DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013. Capannelle: Rosendhal tre volte campione! Ancora suo l’Aloisi su terreno pesante, secondo Elettrotreno e terzo Pride And Joy. Bacchelli bis nel Roma Vecchia un anno dopo, Dark Ray vola nel Buontalenta. Francia: Cristophe Soumillon pennella Prince Gibraltar nel Criterium de Saint-Cloud, l’ultimo G1 della stagione in Europa. Giappone: Doppietta per Mirco Demuro a Kyoto, prime due vittorie della stagione. In Francia 11° per Cristian. Ad Hong Kong… SABATO 9 NOVEMBRE 2013. Worthadd va in razza: L’eroe Classico del Parioli e del Derby 2010 funzionerà come stallone per l’Irish National Stud dal 2014

DOMENICA 10 NOVEMBRE 2013. Capannelle: Rosendhal tre volte campione! Ancora suo l’Aloisi su terreno pesante, secondo Elettrotreno e terzo Pride And Joy. Bacchelli bis nel Roma Vecchia un anno dopo, Dark Ray vola nel Buontalenta

 
 

Tempo brutto, terreno pesante. Ma ci ha pensato il vecchio Rosendhal ad accendere la luce all’Ippodromo delle Capannelle accaparrandosi per la terza volta il Premio Aloisi ex Umbria, il Gruppo 3 sui 1200 metri che chiude di fatto la stagione che conta all’ippodromo romano. Il sei anni della Pian di Neve ha inanellato il tris (con un terzo nel 2011 alle spalle di Overdose) dopo le edizioni 2010 e 2012 (in parità con Blu Constellation) facendo tutto con semplicità su terreno pesante a lui gradito, proprio come nelle edizioni vincenti. Dopo aver notato Omaticaya in difficoltà, Tore Sulas ha chiamato a maggior sforzo il suo che ha risposto con un finale superiore. Per il fantino sardo ancora una vittoria in sella al figlio di Indian Ridge (Ahonoora), una coppia d’oro ben supportata nel training da Alessandro e Giuseppe Botti che sul sauro hanno fatto un ottimo lavoro, centellinandolo nella stagione. E pensare che a reclamare non lo ha mai comprato nessuno in Francia. Rosendhal rimarrà ancora in training, e come obiettivi dichiarati per la primavera c’è la Francia e poi immancabilmente la presenza Tudini G3, l’Aloisi primaverile. A due lunghezze è finito un sempre più regolare Elettrotreno (Modigliani), ottima la prestazione del portacolori Chimax che ci ha provato tutta strada dalle prime inchinandosi solo al “triRosendhal”. Un pensiero speciale per questo va ad Armando Renzoni, il primo ad averlo forgiato ed il primo a credere nelle doti da velocista del sauro. Terzo a qualche lunghezza un sorprendente (ma forse non troppo) Pride And Joy (Dark Angel) mentre la delusione si chiama Omaticaya. L’unica due anni del campo (che inseguiva Golden Oriental e Super Sky, gli unici due a vincere l’Umbria contro gli anzianiha chiuso nona ma con attenuanti dovute al terreno sul quale non si è stesa la figlia di Bernstein, che non era la solita leonessa vista nelle sue sortite, già in difficoltà a 500 dal palo. Delusione anche per Noble Hachy, poco incisiva e battuta anche da Traditional Chic che si è reso comunque autore di un finalone, quarto, sulla femmina poi quinta. Tempo finale 1.09.62 su terreno pesante, affatto malvagio..

Oltre alla bella prova per i velocisti sono andate in scena anche due Lsted e un Handicap principale.
 
 

Francia: Cristophe Soumillon pennella Prince Gibraltar nel Criterium de Saint-Cloud, l’ultimo G1 della stagione in Europa

 
 
Con il Criterium de Saint-Cloud G1 sui 2000 metri, l’ultimo G1 della stagione Europea in piano, Prince Gibraltar è diventato il 10° vincitore ad alto livello per Rock Of Gibraltar (Danehill). Allenato da Jean-Claude Rouget (che lo scorso anno vinse con Morandi questa corsa), Prince era montato da Cristophe Soumillon, è un cavallo allevato e di proprietà di Jean- Francois Gribomont, e veniva da una precedente affermazione in maiden. 
Ma proprio la monta di Soumillon ha illuminato il grigio pomeriggio francese. Su terreno pesante, come al solito ha scelto la fascia giusta per galoppare più forte degli altri venendo allo steccato opposto. 
Alla fine 5 le lunghezze di margine nei confronti della femmina Bereni Ka (Vadasin), cavalla di Yohann Gourraud per Mlle Anne Dupont e Hartnell (Authorized), l’nviato inglese di Mark Johnston, finiti in lotta allo steccato normale. Tempo finale non molto indicativo di 2m 26.25s (slow by 21.85s), ma è chiaro che Prince Gibraltar sarà ora atteso alla conferma a tre anni. La mamma è Princess Sofia (Pennekamp), mezza sorella di Queen Catherine (Machiavellian), vincitrice di Listed e riproduttrice di livello. 
 

