SABATO 22 GIUGNO 2013. Report RoyalAscot day 5: Tragico epilogo nelle Hardwicke, vince Thomas Chippendale e subisce un attacco di cuore. Cade anche Ektihaam sulla prima curva. Lethal Force domina Society Rock nelle Diamond Jubilee G1. Supermarket Italia: Best Tango, vincitore del Premio Parioli, venduto ad Hong Kong. Fuori un altro, chi sarà il prossimo? VENERDÌ 21 GIUGNO 2013. Report Royal Ascot day 4: Sky Lantern impressiona nelle Coronation Stakes. Hillstar vince le King Edward VII su Battle Of Marengo, Queen’s Vase a Leading Light con Boite terzo..il ricordo di Aidan O’Brien. Report RoyalAscot day3: Estimate regala una storica Gold Cup G1 alla Regina Elisabetta II. Riposte in ricordo del Maestro Cecil nelle Ribblesdale. Da Mondoturf di Gabriele Candi

SABATO 22 GIUGNO 2013. Report RoyalAscot day 5: Tragico epilogo nelle Hardwicke, vince Thomas Chippendale e subisce un attacco di cuore. Cade anche Ektihaam sulla prima curva. Lethal Force domina Society Rock nelle Diamond Jubilee G1

 
 
Triste, tristissimo ultimo giorno di Ascot. Nelle Hardwicke Stakes G2 epilogo drammatico per il vincitore Thomas Chippendale (Dansili) che subito dopo il traguardo passato da vincitore è collassato ed è poco dopo deceduto a causa di un attacco di cuore. Dolore che si aggiunge a dolore per Lady Cecil che lo aveva preparato insieme a Sir Henry. Per la cronaca, ma a questo punto importa poco, Ektihaam (Invincible Spirit) è caduto sulla prima curva a causa di una brutta scivolata, complice violento scroscio d’acqua prima dell’inizio del meeting, che ha scodellato in terra Paul Hanagan, senza conseguenze gravissime comunque per il fantino. Secondo è arrivato Dandino (Dansili) e terzo Universal (Dubawi). A Thomas Chippendale dedichiamo la copertina, una tragedia inaspettata per l’eroe della giornata. 
Nelle Diamond Jubilee Stakes G1 a vincere è stato il grigione di Clive Cox Lethal Force (Dark Angel) che ha ribaltato il riferimento con Society Rock (Rock Of Gibraltar) nelle Duke Of  York Stakes G2 dello scorso mese. Society ha recuperato molto terreno (ai 300 neanche si vedeva) ma Lethal Force, che aveva in sella Adam Kirby, e che partiva dal 15 di steccato, aveva già accumulato lunghezze e fatto i conti in modo giusto. Ancora una giornata all’insegna degli steccati larghi. Terzo è finito Krypton Factor (Kyllachy) e quarto un coraggioso Gordon Lord Byron (Byron), finito terzo nelle Duke Of  York poco fa citate. Tempo di 1m 13.36s (slow by 0.96s).  
In apertura le Chesham Stakes sui 1400 con vittoria che, curiosamente, è andata a….Berkshire, cioè praticamente la zona dove sorge l’ippodromo di Ascot. Dunque non poteva essere altrimenti per il figlio di Mount Nelson (Rock of Gibraltar), con Jim Crowley per Paul Cole, che ha battuto lo stimato Bunker (Hurricane Run) ed Ihtimal (Shamardal) la femmina di Godolphin giocatissima. Tempo di 1m 28.46s (slow by 2.46s)
Nelle Wokingham Stakes, affollatissimo heritage handicap sui 1200, a vincere è stato York Glory (Five Star Day) che con Jamie Spencer veniva dal fondo ed ha battuto Shropshire, Dinkum Diamond e Khubala con Lanfranco, ancora al quarto posto. Tempo, sui 1200, di 1m 13.79s (slow by 1.39s)

 
 

Supermarket Italia: Best Tango, vincitore del Premio Parioli, venduto ad Hong Kong. Fuori un altro, chi sarà il prossimo?

