Ancora una volta, locali dominanti nella Japan Cup: a vincere è stata la campionessa Gentildonna (Deep Impact), una “virago” di tre anni già dominatrice quest’anno della Triple Crown al femminile, la quale ha battuto l’altrettanto triple crown (ma lo scorso anno) Orfevre(Stay Gold), ancora sfortunato secondo dopo aver pescato l’ultimo numero di steccato, in un arrivo serratissimo oggetto di un intervento dei commissari. Nessun cambiamento, la vittoria è andata alla terribile femmina, figlia di Deep Impact (Sunday Silence) la quale riceveva tre chili dal secondo arrivato, che ha così impartito un’altra sconfitta ad Orfevre dopo il posto d’onore nell’Arc de Triomphe G1, drammatico sportivamente parlando, mettendo una testa (anzi un muso) avanti dall’interno dopo aver forzato un varco ai 200 finali tra il folle front runner Beat Black ed Orfevre stesso. TerzoRulership (King Kamehameha), campione ad HK, quarto Dark Shadow con Mirco Demuro in sella che ha ottenuto il massimo e per poco non prende il terzo (per lui una multa da 30,000 yen), e tranciati letteralmente gli europei, incapaci di emergere. Per il video in Alta Definizione (HD) della Japan Cup, clicca su questo LINK.
La vincitrice è allenata da Sei Ishizaka ed era montata da Yasunari Iwata e si è portata a casa il malloppo da 476 milioni di yen (£3.63m) per un successo comunque tutto a tinte Sunday Racing, con i primi tre posti andati al gruppo di Katsumi Yoshida. Degli europei Jakkalberry, Mount Athos e Red Cadeaux (ottavo e primo dei visitors) neanche l’ombra in corsa, sono arrivati a metà gruppo circa con Sri Putra nelle retrovie. Visibilmente passata di condizione anche Solemia la quale ha battuto giusto un paio di locali.
L’ordine di arrivo è il seguente: 1 Gentildonna, 2 Orfevre, 3 Rulership, 4 Dark Shadow, 5 Fenomeno, 6 Tosen Jordan, 7 Beat Black, 8 Red Cadeaux, 9 Eishin Flash, 10 Jaguar Mail, 11 Jakkalberry, 12 Mount Athos, 13 Solemia, 14 Oken Bruce Lee, 15 Meisho Kampaku, 16 Rose Kingdom, 17 Sri Putra.Tempo di 2 minuti 23 secondi e 01
Per Mirco Demuro ancora una soddisfazione al traguardo della settima corsa in programma dove ha vinto in sella a Logotype (Lohengreen) in una prova per puledri. Cavallo di proprietà di Teruya Yoshida.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A DOMENICA, NOVEMBRE 25, 2012