Comunicato stampa degli operatori ippici e degli ippodromi, indignati dal
comportamento tenuto dal Ministero dell’Agricoltura.
L’Ippica italiana è allo stremo, tutti quanti gli operatori vivono un momento insostenibile di difficoltà economica che ha già costretto molte aziende alla chiusura e interrotto il volano economico del settore.
Riteniamo doveroso denunciare i responsabili del Dicastero Agricolo, già oggetto nei giorni scorsi di provvedimenti giudiziari che fanno molto riflettere, e guidato da Mario Catania candidato capolista per l’UDC alle prossime elezioni politiche in Campania ed in altri numerosi collegi elettorali.
Preso atto della persistenza di questa inaccettabile situazione, il Comitato Promotore del progetto Lega Ippica Italiana, e per esso alcuni operatori e società di corse, hanno dato mandato ai propri legali di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma contro le figura apicali di Governo del settore, per aver programmato l’attività agonistica
ippica e aver consentito che i relativi costi, sin dal gennaio 2012, venissero sostenuti unicamente dagli operatori del comparto, indotti ripetutamente in errore con assicurazioni sulla disponibilità di adeguate risorse finanziarie, garantendo agli stessi i premi al traguardo e le remunerazioni per gli ippodromi.
Di fatto, ad oggi, il pagamento dei premi è fermo a giugno 2012 e quello dei compensi delle Società di Corse è fermo addirittura al maggio 2012.
Il comportamento del MIPAAF, nella gestione del dr. Ministro Catania, si è sempre dimostrato inaffidabile e inadeguato. Durante una riunione plenaria presso lo stesso Ministero nello scorso mese di febbraio, venne solennemente dichiarato che 35 milioni di euro, recuperati dall’annullamento di un debito di ASSI verso AAMS/SOGEI, sarebbero stati aggiunti a quelli previsti, destinandoli tutti al montepremi (con responsabile accettazione degli ippodromi), e così si ottenne l’interruzione dello sciopero che durava oramai da 40 giorni.
Con il trascorrere del tempo non si è mai concretizzato questo stanziamento, mentre il Ministero affermava che le risorse erano nelle disponibilità di ASSI e che sarebbero state erogate quanto prima. Alla fine dell’anno 2012 degli stanziamenti non si è vista traccia come del resto tutti paventavano.
In questo contesto suona irridente e offensiva, verso tutti gli operatori del settore, la presa di posizione assunta dal Ministro Catania nella sua ultima dichiarazione, con la quale addossa tutta la responsabilità dell’attuale situazione, al mancato accordo con il Ministero dell’Economia circa i termini di riforme e rilancio del settore ippico nazionale, e lascia al suo successore il gravoso compito di porre in atto quanto richiesto da più parti sulle iniziative da assumere.
Roma 28 gennaio 2013
Il Comitato Promotore la Lega Ippica Italiana