Non accadeva dal 1978, da quando Alleged diventò l’ultimo cavallo a vincere per la seconda volta consecutivamente l’Arc de Triomphe. Ci è riuscitaTreve (Motivator) quando tutti, ma proprio tutti, non credevano nella reincarnazione della Reginetta della stagione 2013. Anche noi di Mondoturf dobbiamo cospargerci il capo di cenere: l’abbiamo data per bollita più volte nella stagione ed invece, la essenziale figlia di Motivator, ha fatto la storia scrivendo ancora una volta il proprio nome nell’albo d’oro di una corsa stellare. Ha vinto si, è la prima volta in questo 2014 dopo le battute d’arresto nel Ganay, Prince of Wales e Vermeille, nella maniera uguale e diversa da quella utilizzata lo scorso anno. Quest’anno il suo galoppo meno ampio ma più “corto” senza che questo inficiasse nel risultato. Prima, facile, con un Thierry Jarnet che le ha dato un percorso ideale vicino allo steccato nella posizione dove spesso e volentieri si vince l’Arco. Proprio li Treve ha scavato la sua miniera d’oro,
mentre
Flintshire (Dansili) e
Kingston Hill (Mastecraftsman) stavano costruendo un piccolo miracolo: di training, per Fabre vicino alla sua ottava affermazione nell’Arc, e di monta per un Atzeni che ha fatto tutto perfettamente in sella al grigio il quale, purtroppo per lui, ha trovato sotto gli zoccoli un terreno non troppo soffice.. altrimenti, per stessa ammissione di Andrea, sarebbe andato molto meglio. Alla fine quarto, battuto anche da
Taghrooda (Sea The Stars) che ha dato la sua linea dopo l’ultima brutta, e quella
Dolniya (Azamour) sulla quale Soumì ha disegnato un percorso come un sarto, prendendo un quinto. Ad un palmo dall’Aga Khan, sarebbe bene prendere appunti, è giunta come una saetta
Harp Star (Deep Impact), un monumento di cavalla con a bordo tale Yuga Kawada che le ha dato un percorso tutt’altro che logico. Ultima tutta la corsa e dentro lo steccato, è entrata in retta fermando e spostando verso l’esterno: 600 metri di fuoco nei quali ha preso una multa per eccesso di velocità, ma non riuscendo ad agganciare il treno dei primi. Peccato, si dicevano tra di loro, ma l’occasione per vincere, dicono loro, ci sarà di nuovo. Si, il giorno che gente come Ryan Moore, Olivier Peslier (in tribuna, che spreco!), Lanfranco Dettori, Mirco Demuro e tanti altri, soffriranno di demenza senile. Ad oggi, possono dormire sonni tranqulli..come quello fatto in corsa da Kawada. Note a margine: A disagio sulla distanza tanto
Avenir Certain, rimasta fin troppo in corsa con un Lemaire che, al contrario di quanto si pensasse, l’ha messa in corsa..quanto
Just A Way che, invece, aveva avuto percorso perfetto prima di incappare in una corsa difficile su un tracciato ondulato.
Gold Ship ha seguito la scia di Harp Star ma avrebbe preferito un terreno più morbido ed una pista più flat; non pervenuti
Ectot, come anticipato a disagio nella seconda dopo il rientro scintillante post stop di qualche mese, mentre
Ruler Of The World è rimasto li, senza esplodere come ci aspettiamo da qualche mese a questa parte. Per la cronaca Treve abbandonerà le corse ed entrerà in razza ma avrà tanto da riposare dopo i problemi di cisti ai piedi, alla schiena e qualcos’altro che, miracolosamente, le è stato guarito nel giro di un paio di settimane dal rientro traumatico nel Vermeille G1. Cosa sia cambiato in 2 settimane non è dato sapere, sta di fatto che la vendetta di Criquette Head (nei confronti dei detrattori, ma anche di Lanfranco Dettori…) si è consumata velocemente, in 2m 26.05s (fast by 4.45s).
IL VIDEO DELL’ARC DE TRIOMPHE CLICCANDO QUI. GUARDA IL VIDEO DEL DEBUTTO DI TREVE QUI.
In generale è stata la giornata degli Head, tradizione familiare soprattutto con le femmine. Ed infatti la famiglia ha conquistato la seconda vittoria di G1 in giornata grazie alla fenomenale
We Are (Dansili) nel Prix de l’Opera venendo forte dal centro della pista e regolando
Ribbons (Manduro) con al terzo Hadaatha (Sea The Stars). We Are aveva vinto già a livello di G1 ma la prestazione del Saint-Alary G1 è staata cancellata a causa di una positività in seguito ad una sorta di cancro alle ovaie dalla quale ha completamente recuperato in seguito grazie ad un lavoro certosino da parte di Freddy Head che da fine Maggio l’ha fatta tornare abile ed arruolata. We Are, insomma, non ha perso la forma…
IL VIDEO DELL’OPERA QUI.
In apertura di convegno abbiamo assistito alla solita volatona in pista dritta del Prix Abbaye sui 1000 metri, dalla cui urna è emerso il nome di
Move In Time (Monsieur Bond) allenato da uno bravo come David O’Meara con in sella Daniel Tudhope. Move In Time ha tenuto a bada
Rangali(Namid), Moviesta (Hard Spun) mentre
Sole Power(Kyllachy) è rimasto impacchettato nei preferiti 1000. Quarto
Spirit Quartz (Invincible Spirit), ad un muso dal terzo. Per la cronaca ritirato prima della corsa
Son Cesio (Zafeen) a causa di un calcio ricevuto da
Maarek (Pivotal). Lo stallone
Monsieur Bond (Danehill Dancer) ha feeling con questa corsa, avendo già prodotto anche
Gilt Edge Girl che ha vinto questa corsa nel 2010.
IL VIDEO DELL’ABBAYE QUI.
Nel Criterium des Pouliches, meglio conosciuto come Prix Marcel Boussac, ha avuto la meglio una buona
Found (Galileo), migliorata dal terzo delle Moyglare Stud Stakes dietro a
Cursory Glance, che in poche battute ha liquidato
Ervedya (Siyouni), limitata con i metri, e la migliorata
Jack Naylor (Champs Elysees). La vincitrice era montata da Ryan Moore per il training di Aidan O’Brien. Si tratta di una figlia di Galileo e di quella
Red Evie (Intikhab) che diede una corsa a
Ramonti nelle Lockinge del 2007, vincendo. Ma sarebbe riduttivo di parlare solo di una delle 15 vittorie della campionessa di Michael Bell.
IL VIDEO DEL PRIX MARCEL BOUSSAC QUI.
Nei maschi del Lagardere, seconda decisione discutibile dei giudici francesi dopo il day 1 e la controversa decisione sul Dollar di Cirrus, di cui parleremo dopo. Sul traguardo è passato per primo
Gleneagles (Galileo), ma siccome lo stesso ha danneggiato scendendo parecchio, la vittoria è stata assegnata a Full Mast (Mizzen Mast), portacolori Juddmonte per Criquette Head, che ha battuto, anzi strizzato, il Godolphin
Territories (Invincible Spirit). Male, malissimo, l’imbattuto
The Wow Signal (Starspangledbanner) finito nelle retrovie. Full Mast è prodotto del grigio stallone di casa
Mizzen Mast(Cozzene), facente parte di una prolifica famiglia femminile made in Juddmonte di cui parleremo nel momento più opportuno.
IL VIDEO DEL PRIX JEAN LUX LAGARDERE QUI.
Siccome le vittorie sono come le ciliegie, ed una ne tira un’altra, ecco che Shaikh Joaan e la sua Al Shaqab Racing, subito dopo l’Arc, ha riportato anche il Prix de la Foret G1 grazie ad un Lanfranco in versione monstre in sella ad
Olympic Glory (Choisir) che, dal fondo del gruppo, ha trovato un varco interno per finire fortissimo nei confronti di
Gordon Lord Byron (Byron) e dello spagnolo
Noozhoh Canarias (Caradak) che qui a Longchamp si trova sempre alla grande. Olympic Glory verrà ritirato in razza come confessato dopo la corsa da Richard Hannon. Olympic Glory ha vinto il Prix Jean-Luc Lagardere, le Queen Elizabeth II Stakes G1 in Ottobre e quest’anno possiede un’altra candidatura nel giorno del Champions Day. Per Lanfranco parziale soddisfazione dopo il duro colpo Treve, non montata lo scorso anno per infortunio, quest’anno per altre seclte…
IL VIDEO DEL PRIX DE LA FORET QUI.
Nel corso del pomeriggio soddisfazione anche per James Fanshawe che ha trasformato
High Jinx (High Chaparral) fino a fargli vincere finalmente la sua Pattern nel Prix du Cadran G1 dopo il piazzamento un paio di anni fa in questa corsa.
IL VIDEO DEL CADRAN QUI.
Nel giorno prima dell’Arco,
Cirrus des Aigles (Even Top) è stato privato della quarta vittoria in questa corsa a causa di una controversa decisione dei giudici i quali hanno stabilito un danneggiamento compromettente dell’8 anni di Corinne Barande Barbe. Vittoria andata a Fractional (Manduro) che ha beneficiato della retrocessione….a parere dei giudici, protagonisti del meeting, il vecchio Cirrus ha danneggiato
Planetarie che nemmeno in un’altra vita batterebbe Cirrus..
IL VIDEO DEL DOLLAR QUI.
Nota lieta del pomeriggio di sabato, la doppietta di Cristian Demuro su Akaaleel (Teofilo) a 12/1 nel Grand Handicap du Qatar Racing And Equestrian Club e poi affermazione in sella a Ideal Approach in una reclamare dove ha comandato da cima a fondo, vincendo per Michel Delcher Sanchez ad una quota di 41/1. Per Demurino è la vittoria numero 38 in stagione in Francia….