualmente nel roster della Aleali. E qui la copertina è tutta per un fantino a volte sottovalutato ma capace di monte eccellenti come quella di oggi, e di un cavallo magari non appariscente ma dotatissimo. I colori sono della WE Bloodstock, un nuovo sindacato che ha colpito subito duro con un investimento azzeccato. Terzo l’ospite Gerrard’s Quest (Captain Gerrard) e solo quarto il tedesco favorito Royal Shaheen (Myboycharlie). IL RISULTATO COMPLETO QUIIL VIDEO QUI.
 
Nell’Omenoni G3 volo dalla partenza fino alla fine per Lohit (Dutch Art) che ha fatto un sol boccone dei rivali con Paolo Aragoni a bordo, su Trust You Harlem ShakeRISULTATO COMPLETO QUIVIDEO QUI.
 
Nel Piazzalee G3 affermazione per Felician (Motivator) con Andrasch Starke a bordo che ha beffato, dopo bella lotta, Sufranel (Galileo). Nulla da fare per Priore Philip. IL RISULTATO COMPLETO QUIVIDEO QUI.