Ph. Daniela Carlotti e Nicolay Umarov

Tempo bello, terreno che gradualmente dal pesante/morbido è arrivato al quasi buono, sicuramente galoppabile, buon pubblico per quantità e qualità, belle corse piene di spunti tecnici. Oggi finalmente all’ Ippodromo di  San Siro Milano Galoppo si è respirata aria di grandi corse, di appuntamenti importanti, di desiderio di vedere se dopo Vedelago, Biz The Nurse e Crissolo, anche una femmina di rango sarà capace di stupirci nelle Oaks. Innanzitutto ci hanno stupito dei bellissimi ed affascinanti modelli di Aston Martin esposti in Tribuna Principale e nei pressi della Palazzina Proprietari. Poi al tondino, Vittorio Bianchi, proprietario e riconosciuta memoria storica di risultati ippici milanesi dal ’70 ad oggi, mi ferma e mi dice: “Oggi è la prova del nove, bel tempo, belle corse, no calcio, se non vengono oggi non vengono più”, intendendo il pubblico. Invece il pubblico c’è stato e tanto, di appassionati, di tecnici e di curiosi. Milano ha risposto alla giornata imperniata sulle Oaks in modo evidente ed efficace, quasi a dimostrare che la voglia di ippica c’è e che i cavalli da corsa sono ancora nel cuore della gente, bisogna solo saper comunicare l’ippica, saper realizzare appuntamenti interessanti e creare un minimo di contorno suggestivo.

Ma veniamo alle corse. Si inizia con il Premio Virgino Lamberti, vinto da Fata Romana (f. gr. 2009 IRE da VERGLAS IRE e SILK FEATHER USA, Allenatore: Soc Al Camici Fabrizio Roberto Srl, Proprietario: Magnoni Luca, Allevatore: Estero – ire) che, dopo aver seguito Epic, che aveva preso la testa della corsa dal via ed essersi difesa dall’attacco all’interno di Viso Pallido prima e di Linchetto all’esterno dopo, allunga agli ultimi duecento metri aggiudicandosi la corsa di 3/4 di lunghezza. Non ha corso Falcognana e purtroppo Curioso è stato fermato dal suo fantino Luca Maniezzi, dopo duecento metri di corsa. Premio Giangiacomo Trivulzio, non corrono Bresciano e Messico. Subito in testa Palmieri, gli altri a seguire, nascosto nel gruppo Keshiro. Le posizioni non mutano sino in retta dove A Perfect Getaway, l’alfiere della Incolinx attacca il peacemaker. Palmieri perde il passo all’ingresso in dirittura, ma intanto Keshiro prende posizione per lo spunto, l’ Incolinx cerca cavalli a cui fare riferimento (appoggia) ed intanto sul passo Palmieri rientra in lotta ben sostenuto da Atzeni, suo interprete in sella. Sprint finale tra i due Bottiani: vince Keshiro (m. s. 2010 IRE da SHIROCCO GER e KESH KUMAY IRE, Allenatore: Botti Stefano, Proprietario: Dioscuri Srl, Allevatore: Giacinto Guglielmi Az Ag Sant’Agostino), secondo Palmieri. Per la serie tutto o niente, Stefano Botti ormai bissa in continuo, bravo!! Premio Po, un pista dritta sui 1200 metri divenuto un classico del turf milanese, gran bella corsa, non corre Andreino. Si aprono le gabbie e Wognan perde quasi la partenza, prende la testa Aperegina come da copione, gli altri in linea: Luther, Ora Kate, Princess Girl e Val D’ Antreuiles i più attivi. Ai mille allunga Aperegina, ma intanto Wognan (c. b. 2009 IRE da ONE COOL CAT USA e WIGMAN USA, Allenatore: Soc Al Grizzetti Galoppo Srl, Proprietario: Sc Pieffegi S.R.L., Allevatore: Compagnia Generale Srl) ha recuperato lo scarto ed all’ interno, sostenuto in modo mirabile da Gregorio Arena, inizia una rimonta fenomenale, recupera metri su metri e sul palo stampa proprio Aperegina. Terzo è Luther.  In tribuna proprietari le signore sfoggiano eleganti cappelli ed acconciature affascinanti, molte delle quali in tutte le sfumature del rosa come la coccarda che andrà  alla cavalla vincitrice delle Oaks 2013.