 
 

Fuori un altro. Alla lunga lista di cavalli venduti all’estero si è aggiunto nelle scorse ore anche Best Tango (Mujahid), vincitore del Premio Parioli G3, è finito nel carrello della spesa di acquirenti orientali ed a breve lascerà l’Italia e le scuderie di Gianluca Bietolini, come hanno fatto in precedenza Flying Zone e Kitten On The Run. La trattativa, condotta in Italia da Marco Bozzi, porterà il figlio di Mujahid (Danzig), un homebred della famiglia Tanghetti, verso Hong Kong dopo un periodo di quarantena in Inghilterra. L’unica nota positiva è che almeno, in qualche caso, vengono immessi capitali nel sistema. Nel caso di Best Tango, curiosamente, i soldi provenienti da Oriente arriveranno prima di quelli vinti in carriera dal pensionario (ormai ex) di Gianluca Bietolini. Best Tango ha infatti debuttato con una vittoria a Milano il 29 Agosto scorso..praticamente dal momento in cui si sono stoppati i pagamenti. Best Tango chiude la sua carriera in Italia con 8 corse disputate,  4 vittorie, 2 piazzamenti, un vittoria Classica un tentativo nel Derby non andato a segno, a fronte di un forziere fantasma di 84.762,00 fantaeuro, come credito.
Gli altri cavalli venduti nella stagione: Castello Aragonese, Cerro, Girl Of The Rain (in procinto di tornare in Europa secondo Barry Irwin dopo un paio di tentativi fuori quadro), Flying Zone, Kitten On The Run, Best Tango, Wish Came True, Ancient King, Tuttipaesi..senza contare quelli che a mente ci sono sfuggiti, gli anziani, i puledri appena venduti (già parecchi) e quelli in procinto di lasciare l’Italia che non menzioniamo ora, per non togliervi il gusto del prossimo post in proposito. E la fuga continua…

 
 
 

VENERDÌ 21 GIUGNO 2013. Report RoyalAscot day 4: Sky Lantern impressiona nelle Coronation Stakes. Hillstar vince le King Edward VII su Battle Of Marengo, Queen’s Vase a Leading Light con Boite terzo..il ricordo di Aidan O’Brien

 
 
ALBANY STAKES G3Kiyoshi (Dubawi), per i colori della Qatar Racing, ha risolto con discreto finale nei confronti dlla favorita Sandiva (Footstepsinthesand) e l’altra attesa Joyeuse (Oasis Dream). Non una edizione apparentemente esaltante, anche se la vincitrice ha prodotto uno scarto evidentissimo che dal centro della pista l’ha portata a finire praticamente allo steccato e Jamie Spencer ha dovuto mettercela tutta per non complicare ulteriormente le cose. Tempo finale di 1m 13.82s (slow by 1.42s), prima vittoria al Royal Ascot per Charles Hills. 
 
