Proprio a 40 anni da quando l’immenso Brigadier Gerard (Queen’s Hussar) incontrò l’unica sconfitta della carriera a York, nelle allora Benson & Hedges Gold Cup ora Juddmonte International, il World Champion Frankel (Galileo) ha sfatato il mito estendendo la sua striscia delle vittorie consecutive da imbattuto a quota 13! Frankel è di un altro mondo ed ha illustrato enciclopedicamente il perchè del fatto che si tratta del cavallo più forte del mondo; e questo lo sapevamo, ma non abbiamo neanche mai dubitato di lui sul doppio chilometro più quei 92 metri del Knavesmire…che non fanno la differenza, per uno come lui.
Stranamente lento al via, Frankel si è messo nel gruppo degli ultimi seguendo l’andatura neanche folle imbastita dai valletti e Coolmore con il chilometro e 88yards passati in 1,07 e 10 circa, prima di entrare in dirittura ha circumnavigato il gruppo ponendosi sullo steccato delle tribune ed è bastato un parziale, quello dai 600 ai 400 (in 11.05 secondi, passato in 40,73 miglia orarie, cioè 65,55 km/h, ed è stato il suo parziale più veloce della corsa, ma più lento di quanto fece registrare Sea The Stars quando vinse la stessa corsa) per togliersi dalle spalle St Nicholas Abbey (Montjeu) che lo ha tallonato e cercato di avvicinare. Tom Queally gliene ha data una sotto giusto per farne apprezzare le qualità al folto pubblico di York. E via lunghezze su lunghezze, alla fine se ne sono accumulate 7 sul secondo (alla fine Farhh (Pivotal) con guizzo di Frankie su Nic..Farhh allontanato dovrà ripetere l’esame gabbie per riotti in partenza) con tempo finale di 2m 6.59s (fast by 0.91s). Il video della corsa potete trovarlo e riapprezzarlo indicato su Mondoturf.
Questa la cronaca della corsa, ora le sensazioni.. che dire, un cavallo così ne regala a tonnellate. Emozioni che si riassumono nelle parole di Sir Henry Cecil dopo la corsa; visibilmente provato dalla lotta al cancro allo stomaco che sta combattendo da molti anni, pronunciare ai microfoni di mezzo mondo di sentirsi più giovane di 20 anni dopo questa vittoria…Frankel è stato sublime, ha tuonato con il suo incedere, intorpidito, sbalordito e stordito pubblico e cavalli che su di lui fanno l’effetto di una piuma sulla roccia, ogni qual volta che lo incontrano. Emozioni come quelle che ha regalato nel vedere il pubblico applaurire, festante, il rientro del campione…oppure Aidan O’Brien congratularsi con timore quasi reverenziale il Maestro..il quale ha voluto lui stesso dar gamba a Queally al tondino. Frankel ha stravinto, e superato anche questo esame…Wonder Horse, si dirà. Si è detto del confronto con Brigadier Gerard, perchè forse era paragonabile a lui il tipo di carriera intrapresa…ma il Brigadiere qui a York cadde, Frankel no..troppo forte.
Certo, non c’è Mill Reef e My Swallow degli anni 70, per essere chiari..ma tutta una serie di lunghezze accumulate contro avversari che lasciano spazio interpretativo incredibile (queste sono le 2000 Ghinee del 1971: http://www.youtube.com/watch?v=Es28rlQXdiI). Sarà che lo stiamo vivendo, ma Frankel è negli ultimi 50 anni forse il miglior cavallo mai esistito nel suo segmento, sinora, per quello che ha fatto vedere. Senza scomodare miti americani, Ribot o Nearco..di un’altra epoca e generazione. Forse Sea The Stars (Cape Cross) era qualcosa di incompiuto a livello di valutazioni, pur avendo vinto tutto…il tempo dice poco, o forse molto, in fondo ha vinto le International in tempo minore (vedi sopra) e stravinto l’Arco…
Per ora, il Racing Post gli ha attribuito un RPR di 142, uguale al valore del rombo di tuono nelle Queen Anne ad Ascot. La stessa Ascot dove potrebbe tornare il 20 Ottobre, per le Champion Stakes G1 obiettivo dichiarato da tempo….ma se invece il Principe pensasse all’Arc de Triomphe? Il Maestro in fondo, non l’ha mai vinto. Paddy Power ha fatto già la quota: se correrà, vale 1/3, William Hill ha esposto 1/4 e Ladbrokes 1/2. Altrimenti, a livello commerciale, ci sono le Breeders di inizio Novembre..ma vuoi mettere un Arco? Certo che Queally, se si dovessero mettere male le cose tatticamente, come si comporterebbe?
Staremo a vedere! Seguiranno Approfondimenti!
Intanto, non perdiamo di vista le altre corse della giornata. Oggi era il Day 1 dell’Ebor Festival iniziato bene per il gruppo Juddmonte che si è portato a casa le Acomb Stakes G3 grazie a Dundonnel (First Defence). Il puledro di Roger Charlton è ancora molto verde, e Jason Doyle ha dovuto metterci molto di suo per cercare di farlo andare dritto…c’è riuscito in parte, ma sono peccati veniali per un puledro. Ha respinto il Johnston Steeler(Raven’s Pass) e Afonso De Sousa (Henrythenavigator). Dundonnell lo abbiamo definito spesso “Mondoturf Rising Star”, è un prospetto interessante..la mamma è Family(Danzig), sorella piena di un certo Danehill.
Il video delle Acomb lo trovate indicato su Mondoturf.
Il video delle Acomb lo trovate indicato su Mondoturf.
Nelle Great Voltigeur Stakes G2 per i tre anni, dopo strenua lotta ha vinto Thought Worthy(Dynaformer) a 9 contro 1. Corsa tattica per l’allievo di Gosden montato da William Buick per i colori di George Strawbridge. Ha battuto Main Sequence (Aldebaran), che gli era stato davanti nel Derby di Epsom G1 (Main secondo, Thought quarto). Terzo Encke (Kingmambo). Il video delle Great Voltigeur G2 lo trovate indicato su Mondoturf.
PUBBLICATO DA GABRIELE CANDI A MERCOLEDÌ, AGOSTO 22, 2012