Il ” Gabriele Candi Pensiero” sugli avvenimenti di rilievo di Sabato 15 e gli anticipi di domenica 16 settembre 2012

Dawn Approach stravince le Vincent O’Brien Stakes (ex National). 5 su 5 per lui. Il resto del Curragh: Irish St Leger e Starspangled

Che giornata per Godolphin! Anche in Irlanda il team blue ha fatto bottino pieno in G1 dopo lo scalpo di Camelot a Doncaster. Al Curragh, nelle Goffs Vincent O’Brien Stakes (ex National Stakes G1), Dawn Approach (New Approach) (foto d’archivio) ha infilato la quinta da imbattuto alla prima per i colori dello Sceiccone, ma come al solito per il training di Jim Bolger. Dawn Approach ha dato una solidissima performance vincendo di ben 4 lunghezze e mezzo fermando, battendo il P. J. Flynn Desings Of Rome(Holy Roman Emperor) e Leitir Mor (Holy Roman Emperor), altro di Bolger che ne è anche proprietario. Ritirato in mattinata Cristoforo Colombo (Henrythenavigator)..evidentemente non era giornata per il forte gruppo irlandese. Il vincitore è un figlio di New Approach (Galileo), stallone Darley (http://www.darley.co.uk/stallions/our-stallions/new-approach), ed era stato acquistato dal gruppo in blue dopo la vittoria nelle Coventry G2 ad Ascot.
Il video delle National cliccando o copiando questo link: http://www.youtube.com/watch?v=SJAqSEMHino&sns=em
Sempre al Curragh, nell’Irish St Leger, aperto anche agli anziani, il sei anni castrone Royal Diamond (King’s Best), già secondo nell’Ebor Handicap di York, ha vinto per Andrew Tinkler e Tommy Carmody dopo finale serratissimo nei confronti di Massiyn (Zamindar) e Brown Panther (Shirocco), con quest’ultimo emerso per il secondo. In lotta ancheAiken (Selkirk). Il papà del vincitore è King’s Best (Kingmambo) altro stallone Darley:http://www.darley.co.uk/stallions/our-stallions/kings-best. Nelle Reinassance Stakes G3 sui 1200 metri,Starspangledbanner (Choisir) per poco non torna alla vittoria (unica nota lieta per il Coolmore nella giornata), solo secondo battuto da Maarek (Pivotal) di mezza lunghezza.
Incredibile a Doncaster! Camelot (Montjeu) non è riuscito a sfatare l’incantesimo della Triple Crown inglese e di vincere il St Leger G1, arrivando solo al secondo posto dietro adEncke (Kingmambo) ma davanti aMichelangelo (Galileo). Il portacolori Coolmore, montato in modo eccessivamente confidente da Joseph O’Brien, si è fatto anticipare in retta d’arrivo da Mickael Barzalona e non è mai riuscito nell’aggancio.
Troppa confidenza ed eccesso di sicurezza che ha portato una sconfitta che avrà l’eco incredibile per come è giunta. Joseph O’Brien si è fatto intrappolare all’interno e non ha trovato da correre se non gli ultimi duecento metri finali, dove Camelot ha prodotto un cambio di marcia ma non così proficuo da andare a prendere il Godolphin lanciato da Mickael Barzalona in una lunghissima progressione. Il giovane O’Brien è sembrato voler giocare con le coronarie dei Boss, gestendo il suo con freddezza si, ma spostando solo dopo aver saltato il posteriore dello stesso Encke che nel frattempo stava anticipando: Solo a quel punto il figlio di Padre Aidan avrebbe dovuto lanciare l’assalto al blue, invece Joe ha temporeggiato forse credendo di avere meno “turn of foot” dopo 2920 metri, ma quella manciata di secondi di attesa è stata fatale, ha perso un paio di battute lui e Encke non è mai calato, rendendo così l’inseguimento vano.