Ph. Daniela Carlotti

Ore 16.25 siamo alle Oaks d’Italia (G2), quest’anno abbinate alla Gazzetta dello Sport. La classica milanese di Gruppo 2 per femmine di 3 anni che si disputa sulla distanza di 2200 metri in pista grande, 407.000 euro di dotazione. Sono in 12 al via per i ritiri di Lucky Serena e Sopran Enery. Gli occhi e le attenzioni sono rivolte a Charity Line, a Dancer Destination e Whippy Cream. La prima si presenta molto bella al tondino calma coma da caratteristica genealogica, tirata al punto giusto ed imbattuta, la seconda bella di modello con il dubbio della tenuta alla distanza, la terza è l’ago della bilancia e spauracchio straniero (anche se di giubba ed allenatore italiani) venuta a tastarci il polso, a misurarci con il peso di una grande paternità, quella di Dansili. Jessica Marcialis apre la sfilata da accompagnatrice a cavallo e con la telecamerina per mostrare al pubblico in diretta televisiva l’effetto pista, seguita dalle autorità e poi dalle campionesse che stanno per cimentarsi nella ” corsa della vita”. Luca Galbiati scandisce in cronaca il nome, la scuderia, il training ed il fantino di ognuna, prima che i lads lascino la lunghina e le cavalle in canter si rechino alle gabbie. Si parte. Prende la testa dopo una breve bagarre Claire Song, come da ordini ricevuti. Il gruppo dietro è compatto e Whippy Cream naviga nel centro del plotone, mentre Charity Line cerca posizione per ingambarsi bene. Dubai Destination, Licia, Mangiapregaama, Air Mail e Collusiva si studiano e prendono posizione per lo spunto all’ entrata in retta. Tutto procede senza cambiamenti fino ai 400 finali, dove Charity Line si ingamba forte a centro pista e fabio Branca, abilissimo, si adegua ai tempi della cavalla che allunga in modo magistrale e poi allunga ancora, non c’è storia, la figlia di Manduro si distacca dal resto del gruppo dal quale emerge seconda un’ottima Dubai Destination che, dopo breve lotta piega Whippy Cream che rimane terza su Licia, la sorpresa della corsa. Le altre si dimostrano di una categoria inferiore. Gli ultimi metri di Charity Line e Fabio Branca vengono seguiti dal pubblico con tanto tifo e tanto affetto che si accentua in un lungo applauso al rientro al dissellaggio. Il bagno di folla è d’obbligo e meritato. Ecco, dopo Vedelago, Biz The Nurse e Crissolo si aggiunge il nome di una femmina importante, Charity Line, al gruppo dei campioni che tengono alto il vessillo dell’ippica italiana. Charity Line ( f. s. 2010 IRE da MANDURO GER e HOLY MOON IRE, Allenatore: Botti Stefano, Proprietario: Effevi Srl, Allevatore: Rz Del Velino Srl) vince di 4 lunghezze e mezzo in 2.21.8, vince bene dando l’impressione di una cavalla solida, appunto una Manduro. Un trionfo oltre che ippico in generale anche della Milano Ippica con la I maiuscola perchè la giubba di appartenenza della vincitrice è la Effevi di Crackerjack King, di Jakkalberry, di Wild Wolf , di Cherry Collect, ma soprattutto di Felice e Federica Villa due proprietari ineguagliabili. Facciamo notare che la famiglia Botti delle dodici partenti ne ha sellate ben cinque, ottenendo un primo, un terzo ed un quarto posto. Il solo Bruno Grizzetti è riuscito ad impensierirli sellando la cavalla giunta seconda. L’entusiasmo non si placa ma già si pensa alla corsa successiva. Premio Carlo Vittadini (G2), un’ altra classica sul miglio in pista grande. Ha vinto dopo strenua lotta e con uno scatto bruciante ed imperioso a centro pista ai duecento metri finali Principe Adepto. Una grande vittoria, quasi commovente tant’è che i trainers Endo Botti e Cristiana Brivio erano visibilmente commossi al rientro del cavallo al dissellaggio. La monta di Mario Esposito è stata ispirata. Ha tenuto il cavallo fuori dalla lotta tra Malossol allo steccato interno e Libano che cercava sul passo di resistere mentre si insinuava per un attimo anche Douce Vie. Scomparivano a metà dirittura Regarde Moi e Lady Jacamira, molto attesi anche al betting. Vince Principe Adepto (m. b. 2008 USA da DUBAWI IRE e AISCHA GB, Allenatore: Endo Botti Galoppo Snc, Proprietario: Al La Nuova Sbarra Srl, Allevatore: Al La Nuova Sbarra Srl ) a coronamento di una carriera basata sulla generosità, ha vinti il suo Gruppo 2, dopo essere stato sesto in un G1 vinto da Vedelago, decimo in un G2 vinto da King Air e terzo in un altro G2 dietro al solito Vedelago e ad Alianthus.  E siamo alla sesta corsa della Riunione, il Premio Coppa D’Oro di Milano. Ordine d’arrivo: primo l’inossidabile decenne Caudillo ( m. b. 2003 GER da ACATENANGO  e CORSITA, Allenatore: Bolte Andreas, Proprietario: Brunhilde E Horst-dieter Kuhlmann, Allevatore: Brunhilde E Korst Kuhlmann) che bissa il successo dello scorso anno e sempre con in sella Luca Maniezzi. Il feeling tra i due è notevole e lo si intuisce nel momento in cui Luca chiede a Caudillo prima di infilarsi in un varco tra Shada e Auenjager e poi di passare all’interno di tutti per prendere un consistente vantaggio di due lunghezze e 3/4 in poche folate di galoppo, seconda proprio Shada e terzo Auenjager, lottatore indomito, cavallo di testa che regge la lotta sempre e comunque. Ultima corsa, Premio Brembo, non corre Verania, vince Elanje (m. b. 2008 IRE da REDBACK  e SUDDENLY, Allenatore: Marcialis Antonio, Proprietario: Sc Venus, Allevatore: Estero), seconda Ely’s Song in parità con Incantesia. Si conclude così una Riunione di galoppo a San Siro che fa ben sperare per il prosieguo delle corse, dell’ ippica in Italia. Una giornata che vede salire alla ribalta ancora i Botti, grandi professionisti del turf italiano, allenatori capaci nei grandi appuntamenti di esprimersi sempre al meglio, di presentare soggetti capaci di strappare l’applauso. Alduino, Giuseppe i “vecchi saggi”, Marco, Stefano, Alessandro ed Endo i giovani alfieri che portano avanti con sapienza un mestiere difficile, quello dell’allenatore di cavalli da corsa…che vincono. In giornata il mitico Mario Esposito ne vince due in sella, Fabio Branca si gode una vittoria strepitosa con Charity Line e due esperti come Maniezzi ed il suo fido Caudillo fanno vedere cosa vuole dire avere coraggio.

Daniele Fortuzzi    Milano, 26/05/2013 

Risultati di Milano – Domenica 26 Mag 2013 – Corsa n. 1