Buona la prima. Si dice chi ben comincia è a metà dell’opera in una definizione uguale e contraria per quanto concerne l’esperienza da fantini ufficialmente giapponesi. Un inizio double face per Mirco Demuro e Cristophe Patrice Lemaire. Il fantino italiano ha iniziato subito bene, carico come non mai, festeggiando la licenza permanente JRA con una bella tripletta ad Hanshin condita con una vittoria di Gruppo in giornata. Per quanto riguarda il jockey francese, subito un mese di sospensione comminato dai commissari locali per averlo beccato a twittare ed usare i social media. Le due facce di una stessa medaglia, in pratica. Quella sorridente di Mirco Demuro, che quando vince allarga la bocca fino agli occhi. Ce n’era bisogno, dopo i mesi passati ad Hong Kong, in una lega difficile dove se non hai il cavallo buono devi faticare il triplo per portare a casa una vittoria. Ed invece, per uno come lui, per uno che ha vinto tutto, varcare il traguardo per primo significa avere una scarica di adrenalina che ti pervade. Come la siringa di adrenalina direttamente conficcata nel cuore di Uma Thurman in Pulp Fiction. Ci scuseranno gli amanti del genere, serve per far capire che ti rianima, improvvisamente. Mirco ha vinto ancora, il Giappone è ai suoi piedi. Questo da sempre, un amore reciproco. Ha cominciato subito bene inventando una monta diversa alla prima corsa su una cavalla come North Magi (Precise End) che mai prima d’ora aveva tentato la velocità. Il brivido del traguardo è arrivato poco dopo, nella terza corsa dove ha vinto in sella a Meiner Nebel (King Kamehameha) per Tadao Igarashi ed i colori K.Thoroughbred Club Ruffian, ha replicato dunque nella settima con Neo Genesis (Neo Universe) per Ryuji Okubo ed i colori della Silk Racing Co. Ltd e poi ha concluso in bellezza nel The Hankyu Hai G3 (VIDEO CORSA QUI) sui 1400 in erba, la ciliegina sulla torta vincendo di un muso in sella a Daiwa Maggiore (Daiwa Major e l’ex italiana Fanjica) per Yoshito Yahagi e Keizo Oshiro. Una monta pulita, all’estero. La solita, in pratica, che ti toglie il respiro quando te lo vedi piombare addosso così. Una tripletta che fa salire il conto delle vittorie generali in Giappone a 357 (sempre più vicino il record di Olivier Peslier) e le Pattern a quota 30, con quella di Hanshin. L’arrivo di Mirco ha tolto per certi versi il proscenio a fratello Cristian, che ha comunque la scorza dura da duro delle piste. Demurino il sorcio per non essere da meno e tenendo alto il livello di competitività con fratellone Mirco, si è andato a riprendere la leadership dei fantini in Giappone salendo a quota 27 dopo che nella giornata di sabato era stato scavalcato da un poker di Yuichi Fukunaga, rimesso subito al suo posto. Cristian era a Nakayama dove, nell’ordine, ha vinto con Nonkono Yume (Twining Nonko) per Yukihiro Kato e Kazumasa Yamada, poi con Floret Alley (Deep Impact) per Shigeyuki Kojima ed i colori della Shadai Race Horse Co. Ltd. per i quali ha vinto anche in sella a a Vie en Claire (Manhattan Cafe) con il training però di Nobuhiro Suzuki. E pensare che “il sorcio” stava anche per completare il poker nel Nakayama Kinen G2, dove è finito ad una incollatura dalla vittoria. In sella a Logotype (Lohengrin) è giunto secondo alle spalle di Nuovo Record (Heart’s Cry), cavalla che lui conosce benissimo e con Yasunari Iwata che l’ha beffato all’interno. Roba che in Italia, non l’avrebbe mai fatto passare.. in Giappone le regole si rispettano, eccome. Guardare per credere (VIDEO CORSA QUI). Tre primi e 2 secondi posti, ecco lo score di Cristian che chiude parzialmente l’esperienza giapponese 2015 (tornerà a fine anno) con 27 vittorie e la leadership. In fondo, per uno che se ne va, è come un titolo di primavera acquisito e che rafforza la sua posizione, se ancora ce ne fosse bisogno, in terra orientale.
Va ricordata anche la giornata di Dario Vargiu, che non è riuscito a vincere ma ha ottenuto lo stesso 3 piazzamenti interessanti con cavalli a grossa quota. Il fantino di Oristano tornerà in Italia forte di 12 vittorie maturate nella stagione, con un pò di licenza ancora da sfruttare verso la fine dell’anno.
Ad Hong Kong Umberto Rispoli non è andato a segno ma ha conquistato comunque dei piazzamenti interessanti, uno di muso ed in particolare uno nella Citibank HK Gold Cup sui 2000 metri dove, in sella a Blazing Speed (Dylan Thomas), è giunto terzo alle spalle del favorito Designs on Rome(Holy Roman Emperor). IL VIDEO DELLA CORSA QUI.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A DOMENICA, MARZO 01, 2015