Stupore, incredulità e tanta rabbia da parte di chi lo ha appoggiato pesantemente. Tutt’altro che arrabbiati i bookmaker che stasera festeggeranno a ostriche e champagne… Davvero un brutto colpo per il team irlandese e volti attoniti al rientro quando il giovane fantino irlandese ha provato a dare delle spiegazioni che saranno sempre ingiustificate per una corsa che doveva essere vinta, a cui tenevano tantissimo John Magnier, Michael Tabor e Derrick Smith e che non tornerà mai come occasione, per quello che inseguivano da tempo…il mito di Nijinsky(Northern Dancer) che vinse la triple crown inglese nel 1970.
Ma onore al vincitore e al team Godolphin che ottiene la 6° vittoria nella storia della Classica più antica. Bravo Mickael Barzalona per Mahmood Al Zarooni, che ha lasciato a due lunghezze dalla storia Camelot, dimostrando di essere un fantino comunque dotato dell’innato talento del senso del traguardo. Ancora qualcosa da limare per ciò che concerne i comportamenti, basti pensare che dopo poco il traguardo per poco non cade. Peccati veniali di gioventù, comunque. Come detto Michelangelo terzo ed Ursa Major quarto.
Encke è un tre anni progressivo, prodotto di Kingmambo (Mr Prospector) e della campionessa Shawanda (Sinndar), allevato in Kentucky dal Darley che acquistò la mamma privatamente dall’Aga Khan. Con questa affermazione sono tre le vittorie in carriera con due secondi posti ed un terzo in 6 corse disputate.
Camelot si aggiunge così tristemente, nel senso sportivo, ai 9 cavalli che hanno vinto le prime due prove della Triple inglese, ma che hanno perso il St Leger.
Poco dopo ci ha pensato Aidan O’Brien a parlare con la stampa: L’allenatore irlandese ha addebitato alla scarsa andatura la sconfitta, spiegando che la colpa è tutta sua per non aver messo un bilancino e rendere la corsa vera, sottolineando come Camelot non abbia fornito lo stesso finale delle 2000 Ghinee e del Derby. Ecco le sue parole: ”He ran a great race but just got beat. It’s disappointing for everybody but that’s the way it is. That’s racing. We expected him to win and if I thought they were going to go that steady I would have had a pacemaker in or two pacemakers. But that’s my fault. I was sure they were going to go a pace, but that’s the way it was.”
Per la cronaca, Joseph O’Brien è stato descritto come troppo sconvolto per parlare con la stampa.
Il resto del convegno, in attesa del Curragh e delle National, è stato chiaramente marchiato da Richard Hannon e festival dei favoriti battuti. Nelle Champagne Stakes G2 per puledri Dundonnell (First Defence) ha perso nel testa a testa con Toronado (High Chaparral), i due sono stati anche “Mondoturf rising Star” per chi ci segue. Toronado, molto stimato da Richard Hannon, potrebbe ora correre il Jean Luc Lagardere G1 a Longchamp, oppure il Racing Post Trophy G1 a Doncaster.
Nelle Park Stakes G3 sui 1400 metri Libranno (Librettist) e non Strong Suit (Rahy) ad emergere per l’allenatore inglese, con in sella Kieren Fallon. In lotta, ha battuto Pastoral Player (Pastoral Pursuits). In Irlanda nelle Reinassance Stakes G3 Starspangledbanner (Choisir) per poco non torna alla vittoria, solo secondo battuto daMaarek (Pivotal) di mezza lunghezza.
Tanta Italia in Nordamerica in questo fine settimana; A Woodbine in Canada, domenica 16 Settembre di disputano tre corse di Gruppo con europei seguiti e un pizzico d’Italia in cavalli e uomini. Nel Ricoh Woodbine Mile G1 ($1 Milione) sul miglio corda a sinistra c’èWorthadd (Dubawi), nella foto, che vuole cancellare le ultime europee. Sir Mark Prescott lo ha dichiarato con Lasix e con in sella Luis Contreras, fantino messicano leading jockey in Canada nel 2011. Worthadd, 53,5 chili, avrà contro un Cityscape (Selkirk) in forma notevole e un Wise Dan (Wiseman’s Ferry) molto stimato da Charles Lopresti, e che avrà in sella John Velazquez. Nella foto Worthadd in lavoro nei giorni scorsi: Images courtesy of WEG/michael burns photography.
