Quella del 16 di Gennaio potrebbe essere una giornata importante per l’ippica perchè, in una località segreta e lontana da occhi indiscreti, si terrà la riunione del Comitato Pattern che potrebbe rivelare delle novità negative riguardo al galoppo e nella fattispecie al calendario e lo status delle nostre Pattern (ma potrebbero essere anche meno negative del previsto) oppure no, per ora. Per il resto ci atteniamo ai fatti del weekend appena trascorso, quando nel meeting di Siracusa è intervenuto Giuseppe Castiglione, sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, il quale nei giorni scorsi ha dichiarato testualmente che..”ammontano a 181.685.327 euro di cui97.685.327 euro sono destinati al finanziamento del montepremi. Sulla base del piano di rientro di cui al decreto interministeriale del 31 gennaio 2013, il pagamento degli arretrati spettanti agli operatori sarà effettuato nel………..2014 fino all’importo preventivato di 30 milioni di euro. In particolare, secondo quanto previsto dal piano di rientro, la riduzione di spesa sullo stanziamento 2014, dovrà essere realizzata, essenzialmente, attraverso la riduzione del numero di corse. Al fine di contrastare il gravissimo impatto che l’attuazione del piano di rientro avrebbe sulla tenuta del settore, il Ministero ha avviato interventi finalizzati ad assicurare al comparto: le risorse aggiuntive conferibili attraverso la destinazione di quote della raccolta dei giochi pubblici; il recupero dei residui attivi e, in particolare, dei crediti da lodi arbitrali e minimi garantiti; l’incremento delle entrate da scommesse su eventi ippici, in particolare, attraverso l’adozione del nuovo Regolamento per l’accettazione delle scommesse e la realizzazione di iniziative di comunicazione per la promozione della scommessa ippica”.
Diciamo che la news ha innestato ottimismo nel settore dopo che nei giorni precedenti alla dichiarazione di Castiglione sembrava che il montepremi delle corse potesse arrivare a coprire “solo” per €75 milioni le corse. Nel 2013 il budget pare sia stato stimato intorno ai €102 milioni, poi rimasto a €87 milioni grazie alle chiusure di Milano e Roma trotto e l’assenza di Napoli galoppo per parte dell’anno e dunque poi in parte recuperato. Ricordiamo come il montepremi è diviso tra trotto e galoppo nella proporzione 60%-40% e dunque seguendo questo ragionamento il galoppo dovrebbe avere €39 milioni, un paio in meno rispetto al 2013.
Questione calendario: Dovrebbe essere stilato entro la fine di gennaio e sembra (ma sono ancora indiscrezioni) che si tornerà ad avere un lunedì privo di corse (come 20 anni fa) ed alcuni meeting minori cancellati. In generale dovrebbero essere previsti 400 giornate di corse. Il calendario dovrà essere chiaramente razionalizzato anche considerando il numero dei foal nati in meno (un centinaio circa) e i cavalli rimasti in training che sono molti meno. Per quanto riguarda le dotazioni e lo status di Listed e Pattern, bisognerà attendere la riunione del comitato Pattern che si terrà, come detto, nella giornata del 16. Castiglione ha altresì rassicurato che i pagamenti degli ultimi 3 mesi del 2012 e di parte del 2013 saranno pagati in tempi brevi, si parla al massimo di Febbraio 2014 come previsto.
Non mancano comunque i problemi al Mipaaf, dopo le accuse contro Nunzia De Girolamo in una vicenda che la riguarderebbe (non è indagata, solo sospettata) con riferimento alla ASL di Benevento.
LE CORSE ESTERE – Ciò che preoccupa una parte degli operatori ippici è anche la mancanza di corse estere. “Lo scorso 29 dicembre, con la trasmissione del solo Grand Prix de Bourgogne, si è potuto per l’ultima volta giocare un evento estero in Italia. Da quel giorno, sull’estero, il buio. Il mese di gennaio, lo sanno anche i muri, è il periodo clou del trotto francese e, complice anche la frequentazione delle piste francesi dei nostri cavalli, il pubblico italiano ama seguirle e scommetterle. Ma non può. Come mai?”. È quanto afferma il Comitato Lega Ippica Italiana. Pare infatti che i contratti con le società titolari dei diritti siano stati firmati e controfirmati, manca solo il sigillo dei nostri operatori…ministeriali. Una situazione davvero paradossale.
“Facciamo un piccolo bilancio della situazione: i soldi sono pochi e, di conseguenza, anche i convegni di corse. A tutto ciò si aggiunga un calendario realizzato con criteri assurdi e, dulcis in fundo, ecco la soppressione delle corse estere. Una situazione ideale per il lancio delle corse virtuali che, oltretutto, godono di un payout del 90% contro il 70% (di media, perché sulle Tris è del 60%). A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, diceva qualcuno”. Pare
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A LUNEDÌ, GENNAIO 13, 2014