 
KING EDWARD VII STAKES: Sir Michael Stoute è tornato? Quasi. Di sicuro c’è che dopo la vittoria della Gold Cup nella giornata di giovedì, ha replicato nelle King Edward sul miglio e mezzo grazie al progressivo e tipico “Stoutiano” Hillstar (Danehill Dancer), cresciuto nel corso della stagione e secondo recentemente di Newbury Spring Cup Handicap. Il Danehill Dancer, montato ancora una volta perfettamente da Ryan Moore, dalle retrovie è piombato sul fuggitivoBattle of Marengo (Galileo), precedentemente quarto del Derby G1 di Epsom, e lo ha piegato nelle battute finali. Per Battle, si conferma la scarsa affidabilità del Derby (anche Chopin ieri nelle Tercentenary) ed una tendenza delle King Edward che difficilmente premia un partecipante di Epsom. Negli ultimi dieci anni solo Papal Bull (np nel Derby di Sir Percy), vinse qui battendo Red Rocks. Sulle sorti di Battle Of Marengo qualche “responsabilitatuccia” ce l’ha anche Joseph O’Brien che ha forse anticipato un pò troppo le mosse a palo lontano, facendogli pagare, oltre alle fatiche del Derby, anche le fatiche di una corsa nella quale aveva dovuto parare l’attacco di Contributer (High Chaparral) con Lanfranco Dettori. A lingua di fuori nella fase finale,, Terzo è arrivato l’ex imbattuto Mutashaded (Raven’s Pass). 
CORONATION STAKES: Forma inglese batte quella francese ed irlandese. Si può tradurre così l’esito delle Coronation con la vittoria impressionante andata alla grigia Sky Lantern (Red Clubs), già vincitrice delle 1000 Ghinee inglesi. Ancora più solida fisicamente che nelle precedenti (fonte Castelfranchi), è stata ben interpretata da Richard “Hughesie” Hughes il quale, con uno steccato 17, l’ha messa tranquilla a fondo gruppo per farle fare la volatona dal centro della pista e grazie ad una esplosiva accelerazione ha sorvolato il gruppo delle pretendenti, capitanate da Just The Judge (Lawman) e Kenhope (Kendargent), con quest’ultima, francese esponente di una Poule in sott’ordine, che ha conquistato il miglior piazzamento. Quarto ancora Lanfranco su Maureen (Holy Roman Emperor), sempre per Richard Hannon. La vincitrice, una figlia dello stallone deceduto Red Clubs (Red Ransom), ha rifinito il miglio in 1m 39.75s (fast by 0.25s)
WOLFERTON STAKES: Colpo a sorpresa per Forgotten Voice (Danehill Dancer), un 8 anni di Nicky Henderson e dunque con trascorsi in ostacoli, che ha messo tutta la sua esperienza e quella di quel volpone di Johnny Murtagh, attualmente il leading jockey del meeting, per battere Sheikhzayedroad (Dubawi) e Bana Wu (Shirocco). Da menzionare che la favoritissima Albasharah (Arch), finora imbattuta, che è rimasta sempre nelle retrovie con una corsa poco pulita, ha cercato varchi improponibili e solo nel finale si è proposta in una progressione notevole…Risultato: quinta, ma galoppava solo lei con improperi per Silvestre De Sousa, anche da parte di Franco Castelfranchi.
QUEEN’S VASE: Nella lunghissima (3200 metri) maratona che si correva in memoria di Sir Henry Cecil (tutti i jockey con il lutto al braccio) ha risolto Leading Light (Montjeu), un facoltoso e tardivo Montjeu (pagato gns520,000 da puledro) il quale, stavolta, è stato montato perfettamente da parte di figlio Joseph O’Brien per Padre Aidan O’Brien. In premiazione un Aidan O’Brien commosso ha voluto ricordare il Maestro Sir Henry Cecil citando un annedoto: “L’ultimo giorno che l’ho incontrato l’ho salutato dicendogli ciao. Pensavo non mi avesse visto o sentito, ma pochi passi dopo ho sentito la punta del suo piede sul mio sedere.. Era un uomo meraviglioso, è stato un privilegio averlo conosciuto…“. Tornando alla cronaca: secondo è arrivato Feel Like Dancing (Galileo), mentre menzione particolare va fatta per Boite(Authorized), non piazzato del Derby Italiano G2 da co-favorito, che si è ripreso con gli interessi di quella brutta prestazione, al termine della quale erano emersi problemi di catarro (rumours). Peter Chapple-Hyam, per ripresentarlo al Royal Meeting, aveva infatti le sue ragione ed il cavallo di proprietà ed allevato dalla Eledy ha risposto con una bella progressione dal fondo del gruppo con Robert Havlin in sella. 
 
 

Report RoyalAscot day3: Estimate regala una storica Gold Cup G1 alla Regina Elisabetta II. Riposte in ricordo del Maestro Cecil nelle Ribblesdale

 
 
