Nel primo sabato di maggio all’Ippodromo Snai San Siro di Milano, per la 13^ giornata stagionale di galoppo, in evidenza tra le sette prove del programma il Premio Lodi Vecchio e il Premio Jimy’s Grey. È stato un pomeriggio che ha anche ricordato, nelle intitolazioni delle altre corse, personalità del mondo del giornalismo e della scrittura legati dalla passione per l’ippica come lo sfortunato Alessandro Ferrario, scomparso nel 2019, a 52 anni, a causa di una puledra che ad un tratto si è imbizzarrita ferendolo a morte, ma anche le firme d’autore Manlio Cancogni, scomparso nel 2015, vincitore del Premio Strega nel 1973, o Giorgio Caronna, decano dei giornalisti di ippica internazionale nel settore galoppo, ma anche Francesco ‘Franco’ Varola, testimone del lavoro di Federico Tesio dagli anni Trenta del secolo scorso. E poi Bruno Santopadre, noto ristoratore e grande passione delle corse ippiche.
Le due condizionate di tradizione e di preparazione erano, come detto, i piatti forti della 13^ giornata. Partiamo con i velocisti del Premio Jimy’s Grey che perdevano alla vigilia il capolista Ghepardo da Todi, rimasto ai box per fortuna non per problemi seri, che avrebbe avuto una gatta da pelare andando contro il vincitore Sopran Akilios, che replicava il successo appena ottenuto con una prestazione in progresso che a questo punto gli schiude le porte anche per ambizioni. E alle sue spalle finiva ancora Jack Folla, che lo aveva seguito anche la volta prima, mentre gli attesi Godsave e Sopran Marte non riuscivano ad intervenire pagando dazio al complicato terreno odierno.
Anche nel Lodi Vecchio la forma recente veniva esaltata con il successo a sorpresa per Nightliner, che completava la sua hat-trick in un crescendo esaltante; imperiosa la sua progressione dopo aver seguito con facilità a centro gruppo, ingranava una marcia in più ai 400 scarsi per staccarsi in maniera autoritaria; è sempre stato un buon elemento, ma è chiaro che in questo momento stia marcando dei progressi clamorosi, e a questo punto sperare non costa nulla. Il favorito Neorion ha fatto il suo dovere ma ben presto ha dovuto accontentarsi del secondo posto.
Molto interessante era anche l’handicap per i fondisti giovani sul miglio e mezzo di pista grande, prova che ricordava il compianto giornalista Alessandro Ferrario e che veniva siglata da Fly High, la cui scelta di andare in avanti senza indugi veniva premiata, riuscendosi a salvare con grinta dal finale di Puente Roman, con i due ben avanti al terzo.
Per i 3 anni c’era anche una maiden sul doppio chilometro in ricordo di Bruno Santopadre, che alla vigilia era tutta incentrata sul match tra Aramis e Heavy Impact, ma che invece vedeva il colpo a sorpresa del debuttante Filibustiere, che dopo aver seguito bene i primissimi lungo il percorso, piazzava un ottimo allungo a traguardo lontano tenendo fino in fondo. Heavy Impact manteneva il suo ruolo finendo secondo ma senza troppe recriminazioni, mentre Aramis calava presto dopo una promettente proiezione, cedendo il terzo a No Further Comment.
I 3 anni avevano a disposizione il Franco Varolla, anche un bel handicap che valeva come Quintè, dove la logicai certezza della vigilia veniva spezzata dal finalone ad effetto di Lugana Dream, che dall’ultima posizione al largo di tutti chiudeva la partita, davanti a She e Tajine.
Nell’handicap per i fondisti per il Giorgio Caronna, splendido sigillo per Shifting Of Stukko, che completava un gagliardissimo percorso all’avanguardia non calando mai nonostante il buon ritmo imposto fin dal via, avendo sempre al fianco Che Musica Maestro, che lo seguiva fino in fondo provandoci in tutte le salse.
Il programma comprendeva anche una reclamare aperta a tutti sul miglio allungato, per il Premio Manlio Cancogni, che Show Airing non si faceva sfuggire, confermando il promettente rientro e chiudendo qui i conti con un buon piglio.
Settimana prossima, come per tutto il mese, si corre il giovedì e il sabato all’Ippodromo Snai San Siro di Milano. Il 9 pomeriggio è di scena il Premio Equality, mentre l’11 è in programma una bella riunione con in evidenza il Premio Po (handicap), il Premio Razza Ceserio (debuttanti) e il Premio Oleggio Castello (handicap).
