Il Jockey Club, quello reale, quello inglese, ha annunciato ieri una novità che molti di voi già sapranno ma che merita un ulteriore approfondimento. La notizia, lanciata dal Racing Post (nella foto) con il titolo di “bombshell”, ossia notizia esplosiva, è che nel 2021 chiuderà l’ippodromo di Kempton per fare spazio ad una speculazione edilizia che farà sorgere al posto dell’ippodromo case, quantificabili in circa 3000 unità abitative, parchi, centri commerciali etc. Letta così sembrerebbe una notizia destinata a fare scalpore e scandalo nell’ippica inglese, in realtà si tratta di una buona notizia perchè con i profitti della vendita del terreno è stato reso noto che cambieranno molte cose ma in positivo per la zona e per l’ippica stessa. Infatti il sacrificio servirà ad ottenere più di £500 milioni che il board della British Racing investirà nella successiva decade, a botte da £50 milioni l’anno, per migliorare tutti gli altri ippodromi di zona, e ne fornirà un ulteriore incentivo per la creazione di un circuito in all weather a Newmarket e difatti lo smantellamento avverrà solo dopo la costruzione di quest’ultimo impianto. Benefici dei quali ne godranno lo sport, gli operatori ed appassionati. Kempton è un tracciato tradizionale, patria dell’ostacolismo inglese, casa del King George VI Chase il giorno del Boxing Day, e teatro nel quale hanno operato Arkle o Kauto Star, ed è logico pensare che tutti gli storici appassionati non siano felici della novità, ma da un fatto negativo ne nascono molti positivi, sempre all’insegna dell’innovazione e dell’avanguardia. Il programma ostacolistico di Kempton verrà raccolto da Sandown, sempre di proprietà della stessa organizzazione che gestisce Newmarket, Epsom, Aintree, Cheltenham e non solo.
Chiaramente tutti gli operatori del National Hunt inglese sono rimasti sconvolti dalla news ed hanno annunciato la loro tristezza con ogni mezzo, ma di fatto si tratta di un cambiamento in qualche modo necessario per continuare a sviluppare con innovazione una ippica, quella inglese, che ha sempre fatto i conti con le novità da abbinare con la tradizione. Del resto lo stesso Kempton era stato teatro della costruzione del sintetico senza non pochi sbattimenti da parte degli appassionati, con alcune prove storiche spostate sull’altro tracciato, ma il problema è solo una questione di abitudine. Un ippodromo aperto nel 1878, che durerà fino al 2021 dc. Affrettatevi ad andarci, se non ci siete mai stati. Quanti di voi sarebbero d’accordo con la chiusura di uno degli impianti storici in Italia a patto si investa totalmente in qualcosa di nuovo, moderno e all’avanguardia?