Giappone: Doppietta per Mirco Demuro a Kyoto, prime due vittorie della stagione. In Francia 11° per Cristian. Ad Hong Kong..

 
 
 
Assunto il Rupafin, via l’allergia. Dopo tanti piazzamenti, spezzato l’incantesimo delle vittorie che non ne volevano sapere di arrivare. Mirco Demuro nella mattinata di domenica a Kyoto ha piazzato una bella doppietta grattando via il desolante zero dalla casella vittorie, per questa parte di esperienza giapponese datata 2013. Tutti i tabù sono caduti dalla seconda corsa in sella a Cosmo Glaube (Broken Vow) per Masato Nishizono in una maiden sui 1400 metri con 9,550,000 Yen di dotazione e successivamente in una bella condizionata sui 1800 metri del dirt su Solor (Symboli Kris S) per Kazuya Nakatake ed i colori della Sunday Racing Co. Ltd. in una prova ben remunerata di 33,500,000 Yen. Nel convegno una serie di piazzamenti interessanti a condire la giornata, quando il sabato sempre a Kyoto aveva ottenuto un’altra serie di secondi posti, dopo quelli della scorsa settimana. Tanti, certo, a testimonianza che Mirco è li.. ma la vittoria ha tutto un altro sapore. Nulla di fatto però nella corsa più attesa del convegno di Kyoto, la The Queen Elizabeth the second Cup G1 sui 2500 metri in erba (resa pesante dalle piogge in giornata) con dotazione di 177,520,000 Yen, vinta dalla femmina Meisho Mambo (Suzuka Mambo), una homebred di Yoshio Matsumoto, vincitrice già delle Yushun Himba (Oaks Giapponesi) G1 e delle Shuka Sho G1, con in sella Koshiro Take ha dato una soddisfazione a Akihiro Iida. Ad una lunghezza e mezza Lachesis (Deep Impact) eAromatico (King Kamehameha). Mirco Demuro era su Marcellina (Deep Impact) ma nulla di fatto nella corsa.
 
 

SABATO 9 NOVEMBRE 2013. Worthadd va in razza: L’eroe Classico del Parioli e del Derby 2010 funzionerà come stallone per l’Irish National Stud dal 2014

 
 
Che fine ha fatto il campione italiano Worthadd (Dubawi)? La notizia era nell’aria da tempo ma è arrivata anche l’ufficialità. Il derbywinner e champion miler italiano è stato ufficialmente ritirato dalle competizioni e dal 2014 funzionerà come stallone presso l’Irish National Stud a Tully, Co. Kildare, Irlanda, nel 2014. Worthadd è stato il simbolo della Incolinx anni ruggenti con Vittorio Caruso e Mirco Demuro nel team. Il Derby vinto fu un capolavoro tattico di Mirco Demuro in sella che tenne in scacco Ansiei e Saratoga Black e riportò, tanti anni dopo Bonconte di Montefeltro, un doppio Parioli-Derby 41 anni dopo. Un pò come Ramonti (che non riuscì nell’impresa per un baffo a causa di un ferro perso e il finish di De Sica) Worthadd non era un cavallo da distanza ma riuscì comunque a vincere il Derby e poi si è specializzato miler provetto. Grazie alle sue 9 vittorie totali ed il suo rating di 120 acquisito in carriera, ha avuto una carriera produttiva ed un modo di correre che ha fatto sognare molti appassionati. C’era chi diceva valesse il G1 internazionale e chi no, sta di fatto che i riferimenti migliori, oltre ad aver catturato una leggenda italiana, furono proprio perchè andò a prendere linee all’estero. Figlio di Dubawi (Dubai Destination) è stato infatti duplice vincitore Classico grazie alle affermazioni nel Premio Parioli G3 e nel Derby Italiano G2 a 3 anni, ma indimenticabile il severo attacco che portò a Canford Cliffs (Tagula) a Newbury nelle Lockinge Stakes G1 del 14 Maggio 2011. Quella corsa rimase sulle gambe al campione allevato dalla Compagnia Generale, ma fu comunque un vanto per l’Italia aver visto Worthadd battere 8 vincitori di G1 in carriera nei suoi exploit. Worthadd va in razza con il terzo valore più alto per un figlio di Dubawi, e anche questo rende l’idea della forza di Worthadd. Ha cominciato la sua carriera proprio con Vittorio Caruso, poi nel corso del 2012 è stato dirottato alle dipendenze di Sir Mark Prescott con il quale vinse, sempre con Mirco in sella, il Badener Meile G3 battendo Neatico (Medicean), e finendo secondo di poco nel Meilen-Trophy. In Italia è stato dominante sul miglio.