Epilogo di classe per la stagione di Maia. L’ippodromo meranese saluta con una giornata nella quale spiccano il Premio Steeple-Chases d’Italia (ex Argenton), terreno di confronto per i migliori specialisti degli ostacoli alti dell’ultima leva, e il Premio Del Prato, altra “classica”, per siepisti di qualità. Sei le corse del pomeriggio, altre due per saltatori e altrettante in piano per Gr e amazzoni. Si comincia alle ore 15, cancelli aperti un’ora prima.
Con negli occhi ancora i fuochi d’artificio del Gran Premio Merano Forst, Maia manda dunque in onda un atto finale di grande effetto. Lo Steeple-Chases d’Italia è un Gruppo 2 con 40 mila euro di dote, se la giocano in sei. Il perno naturale della corsa è Crack Chichi, il grigio della scuderia Australia laureato del Richard e chiamato a confermarsi leader della generazione. Potrà avvalersi di Romano ai comandi e di un alleato, Brav, che dopo un passaggio così così sulle siepi torna allo steeple. L’antagonista numero uno di Crack, almeno sulla carta, è Master Silvia, l’allieva della Siba ha bissato la seconda piazza del Richard (ben discosta dal vincitore) nel Premio Spegasso, a confronto con i più anziani. È l’unica targata Contu, il resto della compagnia porta marchio Favero e si completa con Un Pour Tous, Uni Light e Slanesch. Partiamo da quest’ultimo, vestito del giallo-rosso di Ostanel e affidato a Fuhrmann: a tre anni fra i top della generazione, in questa stagione ha subito un appannamento riscattato di recente con il ritorno al successo abbassando però la mira, in siepi a vendere. Quanto vale questo successo? È pressoché come chiedersi cosa vale il duo dalla giubba fucsia-Favero, Un Pour Tous fin qui discreto e Uni Light con troppo poche carte scoperte per essere decifrato.
La spalla della prova centrale è un Del Prato (discendente-listed con 25 mila euro al palo) che riecheggia di Gran Siepi. Della quale mancano i primi due, ma ci sono Alpha Prim e Branit (terzo e quarto tre settimane fa), Dar Said e Romis in agguato, Galandas, Zamindowa e Lanoline battitori liberi: giovani e meno giovani, tutti assieme appassionatamente, in una corsa con sale e pepe.
fonte: Ufficio Stampa dell’ Ippodromo di Merano