Nelle Canadian Stakes G2 da $300,000 per femmine, ancora Mirco Demuro ingaggiato da Andreas Wohler per Kapitale (Dubawi), dopo il 4° posto nelle Beverly D Stakes G1 sfortunato. Sempre per Wohler, Umberto Rispoli monterà Scalo (Lando) nelle Northern Dancer Stakes G1 sui 2400 metri con $500,000 di dotazione. Dopo il terzo posto sfortunato nelle Sky Classic G2, il tedesco avrà chance notevole con qualche metro in più, sebbene contro Forte Dei Marmi (Selkirk), che lo ha già preceduto nelle Sky Classic, e Wigmore Hall (High Chaparral).
Le corse, nell’ordine Canadian Stakes (ore 21,05), Northern Dancer Stakes G1 (ore 22,47) e Woodbine Mile (ore 23,42), saranno visibili in diretta sul web, presso l’indirizzo internet: http://www.woodbineentertainment.com/woodbine/racing/pages/liveracing.aspx
A Longchamp si corrono i tradizionali trial a 3 settimane dal big event: tutti gli occhi puntati su Foy G2 e Niel G2, trial in vista dell’Arc. Tra gli anziani del Foy tutti gli occhi sono sul “jap” Orfevre (Stay Gold), nella foto, che godrà dei servigi di Cristophe Soumillon e del bilancino Aventino (Jungle Pocket) per far si che la corsa sia vera. Dovrà dirci se è un cavallo da Arc, oppure no, contro Joshua Tree (Montjeu), Meandre (Slickly) e il cresciuto Fiorente (Monsun). Intanto Equidia nei giorni scorsi ha realizzato un servizio sul campione giapponese con intervista a Soumillon ed immagini esclusive.
Nel trial per i tre anni, il Niel, il Juddmonte Last Train (Rail Link) dovrà dimostrare di essere un cavallo forte come pensa Maitre Alain e se quel secondo posto nel Paris G1 è vero. I tre anni in genere hanno recentemente vinto spesso l’Arc, ma quest’anno a parte Camelot non c’è nessun cavallo che sembra sopra la media tra i tre anni. Lo stesso Fabre lancia Last Train, ma il cavallo con la quota più bassa nell’Antepost Arc è Masterstroke (Monsun) a 16/1. Intanto vediamo Last Train (famiglia femminile di Frankel), il quale avrà contro Saonois (Chichicastenango), vincitore di Jockey Club G1, poi i due Aga Khan Bayrir (Medicean) e Kesampour (King’s Best), con CP Lemaire che ha scelto il primo. Le prove di G1 sono Vermeille G1 e Moulin G1. Tra le femmine in cerca del pass, c’è Shareta (Sinndar) conGalikova (Galileo), Romantica (Galileo) e l’imbattuta tedesca Salomina (Lomitas). Nel Moulin sul miglio privo diExcelebration (Exceed And Excel), c’è Farhh (Pivotal) contro Moonlight Cloud (Invincible Spirit) in un campo stringatissimo di sole 4 unità.  In apertura a Longchamp, anche il Petite Couvert G3 sui 1000 metri in vista dell’Abbaye G1, torna in pista Spirit Quartz (Invincible Spirit) con in sella Frankie Dettori, che cerca la prima vittoria dopo tanto tempo e dopo il secondo nelle Nunthorpe Stakes G1.
Poco altro da aggiungere se non che a breve avrà luogo il Doncaster Day con il St Leger G1 e Camelot come attrazione principale. A tal proposito, molto interessante il Remembering Nijinsky pubblicato dallo Sporting Life che vi consigliamo di leggere: http://sportinglife.com/racing/news/article/465/8076725/remembering-nijinsky-the-legend
Il terreno è riportato ufficialmente buono, enjoy horse racing!