All’Ippodromo Snai San Siro la ‘prima’ di maggio con in programma gli attesi Premio Poncia e Premio Lampugnano, ovvero le prime prove per i cavalli debuttanti di 2 anni divisi per sesso, che dagli appassionati e dagli addetti ai lavori sono sempre molto attese;. Ma è stato un giovedì che, nelle sei corse valide per la 12^ giornata stagionale, brillava il Premio San Giorgio, la tradizionale condizionata di preparazione per i cavalli velocisti di 3 anni in vista del Tudini e la corsa con più dotazione del pomeriggio, piovoso, milanese.
Iniziamo dal Premio Lampugnano in apertura di riunione con i maschi protagonisti e dove ai 300 metri finali si sono staccati in lotta il chiacchieratissimo Red Sparrow e Secret Force, ed era proprio quest’ultimo che la spuntava nell’ultimo tratto, risolvendola di potenza e dando la netta sensazione di essere già pronto per il furlong in più. Il runner-up ha comunque corso bene e non dovrebbe avere problemi a centrare la sua maiden, magari su un terreno più scorrevole.
Molto più netta l’affermazione di Chewbacca nella omologa prova del Premio Poncia riservate alle femmine, che nonostante un break non brillantissimo, riusciva a recuperare bene al largo di tutte per finire in forte progressione, pendendo margine alla fine; anche per lei non ci saranno problemi sui 1.200 metri e l’impressione è stata senza dubbio molto positiva. Anthaia e Madala chiudevano nell’ordine molto vicine tra loro e possono entrambe uscire comunque soddisfatte dal loro esordio.
La prova più in vista del giorno, come detto, è stata però il Premio San Giorgio in cui l’atteso Free Nation deludeva completamente, dimostrano ancora dei limiti caratteriali che di certo ne pregiudicano l’efficacia, anche se questa volta non in partenza. Ne approfittava così Muchas Gracias, che dopo il secondo posto del Raffaello marcava verosimilmente un altro passo avanti, presentandosi bene al primo traguardo sul fuggitivo Sopran Prato e resistendo allo scatto di Lethal Nigio, che ad un certo punto era anche passato in leggero vantaggio.
Per i cavalli velocisti di 3 anni era a disposizione il Premio Arrigo Cantoni, una maiden sulla distanza di 1.200 metri, che registrava il successo molto facile per Ottanese, che al primo traguardo aveva già risolto abbondantemente la contesa, trovandosi a meraviglia sul terreno così faticoso. Wanzhou e Mysterious Soul partivano con lui, ma ben presto dovevano accontentarsi di battagliare solo per il secondo posto, mentre Black Magma rimaneva in quota al quarto posto. Male il favorito Spiderman, spentosi presto.
La giornata prevedeva anche una Eliminatoria del San Siro Sprint, che Siglando si portava a casa con un gagliardo coast-to-coast, salvandosi bene dai tentativi di Affair D’Or prima e Amatrice poi.
Nel bel giovedì di galoppo sul circuito di piazzale dello Sport anche la prova per le amazzoni e i cavalieri che ricordava il compianto Pietro Brocca, siglata dal regolarissimo Cleveleys che finalmente tornava al successo dopo una serie di valide prestazioni, battendo una Disputed da seguire per le prossime.
La seconda riunione di maggio, per la 13^ giornata stagionale di galoppo all’Ippodromo Snai San Siro, è programmata per questo sabato 4 dalle ore 14:55 con sette prove tra cui il Premio Lodi Vecchio, il Premio Jimy’s Grey. La riunione ricorda anche i giornalisti e gli scrittori amanti di ippica come Alessandro Ferrario, scomparso tragicamente nel 2019, all’età di 52 anni, a causa di una puledra che lo ha ferito a morte. E poi Manlio Cancogni, scomparso nel 2015, vincitore del Premio Strega nel 1973, Giorgio Caronna, decano dei giornalisti di ippica internazionale nel settore galoppo, e anche Francesco ‘Franco’ Varola, testimone del lavoro di Federico Tesio già dagli inizi degli anni Trenta del secolo scorso e dal quale è riuscito ad assordire una vasta conoscenza dei cavalli ‘made in Tesio’. Corsa dedicata anche al compianto Bruno Santopadre, noto ristoratore ma forse ancor più conosciuto per la sua grande passione e peculiarità nello studio delle corse.