> > In Saxo Bank, sensibili per mestiere ai cambiamenti del mondo, abbiamo visto passare un anno non certo privo di emozioni: l’inflazione è scesa ai livelli più bassi degli ultimi decenni e i tassi di interesse l’hanno seguita da vicino mentre nel frattempo il petrolio decideva di scendere senza apparente sosta verso quota 60 dollari al barile. Il tutto però senza vedere, tranne rari e brevi casi, picchi nella volatilità. La mancanza di volatilità nei dati e nei mercati ha dato forse agli investitori un falso senso di sicurezza, che prevediamo, potrebbe portare ad un intenso scompiglio nell’anno nuovo. Ne abbiamo vissuta un’anteprima durante la caotica settimana nel mese di ottobre del 2014 e se il trend dovesse rimanere lo stesso, potremmo già considerarci in coda per un giro sulle montagne russe nel 2015. Cosa accadrà nell’anno nuovo lo leggeremo sicuramente in numerose occasioni nei prossimi giorni.
> > In Saxo Bank non ci esimiamo naturalmente da disegnare gli scenari dell’immediato futuro ma a questo, ogni anno aggiungiamo un altro esercizio. Basandoci sulla teoria di Nassim Taleb e i suoi “Cigni Neri”, i nostri analisti identificano dieci scenari economici “estremi”, poco probabili ma non impossibili, che qualora si avverassero potrebbero impattare in modo significativo sull’assetto e sul comportamento dei mercati.
> > Non si tratta quindi della view sui mercati di Saxo Bank, ma della descrizione di eventi che potremmo considerare ”poco probabili ma non impossibili”. E’ il nostro modo di stimolare il pensare in modo più ampio sul futuro delle economie mondiali e sulle conseguenze di eventi shock. Un esempio? Il crollo del prezzo del petrolio verificatosi quest’anno, era uno dei “cigni neri” pubblicati a dicembre 2013.
> > Per le previsioni 2015 ci siamo concentrati su un ventaglio di scenari che spazia dalla geopolitica (come ad esempio un nuovo default della Russia) ai temi valutari (se la Cina decidesse la svalutazione dello yuan?), alle materie prime (i Future sul Cacao che toccano i 5.000 dollari/ton?) fino alle calamità naturali (come una nuova eruzione del vulcano islandese Bardarbunga).
> > I miei preferiti, sono due.
> > Il primo arriva a guardare in là nel tempo, verso una prima uscita dall’ UE. Partiamo dalle elezioni generali del 7 maggio 2015 in Gran Bretagna con lo UK Independence Party (UKIP) che conquista il 25% dei voti nazionale, diventando clamorosamente il terzo partito in parlamento. L’UKIP si unisce ai conservatori di David Cameron per un governo di coalizione e chiede un referendum per rivedere l’adesione della Gran Bretagna nella UE nel 2017. Il debito pubblico del Regno Unito, sostenuto dai sondaggi d’opinione che indicano come la gran parte della popolazione sia orientata al ritiro totale, subisce un forte aumento dei rendimenti.
> > Il secondo invece riguarda il Presidente della BCE. Ci siamo immaginati che Mario Draghi si faccia da parte per consentire alla BCE di procedere nel programma di QE sotto la presidenza di Jens Weidmann della Bundesbank. Una sorta di do ut des, l’italia appoggia la candidatura tedesca in cambio dell’avvio del programma di QE a pieno regime. E per Mario Draghi, un futuro da Presidente della Repubblica Italiana.
> > Lo confesso, io per questo Cigno Nero faccio anche un po’ il tifo.
> > Per leggere gli altri, v’invito a visitare il nostro sito: www.saxobank.it
> > I miei migliori auguri per un sereno 2015, anche se un po’ volatile.
Amministratore Delegato
DR. Gian Paolo Bazzani