LUNEDÌ 3 GIUGNO 2013. Roma: Omaticaya in canter nel Perrone, Pablosky idem nel Giubilo. Sfida a Crissolo nel Primi Passi, offerte permettendo… DOMENICA 2 GIUGNO 2013. Chantilly: Intello di una categoria abbondante nel Prix du Jockey Club, il Derby francese. Secondo Morandi, terzo Sky Hunter. Tokyo: Lord Kanaloa scintillante nello Yasuda Kinen a tempo di record. Demurino 3°, tripletta nel weekend e 37 sigilli totali. Da Mondoturf di Gabriele Candi

LUNEDÌ 3 GIUGNO 2013. Roma: Omaticaya in canter nel Perrone, Pablosky idem nel Giubilo. Sfida a Crissolo nel Primi Passi, offerte permettendo..

 
 
Ultimi fuochi a Capannelle, prima di cedere definitivamente il testimone a Milano. A Roma si correva nella memoria di Alessandro Perrone e Alberto Giubilo, quest’ultimo un maestro, un riferimento ed un esempio per chi lavora nella comunicazione. Nella prova per le femmine, a vincere è stata Omaticaya(Bernstein) (foto sopra credit Garofalo Capannelle) la quale non è mai stata avvicinata dalle avversarie. Sinora, tre su tre senza mai uscire dal canter e unico rischio corso, quello di vedere capitolare a terra il fantino per il troppo esultare. Omaticaya ha coperto i 1100 in 1.05.81 battendo Jadel (Mount Nelson) e Tucci(Azamour) che si è ben curata il piazzamento, prima italiana delle tre. La vincitrice è una figlia di Bernstein (Storm Cat) che risulta essere stata acquistata per €20,000 alle Tattersalls Ireland September da Mark Johnston. In realtà l’allenatore l’aveva ridata indietro subito dopo l’asta e la cavalla è stata offerta a Vincenzo Fazio il quale, l’aveva comunque notata e l’ha acquistata per una cifra che si aggira tra i €9,999 e i €10,100. Scherziamo, naturalmente. Vogliamo solo far notare che quel valore si è almeno decuplicato e la femmina, è di gran lunga la migliore di tutte quelle viste fino ad oggi in Italia. 
 
 
Finora sono pervenute offerte ma i nostri eroi sono riusciti stoicamente a resistere..già, ma per quanto? Prima del Primi Passi G3 sapremo qualcosa di più, l’impressione è che in questo particolare e delicato momento, vacillare è normalissimo.  Stessa considerazione va fatta per Pablosky (Mastercraftsman) (foto credit Garofalo Capannelle) il quale ha ricevuto tante offerte per le proprie prestazioni, il suo proprietario ha per adesso resistito e per ricompensa (parziale) ha vinto, con la medesima facilità, la Listed che ci ricordava Alberto Giubilo. Allenato da Pepito Di Chio, montato da Carlo Fiocchi per i colori della Gies, grigio, nonostante il gran sudare prima della corsa, ha risolto in pochi tempi di galoppo facendo registrare un tempo più basso delle femmine (1.05.54) e relegando a 4 lunghezze di margine il Grizettiano Recob (Byron) e al terzo Wonderful Wind(Lawman). Pablosky è un figlio del first crop sire Mastercraftsman (Danehill Dancer) ed è stato pescato dallo scouting di Gianluca Di Castelnuovo (www.newracingfactory.com) per £20,000 alle DBS di Agosto. Anche in questo caso, il profit è certo. In ogni caso, i due puledri di cui abbiamo raccontato le gesta hanno vinto le prime prove selletive per i giovanissimi, e guardano con speranza (forse) al Primi Passi G3 appunto di San Siro, dove incontrerebbero finora il più interessante puledro visto sinora. Quel Crissolo (Red Rocks) di cui si parla un gran bene. Nelle altre corse di giornata, da menzionare il Tullio Mei abbinato alla Rap Race risolto dalla vittoria di Aurelio Il Grande (King Cheetah) per l’abbinamento Colella con la Blue Nox Academy. A Milano, il Nogara Lr sui 1400 è stato risolto da Clorofilla (Refuse To Bend) che ha avuto la meglio di Dream Can True (Marju). Nel Merano Lr come sfollamento del Derby, privo di Ancient King (Ramonti), a vincere è stato Virtual Game (Kheleyf) su un coriaceo Demeteor(Mujahid). 
 

DOMENICA 2 GIUGNO 2013. Chantilly: Intello di una categoria abbondante nel Prix du Jockey Club, il Derby francese. Secondo Morandi, terzo Sky Hunter.

