Primi provvedimenti per lo scandalo doping che ha coinvolto la scuderia Godolphin e che ha sconvolto il mondo delle corse britanniche: otto anni di squalifica per Mahmood Al Zarooni, questa la prima sentenza letta da Paul Bittar Chief Executive della British Horseracing Authority, di fronte alle telecamere di tantissimi media. L’allenatore che ha ammesso di aver somministrato steroidi anabolizzanti a ben quindici cavalli (autodenunciandosi per altri 4 cavalli, oltre agli 11 trovati) della scuderia di proprietà dello sceicco Mohammed bin Rashid al-Maktoum. Ha parlato Simon Crisford, manager della Scuderia presente all’udienza, il quale rischia comunque il suo posto per responsabilità oggettiva, ha affermato con poche parole, semplici ed efficaci che “ci vorrà molto tempo per riconquistare la fiducia del pubblico britannico. Siamo scioccati ed indignati .” Qualche giorno fa, attraverso un comunicato ufficiale, Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum ha confermato la “piena disponibilità a collaborare con la British Horseracing Authority per andare a fondo alla questione”, comunicando inoltre che verranno fatti ulteriori accertamenti su ogni singolo cavallo della Scuderia (circa 500 a Newmarket) per verificare e denunciare la presenza di casi analoghi. In pratica dall’udienza di ieri è emersa la squalifica di 8 anni per l’allenatore e 6 mesi di squalifica per i cavalli trovati positivi.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A SABATO, APRILE 27, 2013