 
GOLD CUP: Tremendous and wonderful for British racing. Questo è stato secondo John Warren il terzo giorno di Royal Meeting ad Ascot. Ha vinto la Regina, e questo ha scatenato un eco in tutto il mondo per una giornata che rimarrà nella storia dell’ippica mondiale. A regalare il successo a Sua Maestà Elisabetta II è stataEstimate (Monsun) la quale ha vinto la Gold Cup G1 nel giorno più glamour e mondano dell’intero meeting e che ha regalato ad un regnante la vittoria in questa corsa dopo 207 anni di attesa..non era mai accaduto prima, dal 1807. Protagonisti: Sir Michael Stoute e Ryan Moore, rispettivamente allenatore e fantino della figlia di Monsun, attesissima dai bookmaker, che ha altresì regalato la 22° affermazione per la Regina al Royal Meeting. Scene di giubilo al momento del passaggio sul traguardo, con le telecamere inglesi che hanno inquadrato una Regina  nella Loggia reale, rapita nel momento di massima esaltazione di una corsa dopo 4 mila metri, vestita di un abito color glicine, mai scomposta nella sua esaltazione, che solo a tratti ha mostrato sprazzi di felicità. Se avesse potuto, avrebbe agitato in aria i pugni saltando e gridando come invece hanno fatto le principesse Beatrice ed Eugenia, scatenate in mezzo alla folla di 75 mila persone che riempivano lo storico ippodromo costruito tre secoli fa dalla Regina Anna e che Elisabetta frequenta ininterrottamente dal 1945, a pochi chilometri dal suo castello di Windsor. Elisabetta II ci è andata vicina allo scomporsi, scene indimenticabili che riportiamo documentandole. Lei, Estimate, sangue tedesco incrociato con il migliore sangue Aga Khan (Estimate è stato un regalo..regale) ha dato fondo a tutte le energie per tenere ad un paio di lunghezze di distanza Simenon, Top TripColour Vision, finiti alle piazze. La Regina non vinceva a livello di G1 dal 1989, da quando Unknown Quantity vinse per la perfida Albione corsara in America l’Arlington Handicap nel 1989, prima ancora si ricordano le Oaks di Dunfermline nel 1977 ma gli interessi sportivi di rilievo partono dal 1953 quando Aureole fu secondo di Derby e successivamente vinse Coronation Cup e King George VI and Queen Elizabeth Stakes nel 1954 (perse da Pinza sia nelle King George che nel Derby). Tornando alle vicende di attualità, Estimate è stata allenata da Sua Altezza l’Aga Khan come regalo alla Regina in occasione del suo 80° compleanno. Lo scorso anno vinse il Queen’s Vase e proprio in quella occasione Sheikh Mohammed gli profetizzò una vittoria nella Gold Cup l’anno successivo. Curiosamente in premiazione, abitualmente è lei a consegnare la coppa, ma stavolta l’ha ricevuta dalle mani del figlio, il principe Andrew.. Estimate è una figlia di Ebaziya (Darshaan), e dunque una mezza sorella di Enzeli (Kahyasi), che questa corsa la vinse nel 1999. 
 

 
RIBBLESDALE STAKES G2: Nel resto del meeting, da celebrare anche una vittoria di Lady Jane Cecil nel ricordo del Maestro. Nelle Ribblesdale G2, non poteva essere altrimenti data l’affinità del Maestro con le femmine, a vincere è stata Riposte (Dansili) che ha battuto di un paio di lunghezze Just Pretending(Giant’s Causeway). Momenti di grande commozione per la moglie di Sir Henry Cecil che sta onorando al meglio il lavoro fatto fino alla sua morte del Maestro. E’ una vittoria tutta dedicata a Warren Place ed al lavoro svolto in team. Curiosamente, Riposte fa parte della famiglia di Frankel. La mamma è Rainbow Lake (Rainbow Quest), mamma di Kind (Danehill) a sua volta madre del campione mondiale. E venerdì nelle Albany G3 corre Joyeuse (Oasis Dream), una sorella di Frankel.
TERCENTENARY STAKES: E sempre in tema di Juddmonte, poco dopo le Ribblesdale, nelle Tercentenary Stakes G3 a vincere è stato Remote (Dansili) stavolta per il training di John Gosden il quale aveva paura di correre per il terreno scorrevole, ma è stato invitato ad insistere dal Principe Khalid Abdulla con le seguenti parole: ‘John, I’m here, we run’. Remote ha battuto Shikarpour (Dr Fong) e Van Der Neer (Dutch Art) con Chopin (Santiago), uno dei più attesi al Derby, finito settimo e l’ex italiano Kitten On The Run (Kitten’s Joy) solo ottavo. Remote, cresciutissimo nella stagione, è prodotto di Zenda (Zamindar), della famiglia femminile di Oasis Dream (Green Desert). Nota a margine, in riferimento a Cecil: ieri è stato confermato il ritiro in razza della campionessa Beauty Parlour (Deep Impact).
NORFOLK STAKES: In apertura di terzo giorno le Norfolk per puledri, e qui Wesley Ward ha messo tutta la sua conoscenza in fatto di corse per colpire il bersaglio a qualche giorno di distanza dalle Queen Mary G2 sfuggite di poco. Stavolta non ha fatto prigionieri grazie a No Nay Never (Scat Daddy) che in precedenza aveva debuttato e vinto sul polytrack di Keeneland. Il figlio di Scat Daddy, prodotto diJohannesburg (Hennessy) che vinse questa corsa nel 2011, ha fatto registrare il record della corsa sui 1000 metri in 58.80s (fast by 0.70s) ed ha battuto Coach House (Oasis Dream) per Aidan O’Brien ed il gruppo Coolmore, che possiede anche lo stallone del vincitore Scat Daddy in America (e sembra ci siano interessi anche in No Say Never).