 
 
A 24 ore di distanza dal Derby Inglese G1 dove a vincere come sapere è stato Ruler Of The World, un altro figlio di Galileo (Sadler’s Wells) ha impresso un marchio Classico in Francia a Chantilly: Nel Derby francese, il Prix du Jockey Club G1 sui 2100 metri, a vincere è stato l’atteso Intello con in sella Olivier Peslier (perchè non ha montato Ocovango nel blue ribbon?) che ha risolto con un cambio di marcia devastante. Il cavallo allenato da Andre Fabre di proprietà della famiglia Wertheimer, è stato posizionato vicino alla testa dal suo fantino, ai 500 ha cambiato marcia e se n’è andato per proprio conto. Alla fine ha battuto Morandi(Holy Roman Emperor) finito forte e Sky Hunter (Motivator), l’altro di Fabre. Il tempo finale è stato di 2m 7.89s (fast by 0.11s) sui 2100 metri. Deludente First Cornerstone (Hurricane Run) con Lafranco, ma ancor più lo è stato il supplementato Dastarhon (Dansili), montato da Umberto Rispoli, finito ultimo. Per Galileo si tratta dell’esimo vincitore di G1, ma da rilevare che si tratta del settimo vincitore di G1 frutto dell’incrocio tra Galileo stesso e Danehill, tra l’altro celebre anche in Frankel, Teofilo, Golden Lilac, Maybe, Roderic O’Connor, Cima de Triomphe..

Intello era stato imbattuto in due uscite a due anni, poi a tre è rientrato con una scintillante quanto anomala vittoria a Newmarket nelle Feilden Stakes sui 1800 metri. Come detto è finito terzo nelle 2000 Ghinee francesi alle spalle di Style Vendome e poi ha mostrato “true class” a Chantilly. E’ un homebred dei Wertheimer, secondo prodotto della fattrice Impressionnante (Danehill), piazzata classica e vincitrice di Prix de Sandringham G2. Intello con questa prestazione, che fa da seguito al piazzamento disgraziato nella Poule maschile, è stato installato nell’antepost dell’Arc de Triomphe G1 a 6-1 (dal 16/1).  
 

Tokyo: Lord Kanaloa scintillante nello Yasuda Kinen a tempo di record. Demurino 3°, tripletta nel weekend e 37 sigilli totali

 
La vittoria di Lord Kanaloa nello Yasuda Kinen
terzo Cristian Demuro su Danon Shark
 
La domenica del galoppo mondiale è cominciata in Giappone, con lo Yasuda Kinen G1 sul miglio per cavalli anziani, nel segno del dragster nipponico Lord Kanaloa (King Kamehameha) che alla prima apparizione su una distanza superiore ai 1400 metri ha centrifugato i rivali a tempo di record di 1m 31.50s (si, avete letto bene) sul miglio di Tokyo, su terreno scorrevole. A sbattere contro il muro del campione montato da Yasunari Iwata, dapprima Cristian Demuro che ha tentato di saltargli addosso come una furia con Danon Shark(Deep Impact), ma si è dovuto ben presto ritrarre conservando almeno il terzo posto, con il secondo guadagnato da Shonan Mighty(Manhattan Cafe). Una stratosferica prestazione da parte del campione giapponese, giunto a 5 anni con 11 vittorie nelle 16 uscite in carriera ed il palmares ricchissimo, ora anche di un G1 sul miglio dopo una carriera all’insegna dello sprint, conservato anche su distanze superiori.  Detto questo, va ribadito l’ennesimo weekend proficuo da parte di Cristian Demuro, ancora nel segno della vittoria. Sono state 3 infatti le affermazioni del giovane jockey italiano che fanno così levitare il conto totale delle sue affermazioni a quota 37, prima del ritorno in Europa. Ma facciamo un pò d’ordine: Sabato ad Hanshin 5 monte ed una vittoria, in sella a Rosen Konig (Symboly Kris S) in una condizionata ed un 4° posto nella corsa più importante della giornata, il The Naruo Kinen G3 con Air Saumur (Jungle Pocket) in corsa vinta dal decano Yutaka Take su Tokei Halo. Domenica a Tokyo doppietta d’autore con I Am Rising (Neo Universe) e Tosen Turkey (Deep Impact) in 5 ingaggi ottenuti, conditi anche da due terzi posti, uno di questi nello Yasuda Kinen G1 per anziani sul miglio in sella a Danon Shark (Deep Impact), in una corsa vinta da Lord Kanaloa (King Kamehameha) con Yasunari Iwata come detto in apertura. Il suo score totale della stagione giapponese 2013 parla di 37 vittorie su 220 monte (media circa 17%), un posto nella top ten dei fantini giapponesi ed un bagaglio pieno di soddisfazione, con la perla delle 1000 Ghinee Giapponesi in sella ad Ayusan battendo fratellone Mirco ed una considerazione sempre crescente a livello internazionale. Adesso il ritorno in Europa, passando per Roma per prendersi qualche pacca sulla spalla e poi, molto probabilmente, l’esperienza francese. A giorni le parole di Cristian.