MERCOLEDÌ 16 LUGLIO 2014
#Newmarket: #Tattersalls July Sale: Ecco il report della tre giorni d’asta. Top Price a 185,000 gns, fatturato a 8,342,700 gns (+20%) e tutti indicatori positivi. Attivissimo Gassim Al Ghazali che ha comprati 42. Italiani a quota 25 acquisti
Dopo aver sfidato pioggia, cieli plumbei e clima non propriamente estivo, l’atmosfera delle Tattersalls July (http://www.tattersalls.com/) è stato definito caldissimo! Da un paio di anni a questa parte infatti c’è un compratore per tutto ed è emblematico quello che emerge dai dati ufficiali della 3 giorni di aste che hanno visto un incremento sia del fatturato che del numero dei cavalli venduti, su quello dei presentati. Solo in questa 3 giorni il 92% dei cavalli in catalogo (contro l’87% dello scorso anno) ha trovato un acquirente. Abbiamo citato il fatturato: Ebbene, questo, lo scorso 2013 era aumentato del 46% rispetto ai dati del 2012, mentre nel 2014 questo è cresciuto di un ulteriore 20% rispetto a quel 46% con un movimento totale di 8,342,700 gns, il terzo fatturato di tutti i tempi dal 2007, con la media a 16,685gns (+ 4%) ed i mediani a 10,000gns (+25%). Ci sarebbero tante di quelle cose da raccontare che non basterebbe l’intera rivista, ci limitiamo a raccontare quelli che sono stati i momenti salienti dell’asta dei cavalli in training che, negli ultimi anni, ha assunto un ruolo importante per via del fatto che i paesi in via di sviluppo equino, pare, non abbiano dimestichezza con la doma e dunque preferiscono acquistare un prodotto ben rodato, fatto e finito. E difatti, i riflessi vanno tutti in questa direzione. Come dicevamo, l’asta ha realizzato un ottimo fatturato superiore a quello degli scorsi anni sebbene non ci fosse una star vera e propria, e questo lo si evince dall’altro indice raccontato dai dati dove emerge che solo 5 cavalli hanno superato la soglia dei “sei zeri” quando lo scorso anno ben 8 hanno lo hanno scavalcato. Non c’è stato nemmeno il cavallo da 200,000gns, come lo scorso anno, ma nonostante ciò i prezzi sono stati mediamente più alti con oltre 20 paesi rappresentati, molti di questi provenienti dal Golfo Persico, ed i venditori con sorrisi a 32 denti così come le scocietà di trasporto dei cavalli verso il Qatar…..
Lo sceicco rilancia. Non sarà certo per il progetto di costruire 400 case a Newmarket, la poposta dell’ex Simon Crisford che ha appena preso la patente sperando in qualche cavallo da affidargli, e nemmeno il caso steroidi dello scorso anno a farlo scappare, ma sta di fatto che Sheikh Mohammed, che nei giorni scorsi ha festeggiato i suoi primi 65 anni, ha annunciato di voler ampliare il proprio raggio di azione assicurando la presenza del Gruppo Godolphin anche in Australia, con una base permanente. Ingaggiato John O’Shea come allenatore in una operazione iniziata tanti anni fa con l’allevamento, il Darley Australia, e proseguito ora con la giubba principale dello Sceicco, quella blu, che sostituirà la tipica amaranto con stella bianca di sua proprietà che però verrà utilizzata ancora dagli altri allenatori di cui si serve Mohammed, quali Gai Waterhouse ed Anthony Freedman. Il primo regalo ad O’Shea è stato Contirbuter (High Chaparral), un 4 anni allenato fino ad oggi da Ed Dunlop, recente vincitore del Wolferton Handicap Listed Race sui 2000 metri ad Ascot, che verrà trasferito nell’emisfero sud in prospettiva corse sulla distanza (vedi Melbourne Cup ed il resto del programma sul tema) ed entrerà nelle grazie dell’allenatore aussie. La presenza di Godolphin ora come ora diventa stabile dopo Inghilterra, Irlanda, Francia, America, Dubai ed Australia in ultima analisi. Da quella parte del mondo Godolphin/Darley ha vinto 32 corse di G1 con cavalli come Sepoy, Helmet, Appearance, Guelph ed Earthquake.
Frankie goes to Saratoga. Il jockey italiano ha approfittato di una fase tranquilla della stagione con pochi cavalli di Joann Al Thani impegnati, per accogliere l’invito di Wesley Ward e montare a Saratoga in questo weekend, nel 146° Summer Meeting, in uno degli ippodromi più antichi d’america. Il 18 Luglio c’è l’Opening day ed il meeting durerà tutta l’estate fino a fine Settembre. L’allenatore americano, che l’ha messo su anche a Newmarket nella July Cup G1 dove è arrivato quarto con Undrafted, aveva già anticipato la sua intenzione di trascinare con se Lanfranco, il quale ha accettato di buon grado. Sei settimane di altissimo livello con $17 milioni in palio a livello di Stakes e 15 corse di G1 nell’arco del periodo.
Nella giornata inaugurale in questo weekend si è parlato di 8 o 9 ingaggi previsti per Frankie, tra cui Emotional Kitten nelle Diana Stakes e Bessie’s Boy nelle Sanford Stakes G3. “Sono molto emozionato – ha detto Lanfranco. Non sono mai stato a Saratoga e sono felice mi sia stata data questa opportunità. Ogni sfida è una bella sfida”. L’america per Lanfranco è un posto caro, al di la dell’atlantico ha infatti preso spunto da Angel Cordero con il suo famoso salto per festeggiare le vittorie, la prima volta nella Breeders Cup Mile con Barathea per omaggiarlo e poi in tutta Europa in un momento che tutti i fan del fantino italiano attendono. Ed ora, l’ex jockey presente nella hall of fame del galoppo americano, ora agente di John Velazquez, ha dato gli spunti necessari per approfittare delle caratteristiche del tracciato. Chi meglio di lui, per una investitura di Lanfranco.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A MERCOLEDÌ, LUGLIO 